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Pixel: “Non cediamo alla tentazione di cancellare i ricordi” | Intervista

Quando si analizza una situazione a mente fredda si trova il coraggio di ragionarsi su. Magari si vuole dimenticare il passato, cancellare alcuni ricordi ed eliminare alcuni momenti.

Pixel, duo composto dai fratelli Pischedda,  scrive il nuovo pezzo “Gomma”, per accettare alcune delusioni, scegliendo però che forse in certe occasioni è meglio non rovinare il momento con le aspettative.

Meglio perdersi nei momenti della vita, cercando delle nuove vie inesplorate, senza sentire il bisogno di rimuovere il ricordo di chi ci fatto stare male con alcuni comportamenti per noi sempre incomprensibili.

Bisogna sfruttare i momenti no come esperienze, senza queste lezioni non riusciremo mai a ottenere una crescita personale, scoprendo non solo chi siamo, ma soprattutto chi vorremo  essere veramente.

INTERVISTANDO PIXEL

Cancellare i propri errori è una forma di egoismo?

Gli errori non si cancellano mai veramente, semplicemente si ammette lo sbaglio per poi fare pace con noi stessi. Probabilmente molte persone credono che per superare gli errori commessi si debba ricorrere all’eliminazione del ricordo. Ma eliminare i ricordi non è la miglior cosa perché è come se stessi insabbiando i tuoi problemi e non li stai superando affrontandoli. 

Il tempo cura le ferite o è una scusa in cui credere?

Sicuramente Max Pezzali non ha tutti i torti quando in una delle sue più celebri canzoni con gli 883 scrive “come dicon tutti il tempo è, l’unica cura possibile”. Però crediamo fortemente che il tempo cicatrizzi le ferite, ma non le curi completamente. Una ferita può essere cicatrizzata col tempo, ma il ricordo di essa ci sarà sempre e resterà sempre dentro di noi. E anche se fa male è bello così. 

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Siete persone che amate a fare programmi o tutto può cambiare all’ultimo momento?

Non conosciamo la parola “programmi”, ci piace vivere un po’ tutto come viene. L’idea di una vita organizzata ci mette l’ansia. Anche la concezione del matrimonio, figli ecc non è nelle nostre corde. In più è anche più bello quando la vita va in direzioni che non conosciamo e ci butta dentro situazioni nuove dove devi adattarti. Diciamo che preferiamo una vita un po’ diversa senza fare programmi e senza date di scadenza. 

Vi piacerebbe andare nello spazio?

Sarebbe bello sì, ma a pensarci bene abbiamo addirittura paura di prendere un volo che duri più di un’ora. Quindi restiamo solamente innamorati dell’immaginario spaziale. 

Come nascono le vostre canzoni: istintivamente o fate dei lunghi briefing?

Solitamente le nostre canzoni nascono istintivamente. Ci mettiamo davanti al pianoforte e iniziamo a mettere giù qualche nota, poi la melodia e il cantato. Da un paio di anni ormai abbiamo accantonato la scrittura immediata. Preferiamo far partire la registrazione dal nostro telefono e iniziare a cantare parole, a inventare melodie. Una volta completata la primissima bozza ci riascoltiamo la registrazione e sistemiamo il testo in base a quello che abbiamo cantato. 

Quali sono gli sbatti più comuni  dei giovani oggi?

Potremmo scriverci un libro. Fra gli sbatti più comuni troviamo sicuramente la paura di non essere amati o di essere all’altezza delle aspettative, magari non per forza dettate dai genitori ma anche dalla società. Se pensiamo a quanti ragazzi e ragazze siano in crisi con l’università per i voti che magari non corrispondono all’impegno che lo studente ci mette. Ma se possiamo dire la nostra, noi che a scuola siamo stati i classici ragazzi che non studiavano e facevano casino, il voto è solo un voto e non corrisponde al valore della persona.

Tra gli altri sbatti più comuni troviamo il tempo, perché viviamo in un periodo dove è tutto veloce e devi essere il più svelto possibile nel fare le cose, e nello stesso tempo il più produttivo possibile, in un’epoca sempre più frenetica. Forse lo sbatti più grande è la paura del futuro. Quella c’è da sempre, però in questa generazione è molto più amplificata se pensiamo anche al cambiamento climatico, che sta generando nei giovani una sorta di eco-ansia. Oppure ai problemi che ci sono nel mondo del lavoro o nel trovare una casa anche solo in affitto che non costi il prezzo di un rene. Insomma di sbatti e problemi ce ne sono davvero tanti, e chissà quanti altri non ne abbiamo citati. 

3 canzoni che consigliate per iniziare bene la giornata?

La prima canzone che ci viene in mente è sicuramente “Menomale che c’è il mare” di Olly, grande scoperta di questo Sanremo 2023. Poi “Al giusto momento” di Fulminacci, ormai un capostipite della musica Indie in Italia. Come ultima ma non per importanza “Un giorno così” degli 883. La band di Max Pezzali è stata la colonna sonora della nostra infanzia. 

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