PH: Simone Turchetto

Piero Gatto: “Amicizia e amore, uniti e a volte distanti” | Intervista

Con un pizzico di gusto vintage potremmo definire “Daltonico” un vinile di Piero Gatto, con due canzoni diverse per contenuti, ma simili per sentimento e passione. “Fratelli” è un brano dedicato all’amicizia, mentre “Adesso lo stesso” celebra la fragilità e la passione di una storia d’amore, perfetta solamente nel momento in cui si sta vivendo una relazione.

Un attimo all’apparenza eterno, che in realtà può durare anche il tempo di una sera. L’altro legame invece è forte e si consolida nel tempo, anzi sono proprio le difficoltà a rafforzarle, nel momento del bisogno ci sono davvero quelle persone alle quale abbiamo scelto di legarci, senza un secondo fine, ma con la voglia di divertirsi e confrontarsi insieme ad ogni occasione.

L’essere umano però tende a complicarsi la vita, andando contro anche i consigli degli amici storici per dare il la al romanticismo, anche quello più sbagliato fatto di promesse tossiche che in realtà non ci avvicinano alla felicità, ma ci allontanano. Se queste due canzoni entrassero mai in confine, con spazi invasi e non più condivisi, si vivrebbe una crisi. Quando si ama qualcuno e si vuole bene ad altre persone diventa rischioso trovare il giusto compromesso per far felice entrambe le parti, fare una scelta diventa innegabile, con la speranza di ottenere comprensione quando la tempesta sarà passata.

Piero Gatto è un cantautore classe 2000 che attraverso la musica riesce a raccontare i propri sentimenti, rivisitando canzoni di altri artisti o regalandoci, come in questo caso, due canzoni nuove: una per l’amore e l’altra per i fratelli che si scelgono per non trascorrere la notte in solitudine.

INTERVISTANDO PIERO GATTO

Fratelli  + Adesso lo stesso  = Daltonico. Come mai hai scelto questa formula?

La scelta è stata naturale in quanto queste due canzoni le ho scritte nello stesso periodo e prodotte una di seguito all’altra. E inoltre le ho volute pubblicare insieme perché parlo di due argomenti diversi quali, di una serata con gli amici di sempre che sono anche fratelli (Fratelli) e incertezza sul futuro di una relazione (Adesso lo stesso) e Però l’emozione di fondo che le accomuna è l’amore. E per quanto riguarda il titolo “Daltonico”, mi sono scervellato con le cose più assurde che magari potessero rappresentare queste due canzoni. Però alla fine ho  pensato che il titolo deve essere qualcosa che mi rappresenta appieno e in qualche modo con il quale vedo anche la vita, quindi ho pensato a Daltonico perché lo sono. 

Cos’è la felicità?

La felicità molte volte è solo una parola che rimane bloccata tra un sorriso, una lacrima e il tempo che passa. Forse anche un’utopia, come la speranza che la mia Juve vinca la Champions. Però penso sia bello vivere per cercare di arrivare a sentirla tra le dita perché tante volte mi accorgo solo dopo di quanto in un momento o un perito in generale sono stato felice felice. 

Vivi il futuro con ansia o curiosità?

Credo entrambe le cose. Non si può sapere cosa faremo, chi saremo da grandi o se saremo felici. Però non credo proprio bisogna viverli male il presente solo per paura di pesare ogni passo e decisione. Perché alla fine l’educazione che ci viene data insieme al pensiero che formiamo nel tempo secondo me, sono solo un canovaccio con la quale possiamo improvvisare la vita quindi il nostro futuro. 

PH: Simone Turchetto

Amore e amicizia possono vivere momenti di disaccordo?

 Si purtroppo assolutamente. Perché non so per quale ragione ma alla fine l’amore vince sull’amicizia, anche se per qualche amico arriviamo a provare un sentimento più grande che forse è amore. Però la persona con la quale decidiamo di legarci prenderà più spazio nel nostro cuore anche se c’è da meno tempo. Ma se l’amore finisce quell’amico sarà lì a porgerti una spalla sulla quale piangere e rimetterti in piedi. Perché gli amici sanno che la vita è così.

Alla fine l’amore è una pianta che ha bisogno di continue cure e attenzioni ma, l’amicizia è un po’ come un cactus non ha bisogno di essere curato quotidianamente. Si può rincontrare un’amico dopo anni e riprendere il discorso lì dove lo si era lasciato, come se non si fosse mai interrotto. 

Quanto è intima la notte?

 La notte è l’intimità per eccellenza. Io di notte ci faccio pensieri geniali sulle cose e sulla vita perfetti per i testi delle mie canzoni. Anche se poi non me ne ricordo mezzo. Magari sono tutte cavolate date dall’alcol e dal fumo però la per là mi sembra sempre di essere un genio. Comunque la notte c’entra sempre. Il mio primo bacio l’ho dato di notte, la prima volta che ho fatto l’amore è stata di notte e anche la prima canna è stata di notte.  

Che gusto ha la “Nostalgia a colazione”?

La nostalgia a colazione ha un gusto amarissimo, come solo sa essere la vita a volte. Vuol dire che già alla prima cosa che si fa durante il giorno cioè la colazione inizia già con un sentimento non troppo positivo. Anzi a me la nostalgia quasi mi da il male di vivere, è un pensiero che mi offusca il presente che sto vivendo e quindi quasi lo vivo senza rendermene conto. Realmente è uno spreco però quando ti coglie decide lei quando sparire dalla testa.  

Tre canzoni tristi da ascoltare per festeggiare il Blue Monday , che sarà il 15 gennaio?

Che cosa mi manchi a fare (Calcutta)

 Bobby Jean (Bruce Springsteen)

 Non dirle che non è così (Francesco De Gregori)

PH: – Simone Turchetto