PH: Luca Apolloni
“DA SOLO” è un flusso di coscienza nato dalla fine di una relazione nel quale si mischiano i dolci ricordi per quello che si è condiviso insieme con la malinconia provocata dalla consapevolezza che certe emozioni non si proveranno più.
Lele accetta, anche con una certa maturità, la rottura di questo rapporto, raccontando la voglia di rialzarsi, scrollandosi di dosso quel senso di solitudine.
Un brano sincero che si candida a diventare la colonna sonora per tutti gli adolescenti che scoprono la tristezza della fine di un breve amore estivo.
Il nuovo singolo, uscito il 20 Maggio, riprende le “Good Vibes” del brano con cui LELE si è presentato al pubblico, raccontando una generazione continuamente in lotta, imprigionata dentro una sensazione di fragilità.
Per me ogni relazione ha una fine diversa e a suo modo particolare ma per passare avanti e scordare la sintonia e i momenti belli che avevi condiviso con questa persona sicuramente aiuta il circondarsi di amici e fare esperienze nuove per permetterci di iniziare da capo un nuovo percorso sentimentale.
In “DA SOLO” il tema principale è la mia scarsa bravura nel passare avanti e scordare tutto, il fatto di ricordare nitidamente questi ricordi mi fa male, questa è l’unica colpa che mi assumo.
Penso che se una relazione termina in modo sereno, non c’è modo di privarsi anche di un’amicizia. L’importante è che da entrambi i lati ci sia la voglia di accettare la rottura e mantenere un contatto di amicizia nonostante tutto.
Spesso quando si segue la ragione, il cuore piange. Credo che la nostra mente sia molto più concreta del nostro cuore, e di conseguenza, prendere coscienza di una soluzione più vera di quella che il nostro cuore desidera ci crea sofferenza
Per me la solitudine è quel momento che una persona si prende, che sia per scelta o perché ci si trova, per mettere in ordine i propri pensieri e obiettivi e darci la forza per rientrare nel vivo della quotidianità. Spesso viene stigmatizzata perché semplicemente non è per tutti, ma vederla dal giusto punto di vista sicuramente aiuta.
Facendo parte della mia generazione ovviamente non so quali erano le sensazioni che si provavano in una relazione prima dei social, ma sicuramente il modo di affrontarle era diverso e pensare a quel momento che si creava quando non si aveva la disponibilità di stabilire un contatto in poco tempo mi incuriosisce e allo stesso tempo mi intriga.
“Good Vibes” è uno sfogo, una sensazione, che sicuramente almeno una volta nella vita un giovane d’oggi ha provato.
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