New Indie Italia Music Week #81

Ognuno, guardandosi indietro nel passato, crede di aver già vissuto la propria “acme” (dal greco ἀκμή): momento di maggior splendore, produttività e prosperità che una persona possa vivere.

Ricordi quando era sempre agosto e il sole splendeva alto nel cielo irrorandoti di vitalità e di buoni propositi?

E adesso? Ottobre è entrato dalle finestre e non vuole andarsene più via. Vorrei cacciarlo ma so che tanto prima o poi ritornerà. Vorrei accoglierlo sperando di poterlo addolcire ma so già che non farà sconti. E allora sai che c’è, metto un disco e lo faccio accomodare qui vicino a me. 

Ottobre non ti temo, tornerà agosto e tu sarai solo un ricordo.

Qual è il tuo brano “scaccia-ottobre”? Scoprilo attraverso le recensioni dei migliori brani #indieitalia della settimana selezionati per te da: Salvatore, Alessandra, Nicolò, Aurora, Margherita, Benedetta, Filippo, Pantaleo.

Oceano Paradiso (Album) 

Se con “Acqua Salata” e “Crema di buccia” Chiello ci aveva fatto scrutare cosa avesse in petto, in “Oceano Paradiso” ci mette direttamente il suo cuore tra le mani, per farci toccare tutta la sua sofferenza. È un dolore che parte dagli abissi di un oceano di sentimenti e, pur anelando al paradiso per farsi pace, non riesce mai a davvero raggiungerlo, dissolvendosi nuovamente nell’acqua. 

Non a caso, il disco si apre con “Mare caldo” che disegna delle onde inquiete su cui si espande un grido di dolore e si chiude con “Golfo paradiso” che, nonostante dipinga una brezza marina che accarezza la pelle, l’attimo dopo già vi contrappone salsedine che consuma le ossa e il mare che divide un’altra volta

Come trovare, allora, un attimo di refrigerio? 

Nella musica, naturalmente. In una ciclica esplorazione di territori sonori: dall’oceano al paradiso. 

(Aurora Aprile) 

Chiello: 8,5

 

Gelosa 

Gelosia. Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa parola, l’abbiamo pronunciata noi stessi e quante altre l’abbiamo associata a un’altra persona o un’altra cosa. Quanto spesso ci siamo sentite dire e ci siamo detti che fosse un sentimento negativo, da rinchiudere nel seminterrato della casa del nostro cuore. E se la gelosia, invece, fosse proprio rivolta a quel cuore? O, ancora meglio, se fosse diretta a proteggerne l’essenza, cosa succederebbe?

È Laila Al Habash a darci la risposta. Intrecciando la sua penna a quella di Niccolò Contessa e di Coez, la giovane promessa di Undamento (e, è proprio il caso di dire, di tutta la musica italiana), ci racconta di come essere gelosi possa essere addirittura un vanto, quando lo si è nei confronti di ciò che ci caratterizza e in cui si crede davvero. Ecco, allora, che la gelosia si fa amplificatore, o addirittura manifesto, di quello stile di vita indipendente senza uomini e senza orari di cui Laila ha già cantato in “Oracolo” e di cui speriamo non smetta di cantarci mai, fedele al suo essere proprio gelosa, gelosa, gelosa. Gelosa di sè. 

(Aurora Aprile) 

Laila Al Habash: 9-

 

Credo mi vedi

Con “Credo mi vedi” Jesse the Faccio inaugura il suo ritorno alla musica dopo un breve periodo di pausa, ma in realtà non pensiamo sia davvero sparito in tutto questo tempo. Sì, perché mentre noi non ce ne rendevamo conto Jesse stava preparando per noi e per sé stesso una rosa di quattro singoli che rappresentano, ognuno a suo modo uno specchio e una riflessione egoriferita. In “Credo mi vedi” si percepisce l’incertezza di quando per la prima volta si inizia a scavarsi dentro, il timore di poter toccare dove ci si possa fare male. Ma alla fine, se ci credi, è sempre possibile riuscire a vedere oltre, dove c’è la luce.

(Ilaria Rapa)

Jesse the Faccio: 8

 

Parkour (Album)

Tra hit e riferimenti pop il nuovo disco dei Kaufman fotografa la generazione del 2021, quella della pandemia e delle incertezze, della voglia di vivere e di continuare a commettere i soliti sbagli fregandosene dei rischi.

Parkour è un disco che per certi versi esprime l’evoluzione della musica indie italiana. In mezzo alle ritmiche pop e ai suoni caldi di un synth si impone il racconto della quotidianità e delle semplici cose che ognuno di noi vive. 

Dagli amori in bilico alle serate con gli amici questo disco racconta e lo fa bene, sarà per questo il successo riscosso da un pezzo come “3 Gin Tonic”. 

C’è un lessico ed un sound che funzionano, hanno presa, riescono a comunicare e forse non serve altro ad un disco per essere un buon disco.

(Pantaleo Romano)

Kaufman: 8

 

Arancione

Se l’arancione simboleggia l’armonia interiore e la fiducia in se stessi e negli altri, KONTI flowechild ci scherza su con questo brano nel quale esprime tutta l’ansia chi s’innamora senza aver la certezza che il sentimento sia ricambiato.

Con l’energia e la giusta spensieratezza, ecco un altro brano di un ragazzo che trasforma l’empatia e le preoccupazioni della sua generazione rimanendo sempre in bilico tra dramma e ironia, dimostrando la potenza di un sorriso che può illuminare anche le giornate più buie e complicate.

Alziamo il volume e cantiamo a squarciagola questo pezzo per assorbire good vibes come fanno i girasoli quando orientano il loro sguardo.

(Nicolò Granone)

KONTI flowerchild: 7,5

 

Sarebbe bello

“Sarebbe bello sognare fino a domani, ma tu quanto stai?”

“Sarebbe Bello” è l’ultimo singolo nato dall’ormai consolidata collaborazione tra il cantante GiovapiuGiova e il producer romano Grindalf. Anche in questo i due artisti si prendono la libertà di creare un pezzo in cui voce e strumenti spaziano tranquillamente da un genere all’altro in un mix a dir poco affascinante.

(Ilaria Cantoni)

Giovapiugiova: 7

 

Aut Aut (Album)

Con questo nuovo ep dal sapore alternative rock, i napoletani Novaffair portano sulla scena italiana un condensato di temi e idee. Il titolo Aut Aut ci parla di un dissidio interiore, di una necessità di scelta o più semplicemente di un bivio dal quale non possiamo tornare indietro. Nel pezzo “weekend” si desidera essere altri da sé, potersi sentire “invincibili” per poi ricadere nella realtà quotidiana. 

Più politico è forse il brano “Nessuna ragione” dove il racconto si concentra sulle guerre ingiuste, i tempi pazzi che viviamo, ed è quasi un grido di protesta verso uno stato di cose che continua a non cambiare. 

Le sonorità ricordano il rock italiano dei primi 2000 con largo uso di synth e distorsioni. Le chitarre sono però le protagoniste del sound della band e sono sempre equilibrate e non troppo invasive. Riffoni carichi di groove dettano il passo insieme al ritmo del basso che è sempre incalzante.

“Aut Aut” è un disco che vuole mostrare di che pasta sono fatti i Novaffair e prepara il terreno al futuro primo disco della band partenopea che sicuramente saprà stupirci.

(Pantaleo Romano)

Novaffair: 8,5

 

Matteo Davvero

“Persone normali cercano vite speciali, per te era il contrario, perché cercavi te”
Questo nuovo brano un po’ pop, un po’ futurista, attraverso i suoni del synth ci porta all’interno del flusso di pensieri degli Aftersalsa, e nello specifico del cantante Matteo Zappa, pensieri notturni, da condividere solamente con il mare e le sue onde, che portano via ogni dichiarazione con il loro movimento burrascoso.

La capacità della band milanese di raccontare una situazione, un disagio, un barlume di qualsiasi idea malsana ci passi per la testa, spicca anche in questo nuovo brano e ci viene proprio da dire “Matteo Davvero”? Ma siamo segretamente d’accordo con lui quando si chiede “se le meteore fossero eterne, davvero le vorresti prendere”? Probabilmente no, ma rimandiamo una risposta ad un domani ipotetico mentre danziamo sul ritmo etereo del brano.

(Margherita Ciandrini)

Aftersalsa: 9

 

Trentenni

Non ho ancora capito se alla mia età (28 anni) sono ancora giovane o ormai vecchio. Quelli più grandi di me dicono che avrò ancora tutta la vita davanti, mentre quando ero ragazzo m’immaginavo di aver un lavoro a tempo indeterminato, la casa, e una famiglia ma per adesso tutto questo è rimasto un sogno nel cassetto.

La nostra generazione vive una situazione di stasi che a tratti sembra avvicinarsi a una crisi d’identita che si trasforma persino in una guerra ideologica tra false speranze e la dura realtà. Ne usciremo vivi?

(Nicolò Granone)

Tommaso Milano: 9

 

Il coraggio di provare

“E lontano da qui echi misteriosi, i progetti per amanti coraggiosi”

Continua il percorso di Matilde Davoli come solista, una lunga fase di sperimentazione ed evoluzione costante che infatti ha portato l’artista ad ottenere numerosi riconoscimenti all’estero. “Il coraggio di provare” è il primissimo singolo in italiano nella sua intera carriera d’artista Una canzone retrò, dall’atmosfera onirica e dalla melodia immersiva. Un pezzo che non riusciamo ad immaginarci in un’altra lingua!

(Ilaria Cantoni)

Matilde Davoli: 8

 

Pace

Se Coez cantava “Amami o faccio un casino” IGI con “Pace” passa alla fase successiva cercando di non impazzire dopo la fine di una relazione. Se all’inizio cerca di fingere una certa indifferenza aspettando di essere cercato quando tutto sarà passato, con lo scorrere dei giorni i suoi demoni interiori mescolati ai dolci ricordi escono fuori dando l’inizio a una guerra di nervi.

Basterà un bacio a sigillare la resa?

(Nicolò Granone)

IGI: 8,5

 

Sur la lune 

Sensazione di non essere nel posto giusto o di non appartenere a nessun posto. O, almeno, nessuno di quelli finora conosciuti. Disagio. Inadeguatezza. Bisogno di evadere e voglia di farlo. Rabbia. Pensare che questo non sia il mondo in cui vogliamo vivere. Perché, allora, non inventarci il nostro? È proprio ciò che ha fatto Axos, in quello che, più che un singolo che apre una nuova fase artistica, sembra essere la vera e propria soglia al di là della quale si sta per materializzare un nuovo e profondo cosmo. E nel cielo di questo nuovo universo il rapper, per ora sospeso tra terra e luna, punta a volare davvero in alto, anche col sangue sulle piume. 

(Aurora Aprile) 

Axos: 8,5

 

Galleria Lungotevere

Questa ballad pura ci trasmette tutti i rumori di una città viva e caotica, come potrebbe essere appunto Roma di sera, descritta da Peter White, che ci racconta ogni immagine che vede mentre cammina per le strade, in modo dolce e malinconico, senza esagerare e senza fretta, assaporando ogni situazione e riusciamo quasi a vedere davvero il “locale greco che sforna pita nel quartiere”. È bellissimo ritrovarsi con una persona accanto nella confusione, quando per farti sentire devi dirle “frasi all’orecchio in mezzo al casino” e Peter si ritrova a sussurrare le descrizioni di questi attimi che ruba alle persone intorno a lui,  raccontandoci un pezzo di città e delle persone che la compongono, e, chiudendo gli occhi, siamo proprio lì, sul Lungotevere.

(Margherita Ciandrini)

Peter White: 8,5

 

Giro di Boa (Album)

 

Solodiego si inserisce perfettamente, come un pezzo di puzzle, nel più tradizionale pop italiano. E lo fa raccontandoci le sue storie, i suoi affetti, i suoi pensieri.

Non ha paura di dire a chi ama: “Io ti aspetto qui Per Una Vita Intera”, né di guardare negli occhi suoi padre ed ammettere: “Vorrei che mi raccontassi tutto di te”, sperando di sciogliersi In Un Abbraccio. Anche perché Ride Bene Chi Ride Ultimo chi non sai ammettere che la felicità è fatta anche di cicatrici, a volte.

Se solo Ci Fosse Il Mare, poi, questo sarebbe un posto perfetto, e non gli resta che tentare di volare coi modi che ha, contando “le file di miracoli lungo la strada”, come fa un Prestigiatore.

Anche se il mondo a volte gli sembra una Bolla di sapone, perché a noi stare bene fa venire La Paura, trova sempre una casa in cui ritornare, la sua lei. Che, poi, insieme ricordano due barchette di carta. Due barche al loro Giro di Boa.

(Benedetta Fedel)

Solodiego: 7

 

I baci

Con la faccia sott’acqua non si può respirare, sospeso tra le tu e labbra e le onde del mare.

I baci a volontà. Baci sulla metro, a casa, sul divano, mentre fuori c’è la neve oppure ancora al mare, lontani dall’afosa Milano. Una storia ma mille racconti. Le labbra di tutti gli amanti potrebbero rivedersi nelle parole del nuovo singolo di Galassie. “I baci” è la canzone universale che va bene anche se riadattata al particolare. Galassie ci fa entrare nel suo mondo che è un po’ anche il nostro.

(Ilaria Rapa)

Galassie: 7,5

 

Me pienze ancora 

Quando si parla di relazioni sentimentali, spesso si dice che gli opposti si attraggono, come succede tra due calamite. Molto spesso, però, si finisce a dover fare i conti con quella diversità. Si viene quasi spinti nella direzione opposta di quella metà di cui per tanto tempo si era andati in cerca. La forza magnetica, però, può non affievolirsi del tutto, ricordandoci che quella ricerca, nonostante le divergenze, non è stata vana, anzi. Scontrarsi con l’altro, in fin dei conti, può portarci a capire meglio noi stessi, a riflettere sui nostri comportamenti e sul modo in cui chi ci è accanto li e ci percepisce.

Riscoprirsi, poi, aiuta a riscoprire anche l’amore come più forte di tutto ciò che prima separava. A raccontarcelo con schiettezza e sensibilità è il giovane artista napoletano Ganzo e lo fa sulle sonorità R&B di No Label in un ballad romantica da cui vale la pena lasciarsi cullare.

(Aurora Aprile) 

Ganzo: 8-

 

Vieni da me

Ho finito le scuse, ho finito i film

Passione e desiderio sono gli ingredienti del nuovo singolo di Ventitre.

Non importa il muro di scuse che abbiamo creato, lo vedo sgretolarsi pezzo dopo pezzo.

E non c’è domenica da coma che tenga, a fumare con il computer aperto sulla schermata di Netflix. Non è abbastanza per non ammettere che ti desidero qui molto più di quello che vorrei.

Lo sappiamo se arrivi come va a finire, in un groviglio di passione poi tiriamo l’alba. E più ci urliamo contro, più la stanza brucia. Più ci facciamo la guerra, più ti voglio.

Ma se tanto, alla fine, non c’è una logica, cosa aspetti? Vieni da me.

(Benedetta Fedel)

Ventitre: 7,5

 

nostalgia

È impossibile guarire dalla nostalgia senza ammalarsi di qualche altra storia, nuove speranze e sogni che potranno farci ancora più male.

“Vorrei sapere se tu mi vuoi ancora e vorrei dirti che ti penso ancora”.

Rimanere bloccati nel passato non ci permette di vivere bene il futuro, e anche se senza dubbio è doloroso bisogna mandar giù e voltare pagina.

Io sono un fan della teoria chiodo schiaccia chiodo, ma forse perché ho sempre avuto paura di affrontare i problemi e guardarmi dentro le mie fragilità.

(Nicolò Granone)

TB: 7,5

 

Vendetta  (Album)

“Vendetta” è il primo EP di Digital Astro, frutto del lavoro dell’ultimo anno.

Se lo si dovesse descrivere con una parola, quella parola sarebbe “sincero”.

Vendetta non punta a caricarsi in maniera pomposa per sottostare alle regole della scena. Parla in maniera genuina cercando di farci capire ciò che l’artista, Digital Astro ha da dire.

Il risultato è rappresentato da 8 brani: uno più giusto dell’altro. Tracce prodotte seguendo una logica ben strutturata, per niente slegati e mai ridondanti nei temi trattati.

(Filippo Micalizzi)

Digital Astro: 7,5

 

L’ALBA

Si balla fino all’alba con Redmess e Alife nel loro nuovo singolo. I due artisti ci fanno alzare dalle sedie ormai troppo calde per tutto questo tempo trascorso da seduti. Come sono belli i colori dell’alba dopo aver trascorso tutta la notte in pista, sotto i riflettori e sfrenando i nostri desideri più intimi che siamo costretti a reprimere durante tutta la settimana. “L’alba” è il risveglio dopo il letargo e noi siamo pronti a “hit the dancefloor”.

(Ilaria Rapa)

Redmess, Alife: 7,5

 

Niente torna come prima

La musica lo-fi negli ultimi anni è riuscita ad inserirsi prepotentemente nelle classifiche italiane. Diventando uno tra i generi più ascoltati. Tra le giovani promesse della scena spicca Brividee con la sua “niente torna come prima”.

Brividee ha la capacità di farci immergere totalmente nella sua musica attraverso l’oscurità che lo circonda. Un brano cupo, introspettivo, che ci spinge ad accettare una dura verità: non possiamo cambiare il passato, dobbiamo solo accettarlo facendoci carico del dolore accumulato.

(Filippo Micalizzi)

Brividee: 7

 

In una vita sola

“Mi domando com’è che ci facciamo tanti scrupoli, in una vita sola”
I tre fratelli romani che compongono la band ioemiofratello si fanno tutte le domande giuste in questo nuovo singolo, dal sound profondamente indie: chissà come mai, riusciamo sempre a farci mille paranoie, su qualsiasi situazione e decisione che dobbiamo prendere, nonostante la vita sia una sola e noi dovremmo semplicemente fare quello che ci rende più felici, che sia uno sbaglio o un grande passo che ci cambierà la vita.

Siamo sempre preoccupati di superare dei limiti invisibili che ci siamo autoimposti e, invece di affrontarli e crescere, finiamo con l’impazzire, perché non riusciamo a trovare le risposte giuste. Dovremmo liberarci di questi sassi dentro la nostra testa che ci trattengono e ci appesantiscono, sarebbe meglio, come suggerisce il trio romano, lanciarli alla finestra della persona che più ci capisce al mondo e iniziare una storia d’amore fuori dagli schemi.

(Margherita Ciandrini)

Ioemiofratello: 8

 

Malbene

“Tanto è uguale stare bene o stare male, tanto vale non dire di star male”

Può capitare di attraversare momenti nel quale non riusciamo a capire le nostre emozioni e alla classica domanda come stai rispondiamo in due modi diversi: bene se ce lo chiedono gli altri, e lo facciamo per semplicità e evitare tutte le complicazioni possibili e immaginarie mentre a noi stessi non abbiamo bisogno di mentire perché sarebbe inutile.

Il nostro umore varia a seconda di quello che succede intorno a noi anche se il più delle volte applichiamo un filtro per analizzare la realtà nella quale siamo immersi, magari analizzando i fatti in una maniera falsata solo perché siamo influenzati da certi preconcetti o sensazioni.

Siamo davvero complicati e non abbiamo ancora capito la ricetta per stare bene davvero!

(Nicolò Granone)

Angelo Iannelli: 7 +

 

Ritrova l’agosto che c’è in te, ascoltando i migliori successi #indieitalia nelle playlist di Indie Italia Magazine!