
Ricominciare è il mantra di DawiD per affrontare la vita | Intervista
Forse è impossibile fare finta di niente e dimenticare il passato, errori compresi, ma nulla può durare per sempre, uguale e immutato. DawiD, prende spunto da questo concetto per presentarsi al pubblico con il suo primo singolo dal titolo “Ricominciare”. La malinconia sfuma sempre di più verso la consapevolezza che il cambiamento non è un momento improvviso, ma un gesto che parte da noi.
Certo non è mai facile accettare alcune situazioni, però è necessario. Attenzione quindi alle tentazione, se si prende una decisione bisogna subirne tutte le conseguenze.
“Prometto a me stesso di non ricaderci, ma quando guardo il mare io mi ritrovo in quel silenzio”
INTERVISTANDO DawiD
Cosa vuol dire ricominciare?
Parola pesante, dolorosa spesso, ma altrettanto bella, diciamo che nella mia vita e nel mio percorso sia umano che artistico la parola Ricominciare è stata sempre un mantra a ripetizione, un punto di arrivo ma anche un punto di ripartenza.
Ricominciare per me significa guardarsi allo specchio con verità, mettere tutte le carte in tavola soprattutto quelle che pesano di più, al fine di essere più consapevoli di chi siamo realmente, dove siamo stati, dove ci troviamo e dove vorremo arrivare. Fare tutto questo con uno sguardo di amore e non di condanna.. questo per me è ricominciare!
Si può tornare indietro dopo un addio?
Ciò che scegli di vivere situazioni, relazioni amicizie rimarranno sempre con te perché sono parte di te. Quando diciamo addio a qualcuno o a qualcosa è quasi sempre una specie di stop, ma che rimane nella superfici, ma dentro di noi, in “quel posto dentro” ci ritroviamo sempre tutt e quel posto di cui parlo fa paura. Fa paura perché ci sono i nostri addii, ci sono i rimpianti, i rimorsi e tutto ciò che siamo.
Io penso che quel posto anche se doloroso sia la nostra parte più vero, ergo gli addii sono sempre a metà e non si completano quasi mai..
Citando Nanni Moretti: perché le parole sono importanti?
Le parole possono creare la vita e dare la morte allo stesso tempo. Sono fondamentali ma altrettanto pericolose se le si da troppo importanza, io purtroppo sono tra quelli che si prendono questo rischio e ammiro chi riesce a fare diversamente. Non tutti siamo capaci di leggerezza e tante volte avrei voluto essere capace di viverla un pochino.
Hai il difetto di credere alle promesse?
Si credo alle promesse, credo nelle persone, ma soprattutto credo che l’amore sia la chiave per leggere ogni cose anche le promessa non mantenute ovvio.
Questo è il tuo primo singolo, ma hai già in mente che tipo di ricerca vorresti fare nel tuo percorso musicale?
Non ho in mente un percorso musicale preciso ma di certo ho un mantra che cercherò di tenere sempre vivo, così come in questo singolo anche nei miei prossimi lavori sarò semplicemente me stesso. Darò alla musica la parte più vera di me senza mai chiedere nulla in cambio.
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