Dalia Buccianti

Dalia Buccianti: “Le storie di tutti” unite dalla musica | Intervista

Dalia Buccianti, è una cantautrice toscana, classe 1996. Affascinata dalla musica fin da piccola, è durante l’adolescenza che scopre la sua grande passione per la scrittura e la composizione di brani inediti. L’artista ha appena pubblicato (19 gennaio 2022) “Le Storie di Tutti”, terzo singolo estratto dall’omonimo album di esordio. Il disco, contenente 7 brani, di cui 3 già usciti nei due anni precedenti come singoli, rappresenta un percorso di crescita per Dalia Buccianti.

Ogni canzone è una storia di vita, d’amore, di paura, di coraggio, di strade perse e di alcune ritrovate. Tutto gira intorno a un cuore che  batte da sempre a suon di musica e parole. Il singolo di lancio “Le storie di tutti” è una dedica speciale alla sua amata musica, che lei stessa definisce “una sorta di magia in grado di unire le persone e di rendere i sentimenti universali”.

Intervistando Dalia Buccianti

Pensi che il ruolo principale di un artista sia “condividere con gli occhi degli altri le mie storie che poi sono di tutti”?

Penso proprio di sì! Personalmente quando mi esibisco dal vivo mi piace tanto cercare un contatto con gli occhi delle persone. Guardare negli occhi una persona mentre si fa qualcosa in generale è un atto di grande sincerità e soprattutto una cosa molto profonda e intima.

“Le storie di tutti” fa parte del tuo primo album: che effetto ti fa ascoltarlo e sapere che presto sarà di tutti?

Sapere che “Le storie di tutti” presto diventerà di tutti sicuramente è una grande soddisfazione, soprattutto perché è come se mi fossi quasi liberata di un peso. Volevo dire a tutte le persone che mi seguono, mi sostengono e che mi vogliono bene quanto siano importanti e fondamentali per me. Questa canzone è per loro e chi mi conosce capirà cosa intendo.

Qual è l’emozione predominante quando scrivi una canzone? Cos’è che ti porta a dire “si, è questa”?

Di solito quando scrivo una canzone e ho le idee chiare, mi isolo dal mondo. Non posso mangiare, bere, concentrarmi su altro che non sia quella cosa, altrimenti la perdo. L’emozione predominante è una strana sensazione di fiducia e coraggio. Finalmente riesco a scrivere quello che volevo realmente dire e allora spariscono tutte le paure. Lì mi rendo conto che quella canzone è finita e che posso cantarla con leggerezza.

Come vivi la “competizione” del mercato musicale italiano? Senti la pressione di una certa logica da classifica oppure ti godi il momento?

Non sono mai stata una persona competitiva. Ho sempre puntato a fare il mio e a non preoccuparmi di quello che facevano gli altri. Penso che un po’ di sana competizione magari in alcuni contesti sia giusta, ma di base secondo me ti deconcentra e quindi meglio lavorare sodo e pensare a far bene. In sostanza sì, mi godo il momento!

Se potessi prendere i diritti SIAE di un qualsiasi brano italiano, quale sarebbe e perché?

Vorrei tanto aver scritto “C’è tempo” di Ivano Fossati. Quella canzone è una poesia che sembra essere di una semplicità infinita ma in realtà è complessa, profonda, sincera. Chissà magari un giorno, quando avrò qualche ruga in più riuscirò a scrivere anche una canzone come quella. Sognare non costa niente!

ASCOLTA DALIA BUCCIANTI NELLE PLAYLIST DI INDIE ITALIA MAGAZINE