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DaveBrain: “Finché avrò qualcosa da dire, correrò” | Intervista

Se per il filosofo Orazio il fatidico Carpe Diem era diventato un invito a cogliere l’essenza della vita, oggi, in una società ammalata di fretta e piena di cose da fare, sembra essere una missione impossibile stare al passo e riuscire a inserire ogni tassello al proprio posto.

DaveBrain nel suo nuovo brano “CORRO CORRO CORRO” sfoga la rabbia per una situazione complicata, rimanendo ingarbugliato in una relazione che sa di passato, presente e futuro. Quando rischiamo di lasciarsi trascinare dal vortice degli eventi, può diventare necessario rinunciare persino a se stessi, con la volontà che cambia a seconda degli stimoli che riceviamo dall’esterno.

CORRO CORRO CORRO può essere anche un mantra per andare più veloci rispetto a tutto ciò che ci sovrasta, trovando la forza per seguire un percorso scelto da noi, arrivando al traguardo prima che qualcuno o qualcosa provi a raggiungerci, solamente per il gusto di complicare così le cose.

INTERVISTANDO DAVEBRAIN

“Corro Corro Corro” è un invito a reagire alle difficoltà agendo senza rimanere passivo alle circostanze?

È una bella domanda ed una chiave di lettura interessante, sicuramente invita l’ascoltatore ma in primis me a capire nel marasma di cose da fare e a cui bisogna pensare di non perdere se stessi, di fermarsi prima di affogare.

Nello specifico quindi questo brano racconta di come siamo abituati a vivere di corsa, convinti che non sia possibile perdere nessun treno.

Il tempo è sempre troppo poco, hai una sola occasione, sei giovane se non lo fai adesso quando lo farai?

Abbiamo paura di perdere persone, amici, occasioni, feste, serate, qualsiasi cosa e quindi corriamo corriamo corriamo per poter fare tutto e per poter vivere appieno.

Rischiando forse di perdere l’unica cosa che veramente conta… noi stessi.

Alcune situazioni è meglio affrontarle il prima possibile per evitare spiacevoli sorprese?

Io non sono un fan dei non detti, delle zone d’ombra o delle indecisioni nella vita in generale quindi direi di sì.

In amore soprattutto penso sia importante affrontare le difficoltà per tempo e questo si può declinare in qualsiasi ambito della vita.

Ovvio questo dipende dalle situazioni, a volte prendere tempo aiuta altre volte si rischia che la cosa lieviti.

PH: Marco Mannini

Per l’amore c’è sempre tempo?

Assolutamente si.

Un saggio diceva che non devi mai smettere di provarci, ogni no ti porta più vicino ad un sì che ti cambierà la vita.

La cosa importante è non fermarsi e andare avanti, so che scrivere le cose è facile, ma bisogna avere il coraggio di viverle e soprattutto di amare e questo è uno dei temi portanti del mio prossimo album.

C’è una promessa che stai inseguendo?

L’unica promessa che ho fatto a me stesso è di non cambiare mai, ma di crescere sempre.

Troppe volte ho dato ascolto a persone che mi volevano diverso più per capriccio che per altro e quando cambi e non sei felice vuol dire che stai facendo la cosa sbagliata.

Anche nella musica qualcuno mi ha consigliato di lavorare sul personaggio ma ho risposto tranquillamente: “no grazie rimango me stesso, con la mia immagine, i miei testi e le mie stonature”.

Che rapporto hai con presente, passato e futuro?

Ho scritto una frase di un brano che uscirà su questo tema: “Non ho paura del futuro ma che il presente sia uguale al passato”

In parole povere significa che punto sempre a crescere e a migliorarmi.

Bisogna andare avanti e se il presente è uguale al passato significa che sei rimasto fermo.

Purtroppo o per fortuna ho una buona memoria emotiva e difficilmente dimentico, ma il passato per me non è un problema rappresenta solo il mio percorso grazie al quale sono qui oggi.

Quando la routine diventa noiosa?

Immagino che la routine diventi noiosa nel momento in cui non provi più stimoli in ciò che fai.

Io parlo per me e la routine mi aiuta ad avere un minimo di stabilità in questa frenesia.

Avere ogni tanto il tempo scandito per trovare un ordine mi dà più stabilità.

A che velocità sta andando la tua musica?

In media direi sui 100bpm ahah

È una domanda a cui non so rispondere, la musica non è una gara e non è una competizione.

Per quanto mi riguarda sto lavorando molto e senza sosta (sto correndo correndo correndo ahaha) ma più per me che per arrivare ai numeroni o alla fama.

Ho molte cose da dire e una parte di queste saranno presenti nell’album in uscita a Maggio.

Finché avrò qualcosa da dire correrò.

PH: Marco Maninni

 

Nicolò Granone

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