10 canzoni per vivere il Natale senza farsi male
Di Filippo Micalizzi
Per alcuni le feste hanno un significato profondamente intimo e di notevole rilevanza all’interno della propria vita. Per altri, invece, sono solo un mezzo che ha come fine unico, quello di scandire il tempo tra una stagione e l’altra. Il tutto volto a ricordarci, che volente o nolente, i mesi e gli anni continueranno a passare a velocità supersonica.
Esiste però una festività in particolare che da sempre riesce a mettere d’accordo i più devoti e i più scettici. Una festa che ha unito e amalgamato per bene il sacro e il profano, la bontà più pura ed il consumismo ai massimi livelli. Ovviamente si parla del Natale.
E quale modo migliore per prepararci al Natale, la festa delle feste, se non con una lista di canzoni?
E no, non intendo canzoni del tipo “All I want for Christmas is you” cantato da Mariah Carey nell’ennesimo spot della Coca-Cola o la centesima cover di “Jingle Bells”. Parlo più di quegli artisti, che con il loro personale punto di vista, sono riusciti a sviscerare il significato del Natale donandogli una profondità unica. Che il Natale vi piaccia o no, sono convinto che vi serva prepararvi al suo arrivo. E noi di Indie Italia Magazine vi aiutiamo a farlo con una lista di 10 canzoni a tema.
Canzone di Natale – The Zen Circus
Si sa il Natale è una questione di marketing. Le luci, gli addobbi, l’albero. Ma quanto c’è di vero in questo? C’è qualcuno può davvero dire di vivere il 25 dicembre come lo vivono i protagonisti di un film Natalizio a basso budget? Gli Zen con la loro “Canzone di Natale”, sdoganano ogni stereotipo possibile, raccontandoci una festa che più che una gioia, ha tutta l’aria di essere una prigione.
La storia di un ragazzo, in preda ad una dipendenza, che non vede l’ora di evadere dal pranzo, scansare ogni parente che probabilmente avrà visto un totale di cinque volte in tutta la vita, e scendere in strada per festeggiare a modo suo. Una cruda realtà ben lontana dall’idea di felicità che siamo abituati a vedere.
“Sono a secco ‘sto natale
Dio, fa che non stia così male”
Natalios – Calcutta
Non si sa il perché, ma si da sempre per scontato che il 25 dicembre lo si passi in compagnia delle persone care. Non è così per tutti. A volte si è soli, o peggio ancora, ci si rende conto che le persone che ci circondano non riescono a colmare il vuoto che abbiamo dentro.
“Natalios” è un canto disperato dedicato a chi non ha proprio niente da festeggiare. Calcutta nei suoi toni cupi, ci accompagna in una città deserta e gelida. Un eterno vagabondare in cerca di una stella cometa che possa in qualche modo riscaldarci e porre fine al dolore.
“Io non voglio andare in giro da solo
È la notte di Natale anche per me”
Mai Natale – Galeffi
Se con Calcutta si affrontava la solitudine, con Galeffi questa volta si va in contro all’abbandono. Immaginate di porre fine ad una relazione a pochi giorni dal Natale. Magari avevate già comprato il regalo, organizzato tutto nei minimi dettagli, e di punto in bianco, SBAM! tutto finito. varando tutti gli scenari possibili sapete già dentro di voi che non sarà per niente facile. Se volete vederne il lato positivo però, almeno c’è Galeffi che urlerà insieme a voi tutto il dolore.
“È Natale solo, solo, solo, solo con te”
Cos’è? – Nightmare Before Christmas
Non è proprio un brano di un artista in particolare, ma fa parte della colonna sonora di uno dei film che più rappresenta questa festa.
“Cos’è?” è l’innocenza di un bambino che si approccia per la prima volta al Natale. Attraverso gli occhi e l’entusiasmo dell’iconico Jack Skeletron, riviviamo la magia e i ricordi ormai offuscati dagli anni che avanzano. Jack è meravigliato da questa visione. Vivendo da sempre nell’oscura città di Halloween, non ha mai avuto modo di vedere la neve, o una coppia baciarsi sotto il vischio o le luci colorate ricoprire completamente l’albero. Un’immagine che si trasla perfettamente alla nostra realtà, e la gioia che deriva dovrebbe essere d’ispirazione per tutti.
“Io sento il dolce suono
di canzoni intorno a me
profumo di biscotti
odore di felicità”
Marry Christmas (I don’t want to fight tonight) – Ramones
L’accoppiata Punk e Natale credo sia una delle cose che più mi carica d’energia. Se poi a farlo sono i Ramones, meglio ancora!
Una canzone che chiede solo spensieratezza in chi l’ascolta. La semplice richiesta di poter passare un Natale tranquillo e senza intoppi, che Joey Ramone ci tiene a ricordare cantandoci:
“Marry Christmas, I don’t want to fight tonight
Marry Christmas, I don’t want to fight tonight
Marry Christmas, I don’t want to fight tonight with you”
Happy Holidays, you bastard – Blink-182
I Blink con la loro “Happy Holidays, you bastard” ci tengono a farci partecipi di tutta l’avversione che provano nei confronti del Natale. Una canzone che impreca su tutto quello che è sacro e intoccabile a parer di molti. Se per caso non riusciste a far capire ad amici e parenti quanto vi fa schifo questa festa, fategli ascoltare questa canzone, parlerà per voi e metterà un bel punto sulla questione.
“It’s Christmas Eve and I’ve only wrapped two fuckin’ presents
Christmas Eve and I’ve only wrapped two fuckin’ presents
And I hate, hate, hate your guts, I hate, hate, hate your guts
And I’ll never talk to you again”
Il pranzo di Santo Stefano – I Cani
Un classico da parte di Niccolò Contessa quello di riuscire a farci sentire i protagonisti di ogni sua canzone. E nell’attesa che (speriamo presto) esca un nuovo disco de I Cani, ci godiamo intanto “Il pranzo di Santo Stefano” in tema per le festività.
Sonorità che richiamano in tutto e per tutto la tipica aria natalizia attraverso i sintetizzatori usati alla perfezione. E un testo che parte raccontando un ricordo dolcemente imbarazzante, che culmina nel finale lasciandoci l’amaro in bocca. Come già detto, un classico da parte di Niccolò Contessa.
“Mi sottoposi docile a una curiosità
Sincera e minuziosa, per quanto benevola
È il primo ragazzo di Claudia, non lasciamocelo scappare”
Natale/Cena – Fine Before You Came
A questo punto della lista avrete ormai capito che quel che cerco di fare, è raccontare il Natale nel modo più umano possibile. Fuori da ogni facciata e senza la traccia di un qualsiasi stereotipo del caso.
Molti dei brani presi in precedenza cercano di raccontarci quanto anche nella più scettica delle persone, sia presente un po’ la speranza che durante le feste si possa stare bene. È qui il problema. L’aspettativa in un certo qual modo amplifica ogni emozione di dieci volte, rendendo la delusione ancora più dolorosa.
“Natale/Cena” dei FBYC ne è un esempio. Quel che ci portiamo dietro durante l’anno finisce per prendere il sopravvento su di noi nel momento in cui abbassiamo la guardia.
“Ho addobbato un albero perché volevi un Natale
E quando sei tornata a casa non lo hai nemmeno visto
Te l’ho dovuto far notare io”
Natale allo zenzero – Elio e le Storie Tese
Spezziamo la lunga fila di canzoni tristi con un brano degli Elio e le storie Tese. Una canzone sul Natale che non è una canzone sul Natale. È più una dedica al vero protagonista di questa festa: Lo zenzero. L’eroe che ci permette di digerire tutta la gigantesca quantità di cibo che ingeriamo nell’arco di due giorni e cavarcela.
“Ma chi l’avrebbe detto che lo zenzero
In fondo è il vero fulcro del Natale
Non il presepe, non Gesù bambino
Ma lo zenzero”
Christmas song – Phoebe Bridgers
Dulcis in fundo Phoebe Bridgers, che sarebbe in grado di riscaldare il cuore della persona più fredda al mondo. La sua Christmas song è un canto che viaggia nella nostalgia e nella voglia di rifugiarsi in vecchie e schifose abitudini, che nonostante tutto sanno di casa. Un crescendo musicale ricco di emozioni, accompagnato da una voce che riesce a cullarti e tenerti al sicuro. Possiamo dire che Phoebe Bridgers è il fuoco del camino che riscalda casa mentre fuori nevica.
“The desire for annihilation
Is as common as it is unkind
And it’s hard to recognize the situation
When you’re desperately trying to have a good time”