PH: PierPaolo Potenza
Bartolini non ha paura di entrare in contatto con il suo subconscio, anzi le sue esperienze vengono rielaborate in musica non solo per capirle, ma anche per condividerle con il pubblico che potrebbe avere vissuto alcune situazioni simili.
Si può definire “Salem” come un brano dalle tonalità horror e spaventose perché tratta di sentimenti confusi, pericolosi e dolorosi che fanno paura come giorni bui che sembrano non finire mai, pieni di problemi e incomprensioni. Anche nella vita di tutti giorni capita di non riuscire ad avere sempre tutto sotto controllo, anzi talvolta l’imprevisto è dietro l’angolo.
Nel repack di “Tilt”, c’è spazio per questa nuova canzone spettrale che ci da la possibilità di andare oltre la ragione, investigare tra scaramanzia, rituali e superstizione, ritrovandosi alla ricerca non di una spiegazione bensì di una visione mistica e coraggiosa. Chissà forse l’universo può fornire dei segnali da decifrare, così come una canzone può essere un simbolo da interpretare prima di compiere una scelta individuale.
Di solito prima di salire sul palco ho la nausea, faccio riscaldamento (molto molto male) e non mangio mai, se non 8 ore prima del live. Ultimamente però ho sbloccato le birre o un goccio di tequila prima di suonare.
Un rapporto molto affiatato: sento spesso presenze, parlo sempre da solo. Un tempo a casa mia viveva una vecchietta, ogni tanto sento la sua presenza, anzi sono quasi convinto che ogni tanto sia stata lei a scrivere le canzoni al posto mio.
Personalmente credo di più all’oroscopo, ma ho avuto un’esperienza divertente con la cartomanzia. Mentre io e la mia ragazza ci sentivamo saltuariamente, lei aveva chiesto ad una cartomante se io fossi interessato a lei e se effettivamente ci potesse essere un futuro tra noi. Dopo un anno ci siamo messi insieme e tre anni dopo siamo ancora qui.
Che tutti si accorgano che sono un impostore, del tempo che passa e di morire su un aereo.
Cerco sempre di essere sincero, considero ogni mia canzone come la pagina di un diario segreto.
Si, almeno nel mio caso.
Non sono una persona fortunata, cioè si ma potevo essere più fortunato, che cazzo.
Con “SALEM” si può fuggire da un ambiente asfissiante, monotono e ansiogeno.
John Lennon.
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