New Indie Italia Music #139

“Vivo un sogno erotico. La gioia del mio corpo è un atto magico” – Levante

Vivo un sogno estatico mentre fuori il fuoco continua ad ardere nei roghi, mentre il vento batte sulle finestre, mentre l’anima vibra e la sento. Eccome.
Mi lascerò guidare dal suo ritmo: una linea guida sul tracciato dell’esistenza, tra corpo e volontà.

E quando le vibrazioni dell’anima non basteranno, ci sarà lei, la musica a condurmi lì dove voglio arrivare.

Ascolta il tuo corpo animale, e lasciati ispirare dalla musica che gira intorno con i migliori brani della settimana!

BAMBINO NEVISKIO

Xdono di Tiziano Ferro è il sottofondo e il pretesto su cui si regge il nuovo singolo del collettivo DIRTY SÖCKS. “BAMBINO NEVISKIO” è un intreccio di rap, elettronica e tanta sperimentazione…e anche tanto tradimento, sì, ma del messaggio tradizionale della canzone cult di Tiziano. In “BAMBINO NEVISCHIO” il senso è completamente ribaltato: non dobbiamo necessariamente sentirci in colpa per i nostri cambiamenti, anzi perdonarci e assecondare il flow è l’unica soluzione.

(Ilaria Rapa)

DIRTY SÖCKS: 8

 

Bilocale

“Bilocale” è il nuovo singolo sbucato dalla vecchia chitarra di La musica di Forte. Vibes tra Sufjan Stevens e Battiato per un pezzo tranquillo, sospeso nell’aria, che narra l’amore che abbiamo sprecato per orgoglio o paura. Quel sassolino nella scarpa che accompagna ogni nostro passo e ci fa sussurrare al telefono: “A volte ti penso, sempre”. Da ora nelle notti in cui quest’emozione farà male ci sarà il “Lalalalalala” della canzone di FORTE a traghettarci verso l’alba.

(Vernante Pallotti)

La musica di FORTE: 8

 

Ti amo

“Ti amo, come i matrimoni aman “La cura” di Battiato”
Quando altro poteva uscire “Ti amo” di Auororo Borealo se non il 14 febbraio, festa che in tutto il mondo festeggia i clichè dell’amarsi, e il cantautore bresciano ne elenca parecchi all’interno del suo brano/dichiarazione d’amore. “Ti amo come i nostri terapisti amano i nostri genitori” numerose sono le provocazioni di Auroro e passiamo i quasi 4 minuti della durata del brano con il sorriso sulle labbra mentre ascoltiamo ogni parola e non possiamo che trovarci d’accordo. Un brano all’apparenza spensierato, con assoli di chitarra sicuramente non previsti ed un testo totalmente condivisibile: Auroro ha di nuovo fatto centro.

(Margherita Ciandrini)

Auroro Borealo: 7,5

 

Giorni no

“Ci sto male da sempre, però adesso ho imparato lo so: che sono solo giorni no”
“Giorni no” di Leo Pari ci attraversa come un fulmine dentro l’anima, una richiesta d’aiuto mista ad una dichiarazione di senso di disagio su una ballad che inizia in sordina ed esplode nel ritornello.
“Per accendere i giorni, qualcuno l’ho anche bruciato”, Leo Pari sta guardando al passato e sta tirando le somme sulla sua vita vissuta fino a questo punto, accorgendosi di qualche momento che, a causa della volontà di essere sempre al top, avrebbe potuto affrontare in modo diverso. Quante volte ci siamo detti “ho sbagliato tutto, vorrei ricominciare da capo e fare altre scelte” ma la vita è una sola e le scelte che facciamo plasmano il nostro futuro inevitabilmente, raramente si riesce a tornare indietro. Non ci resta quindi che accettare di essere umani, possiamo sbagliare, ci è concesso, ma troveremo sempre una soluzione per trovare la strada giusta lungo questa via tortuosa e scoscesa che è la vita. I “giorni no” faranno sempre parte di noi, dobbiamo solo riconoscerli e trovare dentro di noi la forza di superarli: a volte l’ignoto fa paura, ma ci concede anche di avere bellissime sorprese.

(Margherita Ciandrini)

Leo Pari: 8,5

 

Aquario

Matteo Bonini dedica il suo nuovo singolo a chi come lui, è nato sotto il segno dell’Aquario, ribadendo che ragione e istinto sono due anime molto spesso in lotta per chi condivide questo cielo.
Talvolta l’amore diventa un dilemma e non si capisce se si prova attrazione verso sè stessi o verso l’altro che ci conquista con tutti i suoi pregi e difetti. Cantarla ad alta voce diventerà un mantra per sfogarsi o ringraziare le stelle che si sono disposte questo scenario astrale.
L’immaginazione ci permette di sognare, ma in alcune occasione sarebbe più utile trasformare in pratica i nostri sogni, buttandoci un po’ di più, evitando così di vivere occasioni solo dentro la nostra testa.
(Nicolò Granone)

Matteo Bonini: 7

 

 

NON A CASO

Se tutto succede per un motivo come mai abbiamo voglia di soffrire con la capacità di far piangere arcobaleni?

Crescere ci porta davanti alle nostre responsabilità, con la realtà che diventa non più un sogno, ma è un qualcosa di tangibile, che bisogna affrontare e non evitare.

Geremia tira fuori i suoi guai con la felicità di chi si sta liberando di un peso,  alla fine che senso ha stare ad aspettare l’impossibile, tenendosi dentro ogni frustrazione?

(Nicolò Granone)

Geremia: 7,5

 

Il ricordo (di un profumo che non c’era)

Un viaggio onirico tra i ricordi quello di Roberto Cavalli nonlostilista con il suo nuovo brano dal titolo “Il ricordo (di un profumo che non c’era)”, in cui il passato affluisce come un fiume in piena sul mare sconfinato del presente e quindi del futuro. Le acque dell’infanzia riemergono con irruenza in superfice, cercando di trovare nuovi spazi nei vuoti apparenti che cesellano il percorso degli adulti.

Non siamo poi così aridi: abbiamo ancora terreni fertili da riempire di nuove esperienze che maturando diventeranno frutti di ricordi. E sarà così, un divenire di periodi di secca e di rigogliosi raccolti.

Una riflessione profonda quella di Roberto che entra in punta di piedi nelle emozioni dell’ascoltatore smuovendo corde che meritano ancora di suonare.

(Salvatore Giannavola)

Roberto Cavalli nonlostilista: 7

 

Fermate

“Fermate” è il nuovo ep di Margano. Energia cristallina, influenze new soul e world music, questo il nuovo lavoro dell’artista. Ogni brano è capace di scavare nell’intimità di ognuno, e inoltra rappresenta una tappa diversa della vita dell’autore: 5 episodi che sono stati emblematici, importanti, ma allo stesso tempo fonte di ispirazione musicale per Margano. Un ep che ci ricorda che la vita altro non è che un viaggio caratterizzato da fermate, positive o negative, ma l’importante è non fermarsi mai.

(Ilaria Rapa)

Margano: 7

 

Peggiore mossa

In quest’ultimo singolo Rares si rinchiude in un breve racconto intimo, fatto di poche e necessarie parole per spiegare le dinamiche di un rapporto, che, come dice lo stesso titolo, rappresenta la sua “peggiore mossa”.

La narrazione si porta avanti attraverso una serie di momenti con un duplice significato, da un lato è bello sentirne la mancanza e dall’altro il fatto che se ne abbia il bisogno può fargli prendere la forma di una prigione. Come una vera e propria droga che ti consuma dentro e di cui non puoi farne a meno.
Il brano si apre con delicato arpeggio, che andando avanti si fonde sempre di più alla musica elettronica, creando una perfetta sinergia fino ad esplodere in un finale che ricorda per certi versi quelli dei Beatles nel periodo “Magical Mystery Tour”.

(Filippo Micalizzi)

Rares: 8

 

 

32 denti

Un ritornello romantico con l’autotune, la confessione di un ragazzo Qualunque, timido e sensibile. Una di quelle persone rare che sono ancora capaci di innamorarsi di qualcuno per il suo sorriso, senza se e senza ma. E proprio al sorriso rimanda il titolo del nuovo singolo del cantautore lombardo. Al pezzo però manca qualcosa. Un messaggio? Un guizzo musicale? Un’emozione? Qualcosa che te lo faccia rimanere impresso. Non si può essere Qualunque per sempre. Per questo progetto musicale è il momento di – come canta j-AX – farsi i tagli sul cuore e nel sangue cercare le parole. 

(Vernante Pallotti)

Qualunque: 6

 

Morsodelcobra

“Morsodelcobra” è il nuovo singolo di Nudda, uno sfogo terapeutico per esorcizzare la perenne sensazione di solitudine che ti stritola fino a farti mancare l’aria.
Nudda in questa intima confessione, parla di sé, di quel che ha passato, ma rivolge anche una preghiera a chi è all’ascolto: ritagliarsi un momento per capire cosa non va, affrontare il problema e prendersi cura di se stessi.
La produzione musicale è un insieme di elettronica e synthwave, che creando un beat ipnotico unito alla dolce voce di Nudda, è in grado di far immergere completamente chi ascolta all’interno del brano, in modo date da diventare un tutt’uno con i propri sentimenti.
(Filippo Micalizzi)

Nudda: 7

 

Demo 14_02_daeliminare.mp3

Un piano suona leggero per trascinarci nel mondo di piazzabologna, nelle serate universitarie, tra sessioni e momenti di spensieratezza. Tra le ubriacature e i giorni alla Sapienza non c’è altro che l’amore, con “i baci rubati in mensa”. È come sentire la mancanza di un amore che si ricorda per sempre, come “la prima sbronza”, è la mancanza dei “battiti a tempo sui temporali”.
piazzabologna ci regala un brano malinconico, così come ci ha abituati, che racconta perfettamente i momenti universitari, le notti insonni, gli innamoramenti che sono come quelli adolescenziali, perché, sì, siamo cresciuti ma non ci siamo ancora abituati. È un brano che dura quanto una demo, meno della durata canonica, e questo ci piace perché ci ha già raccontato tutto, uno scorcio di vita che punta all’essenzialità.

(Lorenzo Ottanelli)

piazzabologna: 8,5

 

Niente di speciale

È un giro di chitarra che ci prende per mano, tra le onde di un mare da desiderare, un mare da condividere, dopo aver fatto la pasta o dopo aver fatto l’amore. È una “stella che non ti brucia più” e rimane la voglia di condividere ancora del tempo insieme, cose grandissime e tante altre minime, di cui abbiamo bisogno per coltivare il sentimento.
“Niente di speciale” è una ballad malinconica, in cui gli strumenti sono ben accordati nella produzione, con il giro di chitarra che apre e chiude il brano, con una batteria leggera che dà il ritmo nel ritornello e la voce ben prodotta che si lega al suono.

(Lorenzo Ottanelli)

L.E.D.: 8

 

LONTAN999

Cambiare non è un processo semplice e Kayla Trillgore lo sa bene, lei che è andata “Lontan999” per conoscersi più da vicino.
C’è tanto sperimentalismo nel percorso musicale dell’artista, che spazia dall’electro, passa per il metal, per arrivare fino al gothic dalle sfumature più dark. Il comune denominatore che interessa anche il nuovo pezzo è un’atmosfera cupa con sonorità portate all’estremo, spremute per far uscire il sentimento come è giusto che sia. Violento e scomposto.
Modificarsi significa accettare il dinamismo, muoversi continuamente e accogliere le pieghe che prendiamo noi e il mondo intorno a noi. Kayla nel suo nuovo singolo vuole rimarcare il fatto che a volte è necessario evadere per arrivare ad essere chi siamo. È necessario correre “Lontan999” per trovarsi.
(Benedetta Fedel)

Kayla Trillgore: 7,5

 

Rockabilly Carter  (Album)

C’è Rockabilly, che si deve trovare, perché ancora non sa cos’è. Sa solo di essere un gigante enorme, leggermente pazzo, eclettico, tutto un po’, come lo sono i Colla Zio. Rockabilly sa di non essere compreso, ma vorrebbe che tutti quelli che non sono capiti lo seguissero, la brigata di chi non ha ancora trovato sé stesso. C’è un brano manifesto, che è l’ultimo della tracklist, “Billy Carter”, che è anche il nuovo singolo e che gioca tutto sui giochi di parole legato alla consonanza con rock, tra “Rocco Papaleo”, “custom”, “roccaforte”… È un brano rock come il disegno di Rockabilly Carter sulla copertina. E l’album sembra proprio come lui, un grande gigante che pur non sapendo come procedere procede, tra brani che prendono dal rock, dal pop, dal rap. Sono i Colla Zio, che non si definiscono una band ma quasi un collettivo, qualcosa di “incollato”, che funzionano a dovere.
Dopo il successo sanremese il collettivo propone un collage di pezzi particolare e diverso dal solito. Rockabilly Carter è quasi un concept album psichedelico, come si nota dal primo brano “BILLY4EVER”, che sembra continuare perfettamente nel secondo “mezzora”. È un trip in cui viaggiare, è un Billy Carter da seguire.

(Lorenzo Ottanelli)

Colla Zio: 8,5

 

Cresci bambino

Nel mondo dei grandi non servono le tabelline, però tu cresci bambino che il futuro ti sta aspettando. Lascia perdere le tue fragilità emotive, smettila di frignare ogni volta che sbagli, devi imparare dai tuoi errori e farcela senza se e senza ma, altrimenti, beh non voglio distruggere i tuoi sogni. Non ne hai più? Malissimo.

Lasciati trascinare dalla curiosità, vivi ogni esperienza, non avere paure di cadere. Quando eri piccolo eri sempre con le ginocchia sbucciate, ti sei fatto male e non ci davi mai davvero troppa importanza.

Gli Ufo Blu parlando ad una generazione imprigionata in un limbo troppo piccoli per essere grandi e viceversa.

(Nicolò Granone)

Ufo Blu: 8