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Temptation Island: l’involuzione della specie

Di Salvatore Giannavola e Federica Cataldo

Un resort, sei coppie, ventuno giorni di separazione, un esercito di tentatori e tentatrici pronto a disintegrare anni di relazioni durature e di rapporti scolpiti nel tempo. Dal 2014 su Canale 5 va in scena lo spettacolo dei sentimenti veri e delle emozioni autentiche. Tutto questo è Temptation Island.

Siete pronti ad immergervi nelle acque dell’Isola della Tentazione?

Maria De Filippi lo ha fatto ancora! Dopo C’è Posta Per te, Uomini & Donne e Amici, la regina della televisione italiana mette un altro tassello nella storia dei programmi cult degli anni ’10.

Lanciato senza troppo successo nel 2005 come Vero Amore e riproposto dopo nove anni con la conduzione di Filippo Bisciglia, Temptation Island è uno dei programmi più seguiti dai palinsesti televisivi estivi.

Temptation Island: capire il format

Basato sul format statunitense dal titolo omonimo,  Temptation Island declinato all’italiana mantiene tutte le dinamiche previste dalla versione originale del programma, ma risente molto delle trame defilippiane che traggono origine da altri programmi affini; uno su tutti Uomini & Donne.

Il format di Temptation Island si caratterizza di fasi, tempistiche e simbolismi specifici che si tramandano di edizione in edizione. Scopriamoli insieme:

Il cast

Sei coppie (cinque nelle precedenti edizioni) che giungono nell’Isola della Tentazione per mettere alla prova il loro amore.

La sigla

Love The Way You Lie (Amo il modo in cui menti) di Rihanna ft Eminem è divenuta ormai la colonna sonora dell’estate. La sigla di questo programma è un tratto distintivo del format prodotto da Maria De Filippi.

21 giorni di tribolata separazione

Gli innamorati in crisi vengono divisi e smistati in due resort separati per ben 21 giorni al termine dei quali, dovranno decidere se continuare o interrompere l’idillio amoroso.

L’esercito della tentazione

Le coppie vengono tentate rispettivamente da dodici femmine che risiedono nel resort degli uomini, e dodici maschi single che cercano di accaparrarsi le attenzioni delle donne.

Il falò

Ogni settimana i membri delle rispettive coppie vengono chiamati a riunirsi attorno a un falò dove ardono le passioni e gli struggimenti patiti durante il corso della settimana.

In questa sede, la Redazione mostra agli amanti alcuni filmati che ritraggono scene della vita quotidiana del corrispettivo partner. E’ qui che il programma raggiunge la sua acmè; il suo momento più alto.

Ai concorrenti viene dato un mini pc portatile e delle cuffie attraverso le quali possono vedere e ascoltare le gesta del proprio-a partner all’interno del resort. A placare le lacrime, i singhiozzi e gli scatti di ira c’è moderatore la cui funzione risulta fondamentale per le logiche del programma.

Filippo Bisciglia: presentatore per 21 giorni all’anno

La figura in questione risponde al nome di Filippo Bisciglia, ex concorrente del Grande Fratello, che ogni anno viene riesumato da Maria De Filippi per la conduzione di questo cult della televisione italiana.

Emblematica la frase ricorrente da lui pronunciata che non allude mai a nulla di buono:

“Ho un altro filmato per te!”

La presenza di un altro video negli archivi della Redazione è segnale un tradimento che si consuma inesorabilmente a pochi chilometri, chissà forse metri, da te mentre tu, insaziabile edonista, sei impegnato a tracannare l’ennesimo cocktail o ad aspirare la n-upla sigaretta della tua giornata.

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Eh beh, la vita sa essere crudele a volte, ma noi cosa possiamo farci? Ci limitiamo quindi ad osservare le gesta e i patemi d’animo di queste giovani coppie per cercare di scorgere i limiti della stupidità umana che lunedì dopo lunedì si spostano sempre più in là, via verso l’orizzonte in cui stormi di gabbiani dai cuori infranti carezzano le nuvole per trovare un po’ di pace.

Il Pinnettu

Di cosa si tratta? Il Pinnettu è un capanno in cui i partecipanti vengono chiamati per poter monitorare situazioni delicate riguardanti i comportamenti del corrispettivo partner. Un non luogo in cui il romanticismo si scontrano con i colpi di pistola dell’amore!

Il simbolismo di Temptation Island: fidelizzare il telespettatore

La fortuna di questo programma non è costituita soltanto dalla captiosa e accattivante trama pensata dagli autori, c’è dell’altro. Nel corso di queste sette edizioni abbiamo riscontrato degli oggetti chiave per le sorti di questo format; elementi tipizzanti divenuti ormai caratteri distintivi di questo show televisivo.

La Crema Solare

Elemento di cosmetica per il corpo utilizzato per proteggere la pelle dai raggi UV; o almeno questa è la funzione primaria di questo prodotto che però, nell’Isola delle Tentazioni, assume tutt’altro significato.

Spalma che ti passa!

Sfregamenti, palpatine, corpi che si sfiorano: il rituale della crema solare è infatti il preludio del tradimento.

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La Sigaretta

Abbandoniamo l’ironia! Questo programma, così come tanti altri mandati in onda da Mediaset, sono un vero e proprio spot al fumo di sigarette. La maggior parte delle scene di Temptation Island ritrae almeno uno dei partecipanti con la sigaretta tra le dita. Non bene visto e considerato che il programma viene seguito per lo più da un pubblico di giovani e di giovanissimi.

Le Corna

Non si vedono ma si percepiscono. La tentazione è sempre dietro l’angolo pronta lì a sopraffarti in qualsiasi momento della giornata. Basta un Despacito, un cocktail, una scollatura o un bicipite ben definito a scatenare i bollori dei giovani partecipanti giunti nell’Isola per mettere allo prova i legami delle loro relazioni amorose.

La Sdraio

Altro elemento caratterizzante delle trame isolane in cui i partecipanti amano confidarsi sussurrando frasi confuse e ammiccando con lo sguardo. E’ una sorta di confessionale informale che consente all’esercito dei tentatori e tentatrici di ammaliare e sedurre gli amanti in cerca di prove sul loro amore.

La Location

Il fascino esercitato da Temptation Island è dovuto anche alle location scelte per le riprese dello show. Negli ultimi anni la produzione ha optato per il Resort Is Morus Relais a Santa Margherita di Pula.

Adesso che abbiamo delineato tutti i punti chiave di questo programma cult della televisione italiana, è giunto il momento di analizzare il fenomeno Temptation Island attraverso un approccio un po’ più critico.

La lingua italiana ai suoi minimi storici su Temptation Island

Al di là delle brutture comportamentali immortalate in questo prodotto televisivo, è opportuno soffermarsi su un particolare raccapricciante.

La lingua italiana è in agonia

Sembra proprio che i giovani italiani non siano più in grado di governare le regole sintattiche e la semantica del nostro idioma. Un romanaccio imperante che dilania i discorsi e le frasi proferite dai partecipanti. Consecutio temporum inesistenti nella maggior parte dei casi, parole lasciate a metà, monche di sillabe che volano via con il vento della Sardegna.

Che ppe davero?

Fuga dal progresso

Non quello della dignità, sia chiaro. Cosa potrebbe, infatti, spingere esseri umani normodotati a condividere un’esperienza che ha un palese scopo distruttivo anziché costruttivo? Chi combatterebbe sapendo già di morire? Quale affamato isolano sceglierebbe consapevolmente la strada che NON conduce al cibo?

Chi incrementerebbe la scintilla del proprio amore correndo verso un adulterio quasi statistico?

A Temptation Island, programma illustrativo del deboscio intellettuale (ed emozionale) italiano, tutto questo è possibile!

Ciò che occhi vergini e non allenati vedono a primo acchito è l’uomo, nudo e crudo, che percorre tutte le vie delle illogicità umanamente possibili nella sua misera mediocrità.

Eh no, non ci lamentiamo mica dell’umana tentazione della carne debole, o della coppia che- da che mondo è mondo- scoppia, ma della pochezza e della leggerezza con cui questo avviene e consciamente.

Il telespettatore è infatti sottoposto a un bombardamento fatto di no-sense e di insostenibile stupidità.

Saggiare la propria capacità di amare, verificare la propria fedeltà, comprendere la purezza e unicità del proprio amore; sono questi sono gli obiettivi del percorso di formazione sentimentale intrapreso dalle giovani coppie che decidono di offrire lo storytelling del loro amore alla mercè del pubblico italiano.

Profonde sono le implicazioni psicologiche e i ventagli di motivazioni da sfogliare, ma uno troneggia su tutti ed è quello che non si può non osservare: l’inclinazione e vocazione all’istrionismo dell’uomo che sa di essere osservato e che, a modo suo, sopravvive agli altri sbaragliando la concorrenza e ostentando il proprio testosterone: comportamenti che ricordano l’approccio degli animali e dell’uomo preistorico nei confronti del corteggiamento fine a alla procreazione.

Rare se non uniche sono le attestazioni di civiltà, di amore, o quantomeno di rispetto (anche verso se stessi).  A Temptation Island le psicopatologie emergono floride come funghi selvatici. 

Uno spettacolo sociologico gratuito che coinvolge, in maniera allarmante, sempre più telespettatori. Speriamo che la loro sia solo volontà goliardica più che consapevole risoluzione di un istinto represso.

Nel frattempo, non ci resta che continuare a seguire le evoluzioni dell’epopea dei nostri giovani eroi. Ogni lunedì sera su Canale 5 va in scena l’amore, quello con la A maiuscola!

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