Fedrix&Flaw: “Sarti della nostra sorte” | Intervista

Degli innamorati si dice “Dio li fa e poi li accoppia”. E dei fratelli che scelgono di lavorare insieme? Fedrix & Flaw sono un duo romano classe ’95 e sì, sono fratello e sorella. Una sintonia invidiabile che si è ben presto trasformata in musica e tante esperienze nel campo, dal palco di Sanremo al doppiaggio.

Al momento collaborano con il producer Alessandro Forte, che segue progetti di artisti già affermati come Galeffi e Aiello. Il loro ultimo singolo si chiama “ARCHIMEDE”, un brano dal sound unico che parla di come ci si sente ad uscire dalla gabbia di paura del giudizio altrui, preceduto dall’uscita di “Già Lunedì” che vanta oltre 120 mila ascolti su Spotify.

INTERVISTANDO FEDRIX&FLAW

Ciao! Com’è nata l’idea di un duo tra fratelli e quanto litigate da 1 a 10?

Possiamo dire che non è nata in un momento esatto, perché è da quando è arrivato in casa il nostro primo pianoforte da piccolissimi che la musica è entrata nelle nostre vite, attraendoci come una calamita quasi inconsapevolmente. Crescendo abbiamo suonato anche separatamente in alcune circostanze, ma contemporaneamente abbiamo sempre continuato a fare musica insieme. E suonando in giro tra locali e piazze, il duo ha preso forma e abbiamo iniziato a dare vita chiaramente a un nostro progetto.

Giovanissimi, ma con già molte esperienze alle spalle: i contest in giro per l’Italia, Sanremo, il doppiaggio e tante altre. Quale vi è rimasta più nel cuore e perché?

Sicuramente Sanremo è stata un’esperienza assurda, alla fine è un palco che tutti guardiamo sognanti e poterlo calcare è stato bellissimo, soprattutto per il modo in cui siamo arrivati. Infatti c’è anche da dire che è stato il coronamento di un lungo percorso fantastico di contest e live, che ci porteremo sempre dentro.

Siamo sarti delle sorti che tracciamo noi”. Quale sorte state tracciando, voi, adesso?

Innanzitutto una sorte fatta di musica. Ci basta e avanza per stare bene con noi stessi, senza forzature. Capire cosa si vuole nella vita è il primo step per sentirsi a proprio agio nel mondo e lo diciamo anche sulla base di esperienze personali. Quindi proseguiamo in questa direzione, continuando a crescere sempre e con nuovi obiettivi, primo fra tutti quello di arrivare alla gente. 

 

Nel comporre un brano avete “ruoli” ben distinti o fate tutto entrambi?

Ci piace comporre a “quattro mani”. Anche perché il bello di essere in due è proprio il confronto. Aprirsi all’altro scambiandoci idee che sia una melodia, una parola o un giro di accordi è sempre molto produttivo. Anche se magari si tratta di uno scontro a volte, è proprio lì che nasce qualcosa di forte. E siamo anche fortunati in questo, perché essendo fratelli e vivendo insieme il confronto è istantaneo. 

Com’è nata la collaborazione con Alessandro Forte, producer di molti altri talenti italiani?

Conoscevamo già i bei lavori che aveva realizzato, quindi ci siamo sentiti e poi incontrati, così abbiamo deciso di lavorare insieme ed è stato fighissimo. Con lui siamo riusciti a dare forma a queste canzoni, con un sound che rendesse al meglio quello che avevamo in mente.

Vi piacerebbe fare un feat? Se sì, con chi?

Assolutamente sì, ci sono tantissimi artisti emergenti interessanti con cui sarebbe bello fare un feat. Se potessimo fantasticare un po’, diremmo Frah Quintale, Venerus, Madame, Mahmood.

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