La vita spesso ha delle deviazione complesse, stop improvvisi o nuovi spunti che ci portano dove non pensavamo mai di arrivare, dandoci la possibilità di perdere la rotta della ragione, seguendo il viaggio del destino.
Tommi Scerd ha una laurea in Scienze Biologiche, esperienza come cameriere, metà famiglia in Cina e canzoni scritte sulla chitarra quando sente di avere un messaggio da comunicare. Immaginare il futuro non è così semplice, anzi ognuno di noi per rimanere incollato alla realtà rischia di attaccarsi a dipendenze affettive, comportamentali o altre tendenze malsane cercando di tenere tutto controllo, senza rendersi conto che così è più facile deragliare.
“I mirabolanti racconti di Tommi Scerd”, primo disco autobiografico, parla di questo, di come le aspettative rischiano di creare un qualcosa che non può esistere, e che forse è meglio lasciare da parte la teoria e buttarsi nella pratica, tuffandosi dentro l’immenso mare dell’esisteza, godendo tutto ciò che succederà lasciando da parte troppa curiosità o prudenza.
TOMMI SCERD X INDIE TALKS
Ti senti vittima della fantasia?
In questo momento ne sono sotto pieno effetto, quindi a sentimento no, ma con un occhio più oggettivo ti direi di sì.
Non vedi più la poesia ma l’esistenza è la stessa. L’interpretazione è più importante del fatto in sé?
Sì, l’interpretazione é spesso più importante del fatto in sé, perché il significato che troviamo nelle cose dipende dal nostro stato d’animo, dalla nostra cultura, e dal nostro punto di vista. Spesso fantastico su come sarebbe stato essere spettatori di certi eventi storici che tendo a immaginare come qualcosa di non così grandioso come poi è stato raccontato, ma piuttosto di molto caotico e proprio ben adatto all’interpretazione.
Il cervello tenta di far ragionare le dipendenze del cuore?
Il tentativo lo fa sempre, con esiti diversi. A volte invece è il cervello ad avere convinzioni controproducenti che solo uno shock emotivo può smuovere.
“Ho fallito con le droghe ancora prima di cominciare”. Perché si sta male cercando di stare meglio?
Non sono sicuro del perché. È una domanda che in tanti ci facciamo, e la risposta alcuni la cercano addirittura nella terapia, che spesso necessita di anni.
Forse si tratta di un tentativo di adattamento a una situazione inadatta. C’è sempre alla base il migliore dei propositi in qualunque situazione, anche quando tutto sfugge di mano.
La felicità è una questione chimica?
Chimica è la sensazione di felicità, che muove come una bussola chi riconosce i propri desideri. Però non credo si limiti a questo, ci sono tantissimi fattori.
Impazziresti se non potessi più ordinare quale pizza?
Ogni pizza e la focaccia.
È fragile vivere da essere umano?
Molto, siamo fragilissimi da soli. Quando cominciamo a formare qualcosa che va oltre all’individuo il gioco si fa duro, nel bene e nel male.
Ogni storia ha una propria morale alla quale si rimane legati?
Qualche storia è pura forma, puro divertimento, qualche storia punta a comunicare morale e messaggio. Sono belle tutte, e forse sono la stessa cosa.
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