Intervistando MIELE: rivelazione della 66esima edizione del Festival di San Remo

Manuela Paruzzo, in arte Miele, nasce a Caltanissetta il 13 maggio del 1989. All’età di 23 anni decide di trasferirsi a Milano e frequentare il CPM Music. Nel 2015 vince il concorso AREA SANREMO e viene selezionata per partecipare al FESTIVAL DI SANREMO 2016 sezione Nuove Proposte dove ha partecipato con il brano “Mentre ti parlo”, di cui è anche coautrice.  È stata la giovane in gara con la più alta percentuale di televoto (70,2%).

 “Mentre ti parlo”  è un brano attraverso cui Manuela si rivolge al padre con parole forti che nascondono un legame profondo e indissolubile.

Incuriositi dalla spontaneità e dalla genuinità di questa giovane artista, abbiamo deciso di contattarla e di realizzare questa breve intervista.

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Ciao Manuela, complimenti per i risultati raggiunti!

La tua passione è nata ed è maturata dalla provincia, un  contesto che spesso non offre le stesse possibilità rispetto a  una grande città come Roma o Milano. Com’è stato per te?

Si è vero, sicuramente la provincia non offre le stesse opportunità di un grande centro,tuttavia, ritengo che  le occasioni per fare musica ci siano; basta  mettersi in gioco. Conosco diversi artisti che partendo dalla mia stessa città (Caltanissetta), sono riusciti ad affermarsi con impegno e dedizione: Donato Emma(batterista di Mario Venuti),  Peppe Milia (chitarrista dei Tinturia), per citarne alcuni. Credo proprio che al di là delle possibilità che una grande città come Milano possa offrire, tutto dipenda da noi stessi, da come lavoriamo e da come ci poniamo nei confronti della vita.

Qual è il sacrificio più importante che hai dovuto affrontare per raggiungere i tuoi obiettivi?

Sicuramente il dover rinunciare alla famiglia, e il fatto di  non potere godere appieno della quotidianità familiare, costituiscono privazioni importanti. Nonostante il distacco, mi sento felice del percorso che sto facendo.

Apriamo il capitolo San Remo: hai notato  disparità di trattamento dell’establishment del Festival tra i concorrenti in concorso per la categoria Nuove Proposte?

Il mio  percorso è stato differente rispetto agli altri partecipanti, come del resto lo è stato anche per Mahmood. Ho avuto accesso alla fase finale grazie ad Area San Remo, mentre gli altri concorrenti venivano dal mondo delle case discografiche. Tutti abbiamo avuto le stesse possibilità: prove, assistenza, consigli. Non ho avvertito alcuna disparità e non avuto l’impressione che ci fossero dei favoriti.

Parliamo un po’ dell’aria che si respira dietro le quinte. Ci sono stati big che ti hanno particolarmente colpito, chi si è dimostrato più disponibile nei confronti di voi giovani?

Noemi, per esempio, mi  ha supportato molto anche sui social. In realtà, non c’è il tempo per poter  scambiare due chiacchiere con tutti gli artisti. Anche Giovanni Caccamo e Deborah Iurato mi sono stati vicini. Ho conosciuto Rocco Hunt, molto simpatico e divertente, e ho avuto la fortuna di poter parlare con gli Stadio, anche loro si sono dimostrati molto disponibili nei miei confronti.

Ndr Occhi, l’Ep di Miele, contiene una cover di “Grande figlio di puttana” di Lucio Dalla e degli Stadio appunto.

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Caltanissetta è la città in cui sei nata, il luogo in cui hai mosso i primi passi come giovane artista prima del tuo trasferimento a Milano. Purtroppo, negli ultimi tempi, questa città sta vivendo un momento “grigio”. Ti senti di mandare un messaggio ai tuoi concittadini?

Ritengo che a Caltanissetta ci siano molte persone, forse sarebbe meglio definirli guerrieri, che cercano, giorno per giorno, di conferire valore a una città che è spesso teatro di polemiche che sicuramente non aiutano a risolvere la situazione attuale. Penso che ognuno di noi  possa  contribuire concretamente al miglioramento della città, anche tramite piccoli gesti; solo così possiamo sperare di realizzare il cambiamento che aspettiamo ormai da molti anni.

Progetti futuri, cosa bolle in pentola?

È uscito Occhi, il mio disco d’esordio,  e spero che possa realizzarne altri. Questo progetto racchiude la mia storia e quello che ho fatto in questi ultimi anni: dalla musica, alla mia vita personale. Per adesso, sono impegnata nella promozione del disco in giro per l’italia e nell’organizzazione di un tour  che mi permetta di stare a contatto con il pubblico; la vera ragione che mi ha spinto a intraprendere questo percorso.

Miele, Blogstermind ti ringrazia per la disponibilità. Ti auguriamo ogni bene per la tua carriera e un grosso in bocca al lupo!

A cura di Salvatore Giannavola

Link per l’ascolto gratuito di Occhi

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