New Indie Italia Music Week #89
Io tutto questo amore, sono sincero, no
Io non l’avevo previsto, non l’avevo previsto
Feste comandate, sguardi senza tempo
Io tutta questa luce, sono sincero, no
Io non l’avevo mai vista, non l’avevo mai vista
E aver perso solo un treno
Se ne va all’improvviso”
Pochi giorni ci separano dall’inizio di quello che è per molti il periodo più atteso dell’anno, quello delle festività natalizie e dei festeggiamenti di capodanno. Molti però, non vivono allo stesso modo l’euforia e la gioia glicemica del Natale, anzi, osservano da lontano l’incombere delle “feste comandate” come una costrizione dettata dalle tradizioni più che dalla spontaneità. Per questi ultimi esiste solo una risposta alla domanda “Pandoro o Panettone”: PORTATEMI VIA, VOGLIO TORNARE A CASA!
La Meglio Gioventù
Dopo uno strepitoso disco uscito la scorsa primavera, Margherita Vicario piomba sulla scena con “La Meglio Gioventù”. Ultimo singolo che inaugura un nuovo capitolo per la cantautrice romana.
“La Meglio Gioventù” rappresenta una pungente critica alle evoluzioni della società nel corso degli ultimi anni e all’approccio delle nuove generazioni. Una società costruita su un terreno di gara che ci vede tutti competitors.
La frustrazione di milioni di giovani che vivono una costante sensazione di insoddisfazione; in questa infinita corsa al successo in cui spesso ci si dimentica di un aspetto fondamentale: godersi la vita nei suoi aspetti più semplici.
Margherita, con questo nuovo singolo, ha fatto centro attraverso liriche di forte impatto e un sound che tra strumenti a fiato e beat accattivanti, fa venir voglia di ballare tutta la propria rabbia.
(Filippo Micalizzi)
Margherita Vicario: 9
Sui muri
È un flusso di coscienza in chiave indie pop e un po’ emo il nuovo brano di Drast e Lil Kaneki che insieme formano Psicologi. Spesso le loro canzoni sono un po’ terapeutiche e ci portano a riflettere su di noi e sulla realtà che ci circonda.
“Per quanto lontano un giorno io possa andare, tu resterai sempre casa e una casa rimani” ognuno di noi ha una persona, o anche solo un luogo, un vicolo, un ponte, uno scorcio, a cui dedicare questa frase, e “Sui muri” è proprio dove vorremmo scrivere questa dichiarazione d’amore, così che tutto il mondo possa vederla, perché ciò che scrivi sulla pietra si può facilmente cancellare con una passata di vernice, ma quelle frasi scritte con il cuore, difficilmente vengono dimenticate.
Alla fine, ciò che è importante non è quello che vediamo da svegli, ma cosa immaginiamo quando chiudiamo gli occhi: in quel momento riusciamo a trovare tutte le risposte.
(Margherita Ciandrini)
Psicologi: 8,5
Arabo
“Le notti salvano, così di giorno ho meno paura”
Come sempre gli Aftersalsa, con il loro sound elettronico e indie pop, ci trasportano dentro spaccati di vita quotidiana, in questo caso all’interno di una notte urbana all’insegna della techno e dei panini post discoteca che ci salvano sempre.
Quando si arriva alla soglia dei 30 anni, ci si trova sempre davanti ad un bivio: rimanere a casa sotto il plaid a guardare Netflix insieme al gatto, oppure uscire e fare serata come si faceva a vent’anni, con il rischio di sembrare un po’ fuori posto?
Lo sanno bene gli Aftersalsa, che scelgono il revival anni ’90 e si scatenano in discoteca, per “sembrare giovani e far finta che è vero”, ma la notte prima o poi finisce e si ritorna alla cruda realtà, bisogna iniziare a prendersi le proprie responsabilità e finalmente realizzare che no, l’ansia non ci abbandonerà mai…tanto vale provare ad abbracciarla con consapevolezza e ballare la techno con lei per tutta la notte.
(Margherita Ciandrini)
Aftersalsa: 8,5
Niente x sempre
C’è del cinismo e della rabbia dentro quel NIENTE X SEMPRE, perchè se da una parte non si vuole più tormentare il cuore con l’emozioni, dall’altra la verità è che non c’è spazio e niente può liberare della memoria interna per ripartire da capo, rivivendo certe sensazioni in maniera spensierata.
“E ora sto morendo, solo per colpa di un amore tossico e brucerò all’inferno, perché ho fatto troppi passi falsi come te”
L’ultimo singolo in attesa dell’album, previsto per gennaio, pone l’accento su questo trio formato da Plant, Fisk e TheØ, che sta riportando in vita l’idea di emo, con l’aggiunta di contaminazioni trap e rock.
(Nicolò Granone)
LA SAD: 8
bulbi
In un contrasto tra suoni e parole, Atarde ci racconta la fine di una storia d’amore, dove diventa impossibile persino continuare a guardarsi in faccia.
Alla base di questo limite che ricorda il mito di Orfeo e Euridice, ci sono ricordi, rimpianti e senso di vergogna che diventano ostacoli impossibili da superare per osservare la realtà nella sua durezza, con gli occhi che da cuoricino si trasformano in cicatrici.
Alla fine sono davvero tutte scuse utili per tirare su dei muri, nascondendosi all’interno come re e regine che aspettano inesorabilmente la distruzione del castello.
(Nicolò Granone)
Atarde: 8-
La gente libera
“La gente libera la riconosco
Tutta tatuata e con l’occhio sveglio
Hai fatto bene a chiedermi che cosa faccio
Frequento solo chi mi dà coraggio”
“La gente libera” è il primo singolo che vede la collaborazione tra Cor Veleno e Tre Allegri Ragazzi Morti. Non si tratta però di una semplice collaborazione una tantum. Infatti, questa canzone è il primissimo assaggio di un progetto musicale che si realizzerà il prossimo anno con l’uscita di un nuovo album. La band rock e il gruppo hip hop: cosa può uscirne fuori? Un abbinamento vincente. La musica, il ritmo e il sound sono facilmente riconducibili al gusto dei TARM, ma all’interno di questo ambiente i Cor Veleno trovano spazio e lo fanno loro. Due modi di esprimersi, due modi di raccontare la stessa storia, due modi di essere liberi e una sola canzone.
(Ilaria Cantoni)
Cor Veleno, Tre Allegri Ragazzi Morti: 8,5
Niente di noi
“Ti vorrei bastare anche quando non sapremo più cosa cercare,
anche quando ci sarà soltanto nebbia da guardare.
E preferiremo essere ciechi per sentire meglio i battiti,
per scandire i minuti e soffocare gli attimi.
E non perderci niente di noi”
“Niente di noi” è l’ultimissimo singolo dei Balto. Ancora una volta la band bolognesi ci regala una canzone d’amore, una di quelle canzoni che ti ricordano l’università e la vita in quegli anni. Saranno i riferimenti a Bologna, ai portici e alla nebbia ma tutto in questa canzone ha il sapore dolce e amaro di qualcosa che sta per finire. Sì, “Niente di noi” è una canzone che parla d’amore ma i Balto ci raccontano come finisce l’amore: senza rabbia e senza cattiveria, lasciando un gusto aspro in bocca. Una canzone dalle melodie pop ma con un’attitudine rock, il tutto scandito da un ottimo testo.
(Ilaria Cantoni)
Balto: 7,5
Come no
L’abilità di Folcast di cantare situazioni tristi attraverso un ritmo incalzante che non ci esce più dalla testa la ritroviamo anche in “Come no”, che racconta gli alti e bassi di una relazione, che si sta inevitabilmente sbriciolando piano piano.
Quando le priorità sono diverse, quando uno chiede parole e l’altro chiede un gesto, quando ci sentiamo più lontani dall’altra persona, proprio quando questa cerca di avvicinarsi a noi, è inevitabile la caduta libera della relazione, e non potrà mai finire bene, a meno che non si raggiunga un compromesso che riesca a mantenere tutto quanto in equilibrio precario.
Ma si sa, in una situazione con fondamenta stile Jenga, qualsiasi piccola mossa può far crollare tutto, e Folcast ne è consapevole, mentre cerca di esprimere con la musica, tutti i suoi sentimenti nascosti.
(Margherita Ciandrini)
Folcast: 8,5
Schiaffi nell’armadio
Rimpianto.
“Pensiero nostalgico e doloroso, o suggerito da un senso di rammarico e d’insoddisfazione, rivolto a persone o vicende irrimediabilmente scomparse o passate”
Per FIAT131 il rimpianto ha il gusto delle risate della persona amata a cui si sarebbero volute dire ancora più di centomila cose.
E cosa resta dopo che la malinconia ha preso il sopravvento? Forse quel pizzico di rabbia necessaria a ripartire. Un ideale auto schiaffo per uscire finalmente da quell’armadio, ormai troppo stretto, in cui si faceva l’amore.
(Aurora Aprile)
Fiat131: 7+
Gabbiani
Ispirazione R&B e influenze dalla musica napoletana fanno da cornice ad un brano che in quella stessa cornice ci sta quasi stretto.
“Gabbiani”, infatti, nuovo singolo del giovane artista napoletano Ganzo, è una traccia improntata alla libertà quanto l’immagine che evoca il suo titolo.
Libertà di esplorare tra generi diversi, che si lasciano contaminare da rimandi rap. Libertà di cantare in italiano dopo due pezzi in napoletano. E, soprattutto, libertà di esprimere tutti i dubbi che una relazione porta con sé.
Sullo sfondo, la speranza di volare:
“Per sempre saremo gabbiani
Che scappano dall’aria di mare
Accecati dal sole, vorrebbero solo volare”
(Aurora Aprile)
Ganzo & No Label: 8+
Nitida
Non si può spiegare cosa voglia dire vivere al mare, e sopratutto quanto siano belli certi giovedì dove le onde s’infragono sulla sabbia nel silenzio generale.
Le fotografie possono fermare il momento ma non riescono a trasmettere davvero certe emozioni che si possono provare solo vivendole sulla propria pelle. Lo stesso principio vale per i consigli, possono funzionare solamente se vengono dati da qualcuno che si è trovato nella stessa situazione, perchè se no diventa solo un finto compromesso tra i “ma” e i “se”.
(Nicolò Granone)
Sonosem feat Zibba: 8,5
6 Minuti
La precarietà dei rapporti umani raccontata tra paure, incertezze e momenti sbagliati: di questo cantano i Kaufman, con il supporto di dile, nel nuovo singolo “6 Minuti”. Un brano estremamente sincero e reale, in cui sono narrate situazioni di vita quotidiana in cui chi ascolta può perfettamente immedesimarsi.
Tra notti insonni, sigarette a colazione e felpe lasciate sui divani altrui, “6 Minuti” è il brano perfetto da ascoltare nei momenti in cui sentiamo il down di serotonina o quando siamo terrorizzati dai nostri sentimenti. Un ottimo modo per realizzare che non siamo soli, ma che facciamo parte di una generazione indubbiamente inquieta, figlia di tempi incerti.
(Sara Pederzoli)
Kaufman, dile: 8,5
Farfalle
I primi momenti in cui ci s’innamora sono sicuramente i più belli, ma anche quelli più complicati perchè sogni e incertezze si picchiano, lasciando delle uova dentro le stomaco che si schiuderanno anche se non si può mai capire se diventeranno farfalle o falene.
Non esiste nessun antidoto per evitare questo processo emotivo, anzi l’alcool invece di annegarle potrebbe farle galleggiarle sempre di più, dandogli la possibilità di arrivare fino al cervello che inizia a dimenticarsi di tutto rimanendo focalizzato solamente dentro dolci e misteriosi sguardi.
L’unica soluzione per uscire da questo casino è rimanere con gli occhi aperti, incrociando le dita e riponendo tutta la fiducia dentro le strane scelte di Cupido.
(Nicolò Granone)
Wasabe: 7,5
Sono ancora morto
Quanti di voi sono sdraiati sul letto, senza voglia di scendere e uscire a fare due passi, perchè stanno vivendo un periodo no, dentro il quale si sentono affondare come chi cammina tra le sabbie mobili?
Probabilmente tanti, e Romeo feat Drill, guardandosi dentro in maniera malinconica, trovano le giuste parole per raccontare un problema di cui spesso si ha vergogna a parlarne.
Per uscire da certe situazioni, bisogna avere la consapevolezza di non essere soli, cercando di affrontare certi pensieri uniti spalla a spalla con tutti quelli che lottano contro i propri demoni.
(Nicolò Granone)
Romeo e Drill: 7+
NORMOSUPER
“Io non so fingere di essere, di stare bene e di sapermi controllare. Io non so fingere di essere sociale, di sorridere non so ridere.”
Post lockdown sembra essere ancora più importante uscire di casa, onorare il weekend e trovare una scusa per brindare persino davanti ai propri fallimenti. Tutto sta diventando sempre più artificiale, e chi rimane se stesso viene emarginato, diventando quasi obbligato a cedere il proprio essere in favore delle mode.
Per fortuna che è tornata una band come i Ros che ha voglia di spaccare con la propria musica, difendendo a testa alta la propria libertà espressiva, con pezzi da urlare sempre più forte fino a perdere i sensi.
(Nicolò Granone)
ROS: 7,5
Ballano le lucciole
Con il nuovo singolo di Tommaso La Notte facciamo un passo lungo nell’estate che ci manca restando però sempre nell’area del notturno (appunto). Sì, perché come ci dice il titolo “Ballano le lucciole”, assistiamo a questa danza magica e immaginata di lucciole che sembrano stelle e proprio come quelle volteggiano e ci avvolgono in un immenso abbraccio grande quanto l’universo.
Una canzone che mette al centro la solitudine, come elemento essenziale del singolo, eppure come l’unica avversità di cui abbiamo davvero paura. E dunque, anche Tommaso, per sentirsi meno solo, finisce col raccontarsi.
(Ilaria Rapa)
Tommaso La Notte: 8
Non mi spingere
Vitale ed emozionale in pieno stile Frambo la sua nuova “Non mi spingere”. Ascoltandola sembra di passeggiare nel bel mezzo di una banda fatta di suoni colori e… di tanti spintoni.
Come quelli che possono ci fanno cadere o che invece possono servire a farci rialzare. Frambo, che è caduto e si rialzato molte volte, mantiene sempre però l’umiltà di chi dice che “non sa scrivere” e che preferisce che lo facciano gli altri. Noi invece crediamo proprio nella sua penna e nel suo beat. Vai così!
(Ilaria Rapa)
Frambo: 8
Erisimo
Quante volte abbiamo sbagliato e avremmo preferito tornare indietro per scusarci di ciò che abbiamo fatto? Francesco Pintus ha invece buttato giù quintali di “Erisimo”, tra l’altro un’erba nota anche come erba dei cantanti.
Che sia una casualità questo non possiamo saperlo, eppure Pintus, in questa ballad nostalgia che rifugge dagli errori del passato, ci sembra sincero. Come un cuore messo a nudo. E noi siamo lì ad ascoltarlo, perché, nonostante la gola secca, Pintus non smette di cantare.
(Ilaria Rapa)
Francesco Pintus: 7,5
Ogni venerdì sera
“E tornavi sempre tardi, la notte, scappavi dai problemi”
Una dolcissima dichiarazione d’amore di Joe Croci, artista poliedrico che attraverso “ogni venerdì sera” e l’uso del synth ci racconta con la sua voce sospirata la vita di una ragazza, o almeno, quello che è riuscito a cogliere di lei. Quante volte ci siamo chiesti, vedendo passare una persona che è riuscita ad attirare la nostra completa attenzione, cosa passerà mai all’interno della loro testa?
Quali sono i pensieri, gli interessi…ci proiettiamo accanto a loro e fantastichiamo, per il tempo di un viaggio in metro o di uno stop al semaforo, immaginandoci in una vita parallela. Improvvisamente, per un colpo di clacson o per una voce che ci chiama, ci svegliamo dalla nostra trance, e rimane solo il sapore dolceamaro dei nostri pensieri, proprio come succede alla fine della canzone di Joe.
(Margherita Ciandrini)
Joe Croci: 8,5
Addio sul serio
“Addio sul serio” è una canzone che affronta il dolore della perdita, mostrandoci tutto l’amore che c’è voluto, per far sì che quel dolore alla fine fuoriesca. Il testo è un insieme di ricordi che si susseguono tra loro, come un vecchio album da sfogliare per rivivere attraverso le foto, quei momenti ormai andati.
La potenza del brano fa perno sul concetto di addio.
La vera differenza tra un addio e un addio sul serio, come ci ricorda Chiamamifaro, sta proprio nella voglia di ricordare i momenti felici di un rapporto, in modo tale da mantenerli vivi dentro di noi.
(Filippo Micalizzi)
Chiamamifaro: 8,5
lupo
A volte serve ricordare che quella che stiamo vivendo non è una fiaba. Non esiste niente di perfetto, non esiste nessun lieto fine. La vita vera, anche se è brutto da ammettere, è fatta di fragilità, di paure e di fallimenti.
I rovere, con il loro nuovo singolo “lupo”, ci accompagnano nel viaggio verso la maturità tra incertezze e curiosità per il futuro.
Siamo davvero i protagonisti della nostra storia? O siamo lupi cattivi in cerca d’autore?
(Filippo Micalizzi)
rovere: 8
Porca Nostalgia
Chiunque almeno una volta si è alzato la mattina e ha iniziato a pensare a tutte le cose che sono cambiate negli ultimi 10/15 anni, proseguendo la giornata con una aurea di nostalgia che difficilmente ci abbandona. È un sentimento strano, la nostalgia. È una sensazione paradossalmente triste e contemporaneamente felice: triste perché ci riporta a momenti del passato che purtroppo non torneranno più e che vorremmo rivivere, ma allo stesso tempo felice perché quei momenti hanno significato tanto per noi e ci hanno fatto stare bene.
“Porca Nostalgia” cerca proprio di raccontarci questa situazione, quando i ricordi sono più forti delle avventure del presente.
(Sara Pederzoli)
LE ORE: 7+
Fon
Un respiro caldo quando tutto intorno è freddo, quando guardi fuori dalla finestra e non capisci più dove iniziano o finiscono le strade. Così Avincola descrive il suo nuovo singolo, “Fon” uscito in contemporanea con l’annuncio di un doppio live.
Un brano perfetto da ascoltare ora che l’inverno sta arrivando e le temperature si abbassano, mentre si sorseggia una tisana al tepore di una coperta di pile.
Avincola ci regala un testo introspettivo che con metafore e immagini costruisce il ricordo di un momento, riuscendo perfettamente a trasportarci nel suo mondo.
(Sara Pederzoli)
Avincola: 7
Fiore
“Fiore” è il terzo singolo di 2UE: giovane e talentuoso cantautore e produttore. Un singolo urban magistralmente costruito, caratterizzato da un beat minimale che si dischiude gradualmente fino ad esplodere nel ritornello: “Non dire no! Non dire niente! Quelle foto mi fanno male!”
Un sound che rimane impresso sin dal primo ascolto e che si incastra perfettamente con le liriche del brano, intrise di sentimenti contrastanti come amore e inquietudine. 2UE rappresenta una piacevolissima scoperta per chiudere in bellezza il 2021!
(Salvatore Giannavola)
2UE: 7,5
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