Dutch Nazari Live @ I Candelai (PA)

Di Noemi Reina

Partecipando ai concerti di artisti indipendenti, generalmente, mi domando come e se Palermo sia pronta ad accogliere un genere differente da quello comunemente ascoltato e, tutte le volte sorridendo, ne rimango piacevolmente sorpresa.

Non so dirvi esattamente in quale misura questa città sia pronta, ma di certo, seppur lentamente, sta aprendo le sue braccia ricevendo e inconsapevolmente donando molto.

E’ ciò che accaduto in occasione del concerto di Dutch Nazari, Venerdì 8 Febbraio, ai Candelai.

A fare da apri pista, non a caso, “Proemio”, brano ben rappresentativo tanto delle sonorità elettroniche e strumentali quanto degli spunti narrativi e melodici che si trovano all’interno del precedente album (Amore Povero). Segue “Bella per sbaglio” e “Amore povero”, uno dei brani più conosciuti, la cui storia composta da versi semplici, efficaci arriva dritta al punto.

A presentare il prossimo brano è lo stesso Dutch Nazari che, tra applausi ed un visibile entusiasmo fra il pubblico, fa riferimento ai giochi di fumo sul palco e alla vista quasi “Fuori Fuoco”.

A far tornare a fuoco la vista di tutti ci pensa “Mirò”, brano che Nazari racconta di aver scritto in seguito ad una mostra di quadri del pittore, un tripudio di linee e cerchi, dalla quale ne è uscito senza averla capita (cit).

Se ad uno straniero dite <<I come from Sicily>> risponde <<ahhh yes, amazing!>>. Quando lo chiedono a me e rispondo <<from Padova>> loro chiedono <<and where is it?>> allora io dico <<Near Venice>> ” una fragorosa risata, in seguito al racconto di questo aneddoto, dà il via al brano. “Lontana tu”, “Qui da poco”, “Guarda mamma senza money” fanno saltare, ballare e al contempo riflettere sulla società nella quale viviamo.

Sui divanetti secondo Dutch si può tentare un approccio; a seguire brani intrisi di riflessioni sulla propria persona e sulla propria vita come momento clinico, cosi cosi e “Comunque Poesia”. Ascoltando le tracce si formano nella mente dei precisi scatti fotografici, dei ritagli di realtà immortalati e trasformati in parole verso tutte le direzioni. “Girasole” è il brano che riporta la “quiete” tra il pubblico, è infatti una dedica e ninna nanna a sua nipote, ma inevitabilmente anche un dolce ricordo dell’infanzia con il fratello.

“Cura di me e “L’Europa” sono i brani con i quali Dutch ci accompagna verso la fine del concerto concludendolo con “Calma le onde”, il primo brano estratto dal suo nuovo album (Ce lo chiede l’Europa) lasciando il palco tra gli applausi e la gioia del pubblico presente.

La musica unisce le persone ed è capace di creare legami. Legami che, nel nostro caso, non si sono limitati a rimanere virtuali quanto a divenire reali. Terminato il concerto,infatti, abbiamo avuto il piacere di conoscere più da vicino Dutch e i ragazzi della band, mostrando loro luoghi, sapori e odori tipici di Palermo, trascorrendo così una piacevole serata.

Queste, le prossime date alle quali consigliamo vivamente di andare:

dutch nazari

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