L’universo di arJ sta nelle sue “AniME” | Intervista

Abbiamo parlato con arJ, giovanissima cantautrice classe 2003, del suo nuovo ep dalle pieghe soul e R&B, “AniME“.

Un titolo al plurale per un nuovo album in cui convivono – per l’appunto – le diverse anime dell’artista: quella della giovane studentessa di farmacia e quella che sa tramutare le sue emozioni in musica, arJ.

Il nuovo progetto era stato anticipato da “Ring My Phone”, prodotto da Criptabasement e Grindalf e dall’ultimo singolo, “Medicina”, con Mattia Salvadori.

A questo lavoro si aggiunge ora la traccia “Sete”, prodotta invece da GIOVAPIUGIOVA, che l’artista stessa ci rivela essere molto importante per lei.

Video Version Unplugged “Sete”: clicca qui

INTERVISTA AD arJ

Ciao arJ! La mia prima domanda parte dal titolo del tuo ep, “AniME”, che sta effettivamente ad indicare, al plurale, più di un’anima dentro di te. È corretto?

Il titolo si rifà al concetto di “anima” intesa come coscienza e “Anime” inteso come cartone animato: infatti Marinella Conte ha creato un avatar e ha curato questo immaginario realizzando le cover dei singoli precedentemente usciti. “AniMe” oscilla perciò tra la mia vita universitaria e la mia carriera musicale, tra i giorni passati a lezione e i giorni in studio a registrare o a comporre musica.

Il genere che hai scelto spazia fondamentalmente tra il soul e l’R&B e ho letto che ti sei ispirata ad artiste internazionali come Jorja Smith, Lapsley o Kehlani per la stesura del tuo album. Da dove nasce questa tua passione? È qualcosa che qualcuno ti ha tramandato o deriva da ascolti tuoi?

Questa ispirazione deriva dalla recente scoperta di queste artiste, che mi hanno incuriosita particolarmente e perciò hanno iniziato a far parte dei miei ascolti quotidiani. Tuttavia negli anni passati ho avuto altri tipi di influenze, ad esempio artisti Pop principalmente come Harry Styles e Billie Eilish, e ho avuto una formazione musicale jazzistica.

PH: Kiwi photographer

Trovo che sia un genere che finalmente sta riscuotendo successo a mano a mano anche in Italia e si sta prendendo un suo spazio. Sei d’accordo?

Come già accennato nella risposta precedente, ho iniziato ad approcciarmi a questo genere da poco perché provengo da altri tipi di ascolti. Questo mio cambio di rotta deriva anche dall’influenza dei lavori delle persone con cui collaboro e perciò ho cercato di mettermi in gioco. Tuttavia sì, trovo che questo genere stia velocemente prendendo piede anche in Italia e ne sono molto felice e incuriosita.

PH: Kiwi photographer

Parliamo di “AniME”, formato da quattro tracce, “Sete”, “Ring My Phone”, “Medicina” e “Sete (unplugged)”. Sono curiosa di sapere qual è la storia del tuo album, da dove è nata l’idea.

L’idea di un progetto tutto in italiano nasce da una bozza di “Ring My Phone” a giugno 2022. Era la prima volta che scrivevo in italiano e perciò per addolcire la pillola ho deciso di inserire degli elementi in inglese, cosa che poi è diventata un segno distintivo di tutto il progetto ed è un elemento ricorrente anche in “Sete”.

Il tuo ep è formato da quattro tracce, ma so che non saranno le uniche, l’estate ci riserverà delle sorprese. Corretto?

Esattamente, nella stagione estiva verranno aggiunte due nuove tracce già pronte che fanno riferimento a un’estate passata al mare.

Pensi che l’ascoltatore abbia accesso ad un pezzettino della tua anima ascoltando il tuo nuovo disco?

Questo sicuramente, penso che la canzone in cui venga espresso meglio questo concetto sia “Sete”, perchè viene affrontato il tema del non curarsi dei giudizi e opinioni altrui. Il pezzo è nato da una sessione con GIOVAPIÙGIOVA, che oltre a produrre la base è stato in studio con me a seguirmi nel processo creativo del brano.

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