Nelle canzoni indie sfiga e amore spesso s’incontrano, arrivando persino a baciarsi, dando vita a dosi massiccie di malinconia e tristezza. Ciliari inserisce a questo filone una dose di autoironia, soluzione utile a godersi anche i momenti no, guardandoli non dal solito punto di vista.
Il 21 Gennaio uscirà il suo primo Ep che oltre ai singoli già usciti, conterrà due inediti, si chiama “Lato C” (probabilmente l’iniziale coincide con il sinonimo di fortuna in antitesi con “Giornata di Merda”, brano che ha superato il milione di ascolti, diventando così manifesto del 2021).
È evidente che molti di noi devono superare quotidianamente degli imprevisti, e la musica diventa quindi ottima compagnia dove trovare conforto o felicità, sperando che prima o poi tutto passi.
Qualcuno diceva che non può piovere per sempre, beh Ciliari aggiungerebbe “Anche stavolta finirà
che ne ho già avuto abbastanza”.
Dopo una giornata di merda ce ne sarà sicuramente un’altra, quindi perché preoccuparsene?
Certo, mi aiuta ad affrontare le cose con più serenità. Mi aiuta ad combattere l’ansia. La ripeto spesso prima di un live, così se sbaglio o se qualcosa va storto non è stata colpa mia, ma di Murphy che me l’ha tirata.
La sfiga ha avuto la fortuna di vederci da paura. La fortuna è stata un po’ più sfigata.
E ora che ci penso anche l’amore è cieco. Per fortuna non sono superstizioso, così domani mi va di culo e mi innamoro.
Il dolore spesso ci aiuta a riconoscere i momenti felici. Infatti io cerco spesso di essere tristissimo, così poi sai che risate?
Io sono bravissimo a mandare tuttoaputtane, a rovinare le cose belle, ma ogni tanto bisogna anche perdersi per ritrovarsi, o per scoprire nuove strade. Mandare tuttoaputtane è uno sport bellissimo e spesso aiuta.
Consiglio di alzarsi e iniziare ad urlare una canzone a caso, tipo “Com’è arrivata se ne va, questa giornata di merdaaaaaaa”. Secondo me funziona benissimo.
Però, a parte questo, credo fortemente che la cultura sia una potentissima fonte di libertà. Pertanto studiare, anche se a volte può sembrare noioso, è un bene per noi stessi, è cibo per la mente e ci aiuta ad essere liberi.
Assolutamente. Mi sono salvato mille volte grazie alle persone che mi hanno ascoltato e aiutato nei momenti davvero di merda. Stare male fa parte della vita e capita a tutti in un modo o nell’altro, ma rinchiudersi in se stessi e nel proprio dolore non è mai una buona idea. Il primo passo è ammettere e riconoscere di stare male. Il secondo è chiedere aiuto.
Ma a volte dal dolore possono nascere anche cose bellissime, come le canzoni tristi, che a me piacciono tantissimo.
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