numb guarda il cielo

“Guarda il cielo” con Numb | Indie Talks

L’Ep di esordio di Numb, cantautore veronese, porta il nome di un consiglio, della speranza che sentiamo dentro quando guardiamo in alto: “Guarda il cielo“.

Uscito il 12 aprile per l’etichetta bolognese MAKEATHOUSAND, in “Guarda il cielo” confluiscono cinque brani, ognuno dei quali serve a raccontare i drammi che hanno reso Numb quello che è: qualcuno che, nonostante tutto, non ha mai smesso di sperare, di guardare in alto.

NUMB X INDIE TALKS

Ciao Numb! Ogni traccia di “Guarda il cielo” sembra raccontare una storia emozionale unica, intessendo versi carichi di dolore, speranza e resilienza: qual è stata la tua motivazione principale nell’aprire il tuo cuore e la tua anima agli ascoltatori?

La motivazione principale è stata l’esigenza di empatizzare maggiormente con chi mi ascolta e comunicare tutto quello che ho vissuto negli ultimi 3 anni, con la speranza che ciò che scrivo possa essere d’aiuto a chi ha vissuto situazioni simili.

Ogni traccia dell’EP è intrisa di un senso di vulnerabilità e autenticità. Come hai trovato la forza di esplorare i tuoi momenti più difficili e dolorosi attraverso la musica? Questo viaggio è stato d’aiuto?

Ho capito molte cose in questo viaggio, ma la certezza principale è che la musica sia terapeutica, perché scrivendo ciò che ho vissuto ho avuto l’occasione di elaborare, quindi il tutto ha assunto un’altra forma (in positivo).

numb guarda il cielo

Nell’intro dell’EP traspare una profonda ricerca interiore e una speranza che sembra illuminare anche le situazioni più buie. C’è stata un’esperienza personale o un momento particolare che ha ispirato questo inno alla rinascita e alla ricerca di verità nell’arte e nell’amore?

Nessun momento in particolare. Semplicemente l’amore che mi circondava mi ha dato la forza.

“Zacinto” esplora il tema dell’alienazione e della ricerca di un luogo che possa chiamare casa. C’è un luogo specifico o un momento della tua vita che ha ispirato questa traccia?

È stata la distanza dai miei affetti a farmi scrivere questo brano. Ciò di cui mi sono reso conto poi, è che la persona dalla quale ero più distante, ero io.

“Lacrime Dolci” racconta una storia struggente di separazione e speranza infranta. Qual è stato il processo creativo dietro questa traccia e come hai cercato di catturare l’intensità delle emozioni legate alla distanza e al desiderio di riunione?

Niente di troppo elaborato, è uscito di getto. Ero in piedi da solo nella mia stanza, l’unica cosa che mi rimbombava in testa era il vuoto che riecheggiava in casa dovuto dall’assenza dei miei genitori. Non ricordo troppo di quei momenti, so solo che ho pianto molto mentre scrivevo e non mi era mai successo.

La tua musica sembra trasmettere un senso di speranza e fiducia nel futuro nonostante le sfide affrontate. Come hai mantenuto viva questa fiamma di speranza durante i momenti più difficili della tua vita e come hai cercato di condividerla con gli ascoltatori attraverso le tue canzoni?

Cerco sempre di dare una soluzione ai problemi che racconto con i miei brani, se non sono il primo a credere che ci sia una via d’uscita, come fa a crederci chi mi ascolta?

numb guarda il cielo

Un EP d’esordio che si è fatto attendere per molto tempo, un progetto di qualità che risulta coeso e coerente nonostante le tue molteplici influenze. Qual è stata la sfida più grande che hai affrontato nella creazione di questo EP? Il momento più bello invece?

La sfida più grande è stata quella dell’attesa, fosse stato per me l’avrei pubblicato subito. Il ricordo più bello che tengo nel cuore sono i momenti in studio con Tokyo (il mio produttore) e Taki (il mio videomaker) mentre il progetto prendeva forma. Sono loro estremamente debitore.