Francesca Monte

Francesca Monte: “Alièn è un viaggio spazio-tempo nell’anima” | Intervista

Francesca Monte è una cantante, autrice, compositrice e produttrice e fotografa italiana, classe 1987. Durante tutta la sua carriera musicale, Francesca Monte ha avuto moltissimi riconoscimenti e soddisfazioni, come il primo posto in classifica ITunes degli album di musica elettronica più venduti (e quinto posto globale). Proprio “Alièn“, il suo ultimo Concept EP, ha attirato la nostra attenzione, abbinato ad uno short film – cortometraggio – curato dal regista Paolo Hanzo.

Alièn è un concept ep, una nuova visione della realtà concentrata su suoni di una materia presente e futura, un nuovo punto di vista di un mondo dato per scontato che ha perso le proprie radici. In un’ esplorazione ed interpretazione introspettiva, la cantautrice poliedrica Francesca Monte lotta, accompagna e si arrende alla forza trascinante di un potere superiore, in uno stato di completa alienazione. Una spiccata sensibilità ed empatia che va protetta. Un viaggio nello spazio e nel tempo, percorrendo i luoghi più remoti dell’anima.

Intervistando Francesca Monte

Come nasce il concept EP “Alièn”?

Alièn è un manifesto, una denuncia verso un mondo dato per scontato, lotta alla sopravvivenza. È un mondo parallelo dove prendono vita molte delle mie personalità. Ho scelto e indossato creazioni uniche fluidgender, di designer italiani e Londinesi, voglio ricordare Angel Chen, Giuseppe Fata e la collaborazione con l’istituto moda Marangoni London. Nel corto “ALIÈN” ho valorizzando il territorio campano (Grotte di Castelcivita, Gole del Calore, Castello di Sicignano), fondendolo perfettamente con i luoghi oscuri Londinesi.

Quali sono state le motivazioni che ti hanno portata a creare questo mondo ?

ALIÈN ha sconvolto i canoni della musica moderna, con testi crudi e diretti. Una denuncia di un’umanità ormai perduta. Solo la consapevolezza può salvarci. E’ una scoperta interiore, di suoni e di ricerca. Ho solo fatto riemergere le cicatrici del passato e le ho tramutate in musica.

Di conseguenza, da cosa è partita l’idea di abbinare l’EP ad uno Short Film?

Credo che la musica sia fortemente legata al cinema e alla moda. Volevo esprimermi a trecentosessanta gradi senza limiti. Creare un concept che potesse rimanere nel tempo. Lasciare un segno. Esprimere le mie varie personalità con ricerca del dettaglio e far immergere lo spettatore in un mondo nuovo.

Raccontaci le tue sensazioni quando hai finalmente visto il prodotto finito. Cosa si prova ad avere in mano il frutto di anni di lavoro insieme ad altri artisti?

ALIÈN è frutto di duro lavoro da parte mia e di tutto il mio team. Dalla scelta degli outfit, alle location, alla creazione di un suono identitario. Un anno di riprese tra l’Italia e Londra. È stato un periodo molto impegnativo ma incredibile. Sono davvero molto soddisfatta del mio concept ep e spero che il mio messaggio possa arrivare a più gente possibile.

Francesca Monte Alien

Nella tua carriera hai avuto tantissimi riconoscimenti musicali, ma quale pensi sia stato il momento più emozionante per te?

Il momento più emozionante è stato raggiungere il primo posto in classifica degli album più venduti su iTunes nella sezione Elettronica. La mia musica è apprezzata in particolare all’estero. Scrivo in inglese perché voglio che la mia musica possa arrivare a tutti, abbattendo la barriera della lingua italiana.

Un altro grande momento che ricordo con affetto, è stato duettare con Buddy Miles a Dallas. Lui mi ha insegnato cosa significa la parola umiltà.

Ora siamo concentrati sulle prossime uscite. Sono stati mesi di duro lavoro in studio con il mio producer Kevan e con il mio team. Il 16 luglio è uscito il mio ultimo singolo “Vertigo”. Tratta un tema molto delicato, quale ansia e attacchi di panico. Se ne parla davvero poco. Per me la musica è espressione, condivisone, cruda e vera, senza filtri, quale migliore occasione per raccontare le mie esperienze. Il mio obbiettivo è che le persone possano cucirsi addosso le mie parole e aiutarle a sentirsi meno sole.

La dimensione live è per te molto importante, non solo al livello musicale, ma sotto un più ampio prospetto artistico. Cosa hai in cantiere per i prossimi concerti?

Il live sarà un’esperienza da vivere. Il visual è un viaggio extrasensoriale. Abbiamo curato tutto nei minimi dettagli. Il mio obbiettivo è di stupire lo spettatore. Ci vediamo live prossimamente a Bodrum in Turchia, a fine settembre.

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