Diiego

Diiego: Per stare bene bisogna fare ciò che si ama | Intervista

Diiego scritto con due i non è un errore d’ortografia ma è il nome d’arte che ha scelto Antonio Polito per il suo progetto che spazia tra indie e trap.

Fregene, il suo ultimo singolo uscito il 9 Luglio è una ballata estiva che racconta della felicità di una giornata al mare.

Vuole trasmettere felicità e stare bene è il messaggio che vuole lasciare nel cuore di chi ascolta le sue canzoni, perché lui quando fa musica riesce a sentirsi davvero felice.

INTERVISTANDO DIIEGO

Ti chiami Antonio, ma il tuo nome d’arte è Diiego con due i. Come mai? È un omaggio a qualcuno?

Diiego con due i. Si, è un nome strano, ma con una i sarebbe stato troppo comune. Due i, “ego”, doppio ego. Questo perché sia musicalmente che nella vita di tutti i giorni sono continuamente diviso tra serietà e follia. Un mio caro amico mi dice sempre:”Oh, non è possibile, non riesco mai a capire se me stai a prende per il cu*o o sei serio”… E io rido. 

E comunque no, non ci sono omaggi o riferimenti a persone. Semplicemente mi ci vedo col sombrero sulle spiagge del Messico.

Trap e indie e hanno qualcosa in comune?

Oggi credo sia difficile dire che trap ed indie siano due mondi diversi. Sicuramente di base hanno sound e tematiche differenti. Nella trap, almeno personalmente, do molta importanza alla base, nell’indie, al contrario, mi soffermo più sul testo.

Diiego

Quest’estate la passi a Fregene?

Si, come l’inverno, l’autunno e la primavera. Vivo a Fregene, a 100 metri dal mare. Si sta bene, tranquilli, non c’è traffico, solo un quantitativo industriale di dossi. 

Come si fa a stare bene?

Se potessi risponderti con certezza sarei il nuovo messia. Posso dirti, però, come faccio io: prendi sei birre, tre amici, una giornata con poco vento e fai un salto a riva. Per stare bene bisogna fare ciò che si ama. Se ciò che si ama include anche il far star bene gli altri, le persone che hai intorno, allora hai vinto. E il mondo diventerebbe un posto più bello.

Cosa hai imparato all’università?

Che non mi piace prendere il treno. Andavo a Roma Tre, Economia, da Fregene in 20/25 minuti di macchina arrivavo.

L’università, sono sincero, non l’ho presa troppo seriamente, ma mi sono laureato in tempo. Ancor di più delle nozioni che puoi imparare, almeno per come la vedo io, prendere una laurea, di conseguenza dare gli esami, stare sotto botta durante le sessioni, rincorrere i professori, è una grande palestra mentale che mi ha insegnato a trovare sempre una soluzione ai problemi. 

Sei davvero felice della tua vita come canti in Mademoiselle?

Beh, l’ho scritta per quel motivo. Mademoiselle come personificazione della vita: una ragazza, giovane, con qualche lentiggine, sempre allegra,  fine ed elegante. Così vedo la mia vita e il con questa canzone cerco di trasmettere serenità, nel mio piccolo ovviamente, sperando che il semplice ascolto possa trasformarsi in un bel viaggio.

Hai mai frequentato una lezione di Yoga?

Nah, Yoga no, non so niente. Immagino tu voglia sapere qualcosa riguardo la canzone, ma sinceramente quella canzone con lo yoga non c’entra proprio un ca**o ahahah.

Diiego

Cosa si nasconde sotto le Punte d’Iceberg?

Punte d’Iceberg è uno dei miei primi testi d’amore. L’avrò scritta circa 6/7 anni fa, poi l’ho lasciata nel cassetto e l’ho fatta uscire solo lo scorso anno. “E in superficie riaffioriamo, siamo punte d’iceberg”.

Non è quello che si vede, ma tutto ciò che c’è sotto. L’amore è cosa grande ma spesso si manifesta in piccoli gesti. Infondo, per rispondere a pieno alla domanda precedente, l’amore è tutto ciò che ci serve per stare bene.

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