wLOG: “Repentemente tutto accade” | Intervista

“Repentemente tutto accade” e la vita è una giostra che ci sballottola qua e la tra alti e bassi incontrollabili, movimenti veloci e improvvisi che condizionano la nostra esistenza. wLOG si trasforma in un osservatore esterno che si erge sopra tutte le cose, descrivendo in questo brano la gioia di alcuni e la disperazione di altri, persone interconnesse senza saperlo, sedute su una vecchia bilancia. Se una scende, cioè sta vivendo un periodo un po’ così dove bisogna stringere i denti, dall’altra parte ci sarà qualcuno che si sentirà invincibile e al top.

Ma attenzione a non adagiarsi troppo sugli allori perché basta uno sbuffo di vento a ribaltare tutto, passando dalle stelle alle stalle e viceversa.

“Repentemente” è una canzone sfuggente che si perde durante una notte d’estate nella quale tutto può succedere, basta solo riuscire ad assaporare il giusto momento.

INTERVISTANDO wLOG

“Repentemente” è nata all’improvviso?

Si repentemente ! Direi di getto unitamente all’idea del sound. In questi mesi ho scritto un po’ di brani, ma questo era l’unico che mi dava speranza e “gasatura” nel cantarlo.

Lo scorrere del tempo è nemico dell’essere umano?

Credo di si, ma solo se lo parametriamo alle aspettative sociali e a certi valori. La sindrome dell’immortalità è qualcosa che colpisce un po’ tutti. Quello che però ho imparato vivendo nella natura è che davvero “Panta rei”, tutto scorre, tutto cambia. Dobbiamo assecondare, a volte lasciarci cullare dal tempo come fosse davvero tutto naturale.

I sogni bisogna rincorrerli o aspettarli al giusto momento?

Credo sia importante visualizzarli. Quindi sentirli e vederli. Dopo di che tutto accade naturalmente…Quando passa il treno ti rendi conto che quello che ti sta salutando dal finestrino sei tu e di colpo vedi nuovi paesaggi e nuovi mondi.

Come reagisci agli stimoli che ricevi? Ti piace rifletterci su o ti butti subito a capofitto?

Dipende. A volte penso molto, in particolare quando non sono in fiducia. A volte sono un animale.

Conservi un utopia nella quale ti piace credere?

Certamente si. Ho un mio mondo che rispetta le regole di questo, ma che è in ogni caso un mondo a parte, Mi piace stari li….Nel mio mondo si fa l’amore, non ci sono guerre e politici.

C’è un perché che cerchi di capire facendo musica?

In realtà no. Per me scrivere è una pulsione naturale. Davvero un ‘esigenza. Ho sempre scritto e sempre lo farò al di la delle eventuali pubblicazioni. Diciamo che è un processo di individuazione continua.

Trascorrere l’estate fuori città: ossessione o salvezza?

Penso davvero un “cliché” . Il mare e la montagna sono meravigliosi, ma lo sono tutto l’anno. Agosto a Milano può essere anche figo. Piscina, serata e il giorno dopo ghiacciolo e promesse sotto un albero.

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