Peripezie

Peripezie: “Scrivo canzoni che non voglio ascoltare”

“Scrivo canzoni che non voglio ascoltare”.

Visitando il profilo Spotify di Peripezie, questa è l’unica frase che si può leggere nella sezione informazioni.

Effettivamente, ascoltando “Boomerang”, primo singolo per questo giovane cantautore che usa come nome d’arte appunto Peripezie, si può iniziare a capire il senso della frase di cui sopra.

“Boomerang” è infatti una canzone sofferta, malinconica che può sicuramente far emergere tutta l’inquietudine che può derivare dall’ascolto di un brano in cui ognuno di noi può riconoscersi e ritrovare quelle dinamiche, a volte di difficile gestione, che possono caratterizzare una relazione.

peripezie

Dopotutto anche il nome stesso del progetto, “Peripezie” sta ad indicare proprio tutte quelle vicissitudini che una persona può affrontare nel corso della sua esistenza e che ne formano inevitabilmente la personalità ed il carattere.

Peripezie è lo pseudonimo di Alberto Polcini, giovane cantautore bresciano (classe 1996), che proprio quest’anno ha iniziato il suo percorso solista tramite questo progetto pubblicando appunto “Boomerang” all’inizio di aprile. Dal singolo possiamo notare chiaramente le influenze musicali che caratterizzano lo stile di Peripezie. Stile fatto di sonorità melodiche dal taglio classic-pop e una voce profonda assoluta protagonista della canzone.

Di “Boomerang” è in produzione anche un video-clip che sarà pubblicato a breve.

In attesa di ascoltare i prossimi lavori di Peripezie e di poter vedere il video di “Boomerang” abbiamo contattato direttamente il giovane cantautore di Brescia per conoscere meglio lui e la sua proposta artistica.

INTERVISTANDO PERIPEZIE

Ciao Alberto! Sei giovane e agli esordi. Qual è il tuo background da musicista?

Ho cominciato ad avvicinarmi alla musica grazie ai miei.

L’arrivo del primo pianoforte in casa è stato sicuramente importante perché mi ha permesso di cominciare ad accompagnare la voce con uno strumento, con tutta la libertà espressiva che ne consegue. All’età di 16 anni mi sono avvicinato anche alla chitarra, invertendo le corde di quella di mio padre (sono mancino).e ciò ha aggiunto ulteriori possibilità al mio fare musica

Le prime canzoni scritte sono state in inglese, influenzato da Coldplay, Oasis e Radiohead.

Nel 2018 sono stato selezionato tra i 60 finalisti per Sanremo Giovani e da quel momento ho cominciato ad appassionarmi anche alla musica e al cantautorato italiano.

peripezie

Come nasce il progetto “Peripezie” e perché la scelta è ricaduta proprio su questo nome?

L’idea di Peripezie nasce concettualmente nella seconda metà del 2019, spinto dalla voglia di potermi esprimere in maniera totalmente indipendente e provare a tuffarmi in questo mondo senza spinte, cercando di far parlare solo la musica. Prima di tentare la strada da solista ho suonato (e tuttora suono) in un progetto con dei miei grandi amici e fantastici musicisti, Davide Cammarata, Cristian Alghisi e Sebastiano Danelli e quest’ultimo mi ha aiutato nella registrazione e produzione del singolo.

Il nome “Peripezie”mi è venuto in mente durante la lettura di un articolo riguardante Ulisse e le sue peripezie, affrontate per tornare a Itaca dalla propria famiglia. Le peripezie sono le vicissitudini che tutti, in un modo o nell’altro, affrontiamo nel corso della vita e che forgiano il nostro carattere e il nostro modo di essere.

La ritengo paradossalmente una parola avente connotati positivi e dalla buona sonorità, l’ho trovata perciò coerente da abbinare ad un progetto musicale.

“Boomerang”è il tuo primo singolo. Come mai non hai aspettato la fine di questa quarantena (come stanno facendo molti) per farlo uscire?

“Boomerang” è stato pubblicato in un momento delicato per tutti noi, ne sono cosciente.

Abbiamo tutti molto più tempo da dedicare alla scoperta di nuova musica. Non potendo uscire di casa quindi, sono uscito virtualmente con questa canzone, che spero faccia compagnia a più persone possibili.

Ci sarà anche un video di “Boomerang”?

E’ in fase di produzione un “Lyric video” animato graficamente, curato da una mia talentuosa amica, Claudia Rabaioli e uscirà tra non molto.

Per quanto riguarda un videoclip abbiamo un progetto, da realizzare ovviamente dopo la fine della quarantena, per cui non posso ancora fornire una data precisa.

La tua città, Brescia, è una delle più colpite da questa drammatica situazione. Come stai vivendo tu questo difficile periodo?

Vivo queste settimane con la consapevolezza di stare assistendo a qualcosa di storico.

Ci stiamo tutti rendendo conto dell’importanza di piccoli gesti, come un bacio un abbraccio, che troppo spesso diamo per scontati. Personalmente ho più tempo per dedicarmi allo studio, per preparare esami, per leggere, ascoltare musica e soprattutto per pensare e riflettere sulla mia vita e su ciò che mi sta a cuore, cosa che spesso nella freneticità della vita quotidiana ci si dimentica di fare.

La mia speranza è quella di poter uscire da questa situazione con una nuova consapevolezza: non sarà sicuramente tutto come prima, riscopriremo piano piano i contatti, la libertà di potersi muovere liberamente, lo stare con gli amici e sono fermamente convinto che questa situazione ci renderà tutti un po’ più “umani”

Il mercato musicale italiano da alcuni anni propone decine di artisti emergenti. Quale pensi possa essere la “marcia in più” della tua musica?

Non mi è mai piaciuto intendere il panorama musicale come un campo di battaglia dove si affrontano soldati che si colpiscono a suon di singoli ed album con lo scopo di ottenere più consensi possibili.

La mia idea di fare musica si basa sullo scrivere di getto e di cercare di raccontare il mio Io, cercando di far immedesimare chi mi ascolta. Tutti proviamo quella sensazione di empatia e vicinanza con l’artista nel momento in cui sentiamo un brano che ci rispecchia e che riflette una nostra emozione o esperienza.

Ho una grande voglia e speranza di sperimentare quella sensazione, vivendola però dall’altra parte.

Nel prossimo futuro, quarantena permettendo, che progetti ci sono?

Studio Lingue per l’impresa all’Università quindi sicuramente un obiettivo è quello di proseguire e realizzarmi professionalmente. Poi sicuramente riprendere a viaggiare, visitare nuovi luoghi e paesi con le persone a me care.

Infine spero di raggiungere con la mia musica tante persone e spero con tutto il cuore di poter suonare live il prima possibile. La musica nasce per essere sentita e suonata dal vivo ed è tramite i concerti che riesce a sprigionare la più vasta gamma di emozioni, in chi la fa e in chi la ascolta

Ascolta Peripezie nella playlist Spotify di Indie Italia Mag: click qui.

Promuovi la tua musica con Indie Italia Mag! Scrivici su Direct!