Brida: “Trust your vibe” | Intervista

Come molti giovani artisti amanti della black music, anche Brida, classe ’95, ha approcciato alla musica con l’inglese. Nel tempo ha però capito che nulla può far arrivare la tua vibe come la propria lingua.

Il suo ultimo singolo “Gin&Margarita” è infatti in italiano e ha come tema la sessualità. Una sessualità non raccontata, ma semplicemente espressa attraverso un sound ben preciso che rimanda subito al momento caldo in questione e da poche parole, ripetute fino ad entrare nel corpo e nell’anima di chi ascolta. Un modo di esprimersi tipicalmente RnB e Soul, che sono i generi a cui la giovane artista fa più riferimento.

Prima di qualsiasi progetto, Brida chiede a se stessa se ciò che fa rispetta la sua vibe, perché solo così si può creare qualcosa di credibile ed intenso per gli altri, ma soprattutto per se stessi.

INTERVISTANDO BRIDA

Ciao! Cosa ti ha spinto, in particolare, di quella notte a scrivere un brano?

Io e il mio ragazzo stavamo  bevendo e scherzando insieme a casa ascoltando musica.  Abbiamo fatto l’amore e la notte stessa mi sono svegliata con in testa il ritornello e la melodia di quella che poi è diventata “Gin&Margarita”.

In “Gin&Margarita” il sound è movimento puro, in grado di raccontare perfettamente l’esperienza vissuta. Qual è il processo dietro alle tue basi?

La ricerca sulla melodia è un processo che richiede tempo: mi piace cercare gli effetti in giro, prendere spunto da brani che mi piacciono o da ciò che mi circonda in quel preciso istante. Cerco sempre di rispettare Il mood del testo e la vibe che sento nel momento in cui compongo. Per me è fondamentale che quello che faccio piaccia in primis a me.

Quali sono le tue influenze musicali?

Le mie influenza musicali vanno dal blues all Rnb, dal jazz al Neo soul. Amo alla follia la musica black, penso che sappia parlare alle anime delle persone in un modo unico e inimitabile. Nel mio piccolo cerco di essere fedele ai miei gusti e di far vedere che dietro ai miei brani c’è sempre un pizzico di RnB.

Cosa ti ha spinto, da “NORMALE” in poi, a scrivere in italiano?

Ho cominciato a scrivere in Italiano perché ho capito che mi nascondevo molto dietro alla lingua inglese e ho deciso di uscire dalla mia comfort zone. Avevo timore a parlare di sessualità, sicurezza e femminilità nella mia lingua, mi sentivo con gli occhi puntati addosso ma adesso sto imparando che le mie sensazioni sono anche quelle delle persone che mi ascoltano e questo mi fa sentire al sicuro.

Cosa ne pensi del panorama musicale italiano attuale? C’è qualcuno con cui ti piacerebbe fare un featuring?

Penso che l’Italia sia colma di artisti strepitosi e unici, ognuno diverso dall’altro, con personalità e storie bellissime. Ho una lista infinita degli artisti con cui vorrei fare dei feat, ma così su due piedi, pensando soprattutto alla mia vibe artistica, direi LaHasna e DavideShorty.

Quali sono i tuoi obiettivi musicali a breve e a lungo termine?

Il mio obiettivo a breve termine è quello di racchiudere i miei brani in un piccolo EP che contenga anche alcune bozze inedite. Come obiettivo a lungo termine invece ho quello di realizzare dei live in giro per l’Italia in modo da diffondere le mie canzoni, ma soprattutto per conoscere persone attraverso la musica: credo che non ci sia cosa più bella.

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