New Indie Italia Music Week #80

Il blackout di Facebook, Instagram e WhatsApp degli scorsi giorni, seppur breve, ci ha consentito di fare un tuffo nel passato in quei giorni in cui eravamo ignari del cambiamento delle abitudini sociali che ci avrebbe coinvolti.

Ricordi il tuo primo lettore cd? Quanto ci tenevi, lo portavi sempre con te insieme a un cd di venti brani al massimo, scelti con cura. Quel piccolo marchingegno, in realtà, era uno dei pochi mezzi che ti consentivano di evadere dalla realtà, immaginando nuovi scenari, senza ricorrere alle vite degli altri. C’eri tu, la tua musica e le proiezioni dei tuoi desideri che con la musica prendevano forma.

Un giorno qualcuno potrà anche staccare la spina ai social, ma nessuno oserà mai mettere la musica in down. Quella è dentro di te e non c’è cortocircuito che potrà portarla via da te.

Qual è il tuo locus amoenus?

Scoprilo ascoltando i migliori brani della settimana, appositamente selezionati per te Alessandra, Nicolò, Salvatore, Ilaria R., Margherita, Ilaria C., Benedetta, Filippo e Chiara!

Non portare la bussola con te. Perdersi non è una rischio, ma un’opportunità da prendere al volo.

 

Telecomando

Siamo la generazione del “Non so, ma, forse, e se”: incapaci di scegliere anche cosa mangiare a pranzo, quale film vedere in TV. Facciamo zapping in noi stessi con l’indecisione su quale canale premere il pulsante.

Tutte le volte che non scegli per non sbagliare, e quante volte ci hai dovuto ripensare.

Il finale non lo conosciamo a priori: lo scopriremo solo dopo 90 minuti del nostro film. Ne sarà valsa la pena?

Per ogni sfida che accetterai, per le occasioni che sprecherai.”

(Alessandra Ferrara)

Fanoya: 8

 

Fauno

“Fauno” è il nuovo singolo di Maurizio Carucci. Ex frontman degli Ex-Otago, che si presenta per la prima volta al grande pubblico nelle vesti di solista. Un brano che cerca di risvegliare quella parte animalesca, che ognuno di noi, mantiene lì, in letargo da qualche parte.

Per quanto si possa provare a nasconderlo, sappiamo di essere più dei calcoli matematici, dei mutui da pagare, degli schemi che a forza inseriamo nel cervello.

Siamo in grado di amare, di soffrire, di seguire i nostri istinti.

“Il fauno”, incarna perfettamente questo concetto. Essere mitologico, anello di congiunzione tra l’uomo e l’animale. Che in questo brano non si ferma al solo concetto carnale, ma lo amplia, integrandone il mondo in cui viviamo.

Tra palazzi e catene montuose, tra uffici di banca e boschi circondati da alberi, il dualismo tra uomo e animale è di natura complementare.

(Filippo Micalizzi)

Maurizio Carucci: 9

 

Conchiglia

Vorrei rinascere conchiglia, così se mi va male mi resta il mare

I flutti del mare, la sua freschezza è ciò che mi distacca dalla realtà, volare nel mondo che mi appartiene: “combustione lenta“. Non chiedo che vincere “la mia guerra con la testa“, le mie paranoie e “non lo sai vorrei mancarti, poi ritrovarti nei tarocchi.”

Ma se così non fosse, continuerò a guardare il mare, a farmi avvolgere dalle sue onde, “rinascere conchiglia“.

(Alessandra Ferrara)

Marte: 7,5

 

Quello che vuoi

Su un beat pop sognante che ricorda il sottofondo musicale di un tramonto davanti al mare, Giovane Giovane ci fa un discorso diretto e sincero.

Pensieri che riflettono una totale consapevolezza di chi lui sia e di come sia, soprattutto quando si parla di difetti. La necessità e la volontà di staccarsi dalle convenzioni, la serendipità di certe situazioni, i rimpianti di un passato che, volenti o nolenti, non possiamo cambiare.

E in questo turbine di parole, contornate da un’apparente apatia e una resa alle cose che sono semplicemente quello che sono, arriva qualcuno che “non aspettava già da un po’” e a cui fa la più realistica delle dichiarazioni.

Ma tu puoi fare di me quello che vuoi, lo sai non è importante
E fammi bene e fammi male se vuoi, che già non sento niente

(Benedetta Fedel)

Giovane Giovane: 8

 

Scusa

Scusa segna un nuovo inizio, un nuovo capitolo nella carriera di G-laspada, come comunica in prima persona attraverso suoni, immagini e la sua stessa voce.

Scusa è un momento di stallo, in cui tutto annoia, e non c’è “altra tipa” o nuova hit di Ed Sheeran che tenga. Tutto va avanti, ma lui rimane incatenato alla stessa faccia, agli stessi capelli mossi.

E non se ne fa niente di cuori e commenti, ma sono i ricordi che non lo lasciano andare.

Scusa è tutto quello che viene da dire, tutto quello che il cantante siciliano spera di trovare perché, non c’è niente da fare, ancora adesso “non potrei mai perdermi più niente, a parte nei tuoi occhi”.

(Benedetta Fedel)

G-laspada: 7

 

Fantasy

Raga, non c’è niente da fare, il lockdown ci ha smosso tutta quella voglia di anzianità che covavamo dentro in tempi non sospetti. Lo ricorda anche Diorama nel suo nuovo singolo “Fantasy” in cui preferisce sgobbare in casa anziché uscire per un aperitivo, oppure a “drogarsi di sesso sul divano” mentre fuori l’inverno si fa già sentire.

Diorama non si censura, Diorama preferisce vivere nella sua aura di Fantasy(e) raggomitolato in soggiorno, ancora meglio se accompagnato dalla persona che ama. Direi che ha fatto centro!

(Ilaria Rapa)

Diorama: 7,5

 

Scercule (Album)

Mundial è il nuovo progetto di Carmine Tundo, che torna ancora una volta a dimostrarci quanto sia essenziale non rimanere mai uguali a se stessi e cercare di sperimentare con diversi stili e generi.

“Scercule” è un inno al Salento, è un album ricco di sonorità esotiche ed evocative, che ti trasportano indietro nel tempo per farti cogliere la vera essenza di questa terra. Storia, tradizioni popolari, natura e sperimentazione sonora: un risultato indubbiamente unico e prezioso che è frutto di un’intenzione artistica impavida e genuina.

Un viaggio sensoriale di cui non potrai fare a meno.

(Chiara Scarlino) 

Mundial: 8

 

 Jazz

Rientra proprio nei mood che mi piacciono, quello dei Denoise che di rumoroso (noise) non hanno proprio nulla.

Il loro nuovo singolo “Jazz” ti culla, ti fa rilassare, magari il tutto accompagnato da un calice di Martini e una sigaretta, mentre sullo sfondo annebbiato di fumo osserviamo l’orizzonte che scompare a poco a poco ai nostri occhi.

Mi hanno fatto un po’ sognare, devo ammetterlo: quale sensazione migliore di questa dunque?

(Ilaria Rapa)

Denoise: 8

 

El Niño

El Niño è il secondo singolo del nuovo percorso artistico sonoro di Nacho Tranquilo, con la sua band La Música Libre. Il brano ci riporta alle organici elettroniche dell’artista nei contesti cel clubbing: non a caso il testo è costellato di riferimenti a quel mondo e a quei tempi.

Il sound comprende principalmente bassi su cui la voce si inserisce perfettamente come uno strumento. Un club anthem che ci permette di viaggiare in una spirale di esperienze mistiche e sensoriali e in cui essere liberi.

Tre minuti e mezzo in cui ci si può per un attimo dimenticare delle restrizioni e della pandemia e tornare con la mente alle serate schiacciati in mezzo alla gente nei propri locali preferiti. 

(Sara Pederzoli)

Nacho Tranquilo: 6,5

 

un attimo

Sveglio a metà, la testa piena di idee

“Un attimo” ci fa provare meticolosamente il momento in cui, stesi sul letto in attesa che il sonno prenda il sopravvento, ci ritroviamo a pensare a tutto ciò che dobbiamo fare, a tutti i problemi che ci trasciniamo dietro durante il giorno e che, tenendoci impegnati, tentiamo di respingere. Ma non appena stacchiamo un po’ il cervello, eccoli di nuovo a fare capolino.

Caspio, con le sue sonorità chill anni ’90 riesce a trasmetterci il silenzio, rotto solamente da rumori in lontananza, che provengono da altre case, e percepiamo tutto il malessere dei pensieri ossessivi che ci vengono a trovare di notte, insieme a tutte le idee geniali e le soluzioni fantastiche, che inevitabilmente con la luce pallida del mattino riconosciamo come impossibili.

(Margherita Ciandrini)

Caspio: 9

 

Lettera

Il nuovo brano di Zeep featuring Kaizén, Sgribaz ed Enomoney è una lettera su note indie pop dedicata ai genitori, per quanTo andiamo nella direzione opposta al percorso che hanno pensato per noi, per poter essere sempre al sicuro, è un monito a sé stessi, a quelle volte che abbiamo fatto di tutto per compiacere gli altri e alle volte in cui invece ci siamo sentiti diversi, ma abbiamo ascoltato solo il nostro cuore.

“Lettera” è un’incitazione a seguire i propri sogni, anche quando fanno male, anche quando non si riesce a vedere la fine, anche quando sembra impossibile, sono come palloncini che se non vengono stretti abbastanza, volano via.

Infine, è una celebrazione dell’amicizia, dell’amore, del cogliere ogni attimo per essere felice, perché la vita è una sola e non basta mai.

(Margherita Ciandrini)

Zeep, Kaizén, Sgribaz, Enomoney: 8,5

 

Scorpion

“Se non esci, qua ci muori, marciresti tra i rimorsi”

Jack Out e K beezy 28 uniscono trap, pop, rap ed elettronica in questo sodalizio musicale e ci restituiscono “Scorpion”, un brano un po’ schizofrenico e un po’ malinconico, che ci provoca un senso di confusione piacevole, dettata dai diversi stili che, assieme alle voci degli artisti che si uniscono alla perfezione, creano una melodia che ci trasporta dentro il loro mondo fatto di eccessi, di situazioni drastiche, di abbandoni.

Di noi non resta che un tattoo che farà sempre male” noi, rinchiusi nella scatola dei nostri pensieri ossessivi, abbiamo dato la chiave alla persona più sbagliata, e più ci agitiamo, più i ricordi ci sommergono, fino al momento in cui cerchiamo di annullare i nostri pensieri in ogni modo, ma ci sarà sempre qualcuno pronto a salvarci da noi stessi.

(Margherita Ciandrini)

Jack Out, K beezy 28: 8,5

 

Provincia

Ogni animale può sopravvivere solo se vive nel suo habitat naturale, altrimenti deve trovare una soluzione per adattarsi al cambiamento anche modificando se stesso.

Questo processo è lo stesso che deve affrontare chi abita in provincia e per necessità deve uscire fuori dalla propria zona di confort cercando nuove speranze in città grandi e affollate nelle quali nessuno si conosce e continua a vivere senza preoccuparsi troppo di quello che succede al suo vicino.

Nei paesini invece si combatte la noia vivendo ancora il concetto di comunità e le persone non sono solamente numeri, ma storie da raccontare.

Nell’industria musicale dove i pesci grandi mangiano i pesci piccoli, per emergere bisogna essere portatori di emozioni, unicità nello stile e garuda160 and friends che hanno dato vita a “Provincia” hanno tutte le carte in regola per non entrare nella rete dell’omologazione e distinguersi nuotando tra le onde seguendo a proprio piacimento il flusso della corrente.

(Nicolò Granone)

garuda160 : 8-

 

arbre magique

Ci sono persone disordinate con i testa mille pensieri, sempre in ritardo che non si fanno problemi a lasciare la macchina in doppia fila e lanciare i vestiti a casaccio su una sedia. Però poi, appoggiato allo specchietto c’è un “arbre magique” che penzola di qua e di la, come se fosse un inutile tentativo di provare a mettere una pezza al casino della vita con il quale conviviamo ogni giorno.

Ma forse quello che può sembrare un modo per profumare l’auto, in realtà potrebbe essere un modo per cancellare il profumo di una persona che è scesa senza salutare sbattendo la porta.

Quando mai non è ok la vita non sorride, ma ok

(Nicolò Granone)

Acate: 7

 

 Ciglia

Chi cerca trova, ma tu dove sei? Il mio letto ha ancora due cuscini anche se i tuoi pensieri hanno cambiato luogo per addormentarsi. Il tuo ricordo invece mi tiene sveglio e passo ore ad aprire gli armadi o cercando se da qualche parte è rimasto ancora qualcosa di te.

Non ti trovo più, dai smettila di giocare a nascondino e torna qui, mi vedrai nel solito posto ad aspettarti ancora per altri 10 minuti.

(Nicolò Granone)

Bosco: 7,5

 

Elba

Ricordami all’Elba sopra una spiaggia e non sotto casa dei tuoi

Al giorno d’oggi che siamo dipendenti dalle manie d’esterofilia, con la falsa consapevolezza che tutto all’estero sia meglio che qui  Aliperti ci regala un viaggio dentro sentimenti e luoghi tipicamente italiani, dentro il quale convivono amore e malinconia.

Con la sua semplicità sembra raccontare la storia di un nostro amico che finite le vacanze, ritorna a casa con la testa bassa e il cuore spezzato perché realizza che quello che è stato era solo un’illusione e noi che stiamo lì a consolarlo, anche se abbiamo vissuto la sua stessa situazione in passato, dobbiamo rassicurarlo dicendo stupide frasi fatte sforzandoci di far finta di crederci almeno un po’ per rendere credibile il discorso.

(Nicolò Granone)

Aliperti: 8,5

 

Mille Fiori

“Spiegami come puoi ridere senza me?”

In attesa del loro prossimo album i Sanlevigo sono usciti con un nuovo singolo. “Mille Fiori” è una canzone di sconforto e di rabbia, due emozioni che vengono espresse molto lucidamente da un testo ricercato e da un accompagnamento un po’ grunge. Insomma, un pezzo che rappresenta bene la band romana.

(Ilaria Cantoni)

Sanlevigo: 7

 

Asimmetria

“Tu hai preso la tua strada ed io ho preso la mia, tra sentieri colmi e pieni di malinconia, si ricongiungeranno ma forse è pazzia. Siamo perfetti in questa asimmetria.”

L’ultimo singolo di Laneve è forse la canzone più adatta per questo periodo dell’anno. Ci siamo lasciati alle spalle l’estate ma allo stesso tempo non siamo ancora entrati nel mood autunnale. “Asimmetria” è proprio questo: malinconia, pioggia, una storia estiva che finisce, strade che si separano. Il tutto condito da un sonorità pop e fresca!

(Ilaria Cantoni)

Laneve: 8

 

Un qualcosa

“Un qualcosa” è una di quelle canzoni perfette da ascoltare a fine estate.

Che ormai da regola possiamo dire, finisce sempre per lasciarci la stessa sensazione di vuoto.

Vuoto che non possiamo fare altro che colmare con la musica.

Che se gli amori e i momenti di gioia finiscono per scomparire, di contro abbiamo la musica. Che fortunatamente vive in eterno.

Gli aspettativa quindi, riescono nell’intento di trasformare l’angoscia in un sorriso nostalgico, a colpi di sonorità Indie-pop.

Un brano suonato bene, scritto bene, che riesce davvero a trasmettervi le sensazioni giuste.

(Filippo Micalizzi)

Aspettativa: 7,5

 

Boule à neige

Ritratto tra le cave di marmo, venuto fuori come da uno scalpello di uno sculture, ecco che abbiamo il nuovo brano di Nube, “Boule à neige”.

Dopo aver vissuto in un “Deja vu” e essersi sentito come in un film di Wes Anderson, Nube ci porta stavolta in un mondo onirico e irrazionale che ci ricorda un po’ quello del Grinch. Ricordate che viveva in un fiocco di neve? Sicuramente questo parallelismo è colpa del freddo che si avvicina, ma una cosa è certa: se abbiamo potuto conoscere anche solo un po’ Nube attraverso i suoi tre singoli, siamo certi che la “Boule a neige” dell’artista ha tutto un altro senso.

Ovviamente non possiamo svelarvelo, vi sfidiamo, dopo averlo ascoltato, a trovare quel significato che cambia ogni volta.

(Ilaria Rapa)

Nube: 8

 

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