PH: Marco Mazza

NODONORD: “La notte è il pensiero dei mostri” | Intervista

“C’è un mostro sotto al mio letto, e l’altra notte si è rivolto a me.”

Coscienza, ragione, cultura, emozioni, essenza e desideri sono tutte sfaccettature presenti all’interno del nostro corpo.
NODONORD sente l’esigenza di ribellarsi a preconcetti, molto spesso accettati quasi per osmosi, ma forse non coerenti con quello che si ritiene di essere.
Il mostro all’apparenza sono gli altri, perché è più facile attaccare che puntare il dito contro noi stessi.

La fragilità emotiva è un tema complicato di cui parlare, NODONORD però dimostra che con la giusta base, anche un discorso difficile può diventare un pretesto per alzare il volume e liberarsi dai traumi.

Ci sono notti dove i pensieri invece di dormire si ribellano diventando mostri pericolosi assetati di risposte troppo complicate che non vanno d’accordo con ragione e sentimento.

INTERVISTANDO NODONORD

Mostro è una critica ad un sistema di valori nel quale non ti riconosci?

È esattamente il contrario: la critica è diretta verso chi si appropria di un sistema di valori che io sento molto vicino, ed in qualche modo lo strumentalizza per giustificare delle posizioni che snaturano i valori stessi.  L’angoscia del mostro viene proprio dall’intimità che invade. La casa, la stanza, il letto dovrebbero essere luoghi intimi e sicuri, ma il mostro riesce a raggiungerli e contaminarli. 

Hai mai avuto la sensazione di sentirti colpevole per peccati non tuoi?

Continuamente. Ma non è per forza un esperienza negativa, credo che sia importante assumersi delle responsabilità collettive, altrimenti saremo condannati ad un mondo fatto di individui isolati, incapaci di condividere valori o speranze. L’importante penso che sia reagire a questa responsabilità per cambiare ciò che ci circonda. 

La notte i pensieri si fanno più pesanti?

Fin da quando ero bambino la notte è stata sempre il regno dei mostri nascosti nella penombra, dei rumori sinistri e dei pensieri angoscianti. Penso che sia esperienza comune. Quando sono solo nel letto e non prendo sonno, a volte mi sento intrappolato dentro alla mia testa, ed è lì che nasce il mostro.

PH: Marco Mazza

Che rapporto hai con la religione?

Non ho nessun problema a definirmi cristiano e credo fermamente nel messaggio di Cristo. 

Mi rendo conto che a volte questa presentazione è sconveniente perché la maggior parte delle voci che si professano cristiane fanno un grandissimo casino e spesso dicono cose atroci. Io ho scelto di rimanere dentro alla religione e sogno di contribuire ad un cambiamento che aiuti a decostruire tutta una serie di sovrastrutture e recuperare quel messaggio d’amore che si trova nascosto da esse.

Per comunicare voglia di amare bisogna essere pronti a riceverne molto di più?

Credo che per amare sia indispensabile avere ricevuto amore. Io sono fortunato e di amore ne ho ricevuto e ne ricevo tantissimo nella mia vita, certamente più di quanto potrò mai regalarne.

PH: Marco Mazza

Le tue paure sono cambiate crescendo?

Sicuramente! Maturando le cose che fanno paura si fanno via via più reali: la paura di perdere una persona amata, la paura di sbagliare, di non essere abbastanza. Sono tutte paure che hanno molte più possibilità di realizzarsi rispetto al mostro sotto al letto, ma sono anche paure più facili da affrontare, con l’aiuto di chi ci sta accanto. 

Però se devo essere sincero, quando sono da solo al buio, un’occhiata dietro le spalle continuo a darla.

Quale sarà il prossimo svincolo di NODONORD?

C’è sicuramente un altro singolo in arrivo prima della fine del 2023, un altro viaggio dentro l’intimità umana, attraverso uno dei periodi più duri nella mia vita, questa volta alla ricerca di senso. Fatto questo, ho grandi progetti per il 2024, ma c’è ancora tanto lavoro da fare!