AngeliKa di nome, ma non di fatto. O meglio, una ragazza che, come tante, ha passato momenti bui ma ha trovato più vie per condividere le proprie esperienze ed emozioni. Ce l’ha con chi è tanto fragile da non essere fragile, con chi è tanto insicuro da non saper esternare la propria sofferenza. Insomma, con i deboli mascherati da forti. Dal suo singolo di debutto “Cilekka” si evince tutto il gusto, la veridicità e la forza di una ragazza ha reso arte le proprie ceneri, scegliendo di condividerle con più persone possibili.
Ho iniziato a scrivere all’età di tredici anni. La mia insegnante di canto iniziò a farmi fare una
serie di esercizi di scrittura; si metteva al pianoforte con me e mi suggeriva di lasciare fluire le
idee. La scrittura è, per me, uno strumento potentissimo e delicatissimo al contempo; le parole
hanno un peso enorme o comunque, personalmente, questo peso l’ho sempre sentito.
In generale per me la cura emotiva di chiunque mi circondi è fondamentale a prescindere dal
ruolo che una data persona può ricoprire nella mia vita. Protesto contro chi pecca di premura, di
ascolto attivo e di delicatezza. Siamo sempre portati a nascondere le nostre fragilità e per
quanto mi riguarda non c’è cosa più sbagliata; le nostre fragilità ci rendono forti e unici, ci
spingono a confrontarci con i nostri limiti, a superarli e soprattutto esternare fragilità. Anche
davanti ad una seconda persona, ci dà la possibilità di capire chi si ha di fronte.
Sono fortunata in questo senso. Ho una famiglia che mi ha sempre accolta, ascoltata e
soprattutto spinto a lavorare su me stessa per comprendermi. La vita è fatta di momenti e ci
sono momenti memorabili e momenti che, anche volendo, non si possono dimenticare. Mi sento
di dire che ci sono stati episodi più difficili di altri da digerire che fortunatamente con un lavoro
d’introspezione sono stati capiti e accolti. Mi ritengo libera da molti schemi e sovrastrutture che
mi hanno accompagnata per anni, ci sono cose sulle quali devo ancora lavorare ma si sa che
non si finisce mai d’imparare.
Studio recitazione da due anni ma è una passione che ho sempre avuto. Da piccola facevo
teatro, ma la musica ha sempre avuto la meglio. Sto concludendo l’università e, con la fine di
questa, spero di potermi dedicare a trecentosessanta gradi alle mie passioni.
Fare musica per me è condivisione. Quando ascolto un brano e mi ci ritrovo mi sento in
condivisione con l’artista; come se lui mi capisse e parlasse per me e con me. Mi auguro
questo, mi auguro di poter continuare a condividere emozioni con più persone possibili.
Stiamo lavorando, con la SuperSugo Dischi, a diversi brani e, al momento, ci stiamo
focalizzando sul secondo singolo.
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