REDH

REDH: un nuovo player per la scena musicale italiana

Di Flora Miceli e Salvatore Giannavola

Redh, al secolo Matteo Pasqualone, è l’ultima novità della scena musicale romana. Due singoli che vantano già migliaia di ascolti su Spotify grazie anche ai testi nei quali è fin troppo semplice identificarsi e al sound accattivante.
Durante l’estate si è esibito più volte sui palcoscenici della capitale e, in attesa della pubblicazione del video di “5 minuti”, vi invitiamo ad ascoltarlo dalla playlist Spotify di Indie Italia Mag.

Di Redh sappiamo che “dorme, mangia, beve, qualche volta suona” e che si chiama Matteo. Raccontaci di più: da dove arriva lo pseudonimo Redh (anche se qualche sospetto lo abbiamo già!) e quando hai iniziato a suonare? Quali sono le tue influenze musicali e in generale cosa ti spinge a creare musica?

Beh, lo pseudonimo redh è facilmente intuibile guardandomi in faccia… I miei amici mi chiamano così da sempre, poi l’H l’ho aggiunta così perché mi andava. Ho iniziato ad avvicinarmi alla musica a circa 6/7 anni prendendo lezioni di pianoforte. Poi intorno ai 12 ho iniziato a scrivere i primi testi, non so neanche io perché, ma molto probabilmente per colpa di una donna…anzi di una bambina.

In quello stesso periodo mi sono avvicinato alla chitarra da autodidatta e contemporaneamente continuavo a scrivere. All’inizio però era una cosa solo mia, la vivevo come un momento di sfogo. Non sono mai stato un tipo molto loquace, ma avevo comunque bisogno di sfogarmi…Per me suonare e cantare da solo aveva lo stesso effetto di una bella chiacchierata con un amico. Ancora adesso è così, i pensieri devo farli uscire in qualche modo, altrimenti impazzirei!

Circa due anni fa ero con degli amici a Torricola, un posto molto fico immerso nelle campagne dell’Appia antica. Lì ho iniziato a cantare le mie canzoni per la prima volta e ha funzionato, sono piaciute. Proprio i ragazzi di Torricola mi hanno spinto a fare qualcosa in più, a condividere i miei pezzi con gli altri, a farli girare… di lì a poco è nata la collaborazione con il BDR studio.

Le mie influenze musicali variano molto, ho sempre ascoltato un po’ di tutto, dagli Oasis ai Blink 182, i Sum 41, i
Beatles, gli articolo 31, Jovanotti…sono un grande amante del cantautorato italiano classico: De Andrè, Battisti, Rino Gaetano, ma soprattutto Vasco Rossi.

Due singoli pubblicati e un video, la domanda è d’obbligo: stai lavorando al tuo primo album? Puoi dirci qualcosa in anteprima?

Si ora sto lavorando all’album. In anteprima posso dire poco, ma solo perché neanche io so effettivamente tanto…è ancora tutto work in progress. Posso dire però che entro fine ottobre usciranno altri due singoli e 2 nuovi videoclip (compreso quello di “5 minuti”).

A proposito del video di “Dormi”, Luca Vecchi dei The Pills ne interpreta il protagonista, com’è nata questa collaborazione?

La collaborazione con Luca è nata un po’ per caso… l’ho conosciuto perché amico di Valerio Desirò, il regista dei videoclip, che ringrazio tantissimo. Luca aveva sentito il singolo e gli era piaciuto, Valerio gli ha proposto di partecipare al video e lui ha accettato! Colgo l’occasione per ringraziarlo ancora una volta per la sua disponibilità e professionalità. È un grande, è stata una bella esperienza vederlo all’opera.

Parlando ancora di collaborazioni, c’è qualche artista con cui ti piacerebbe cantare?

Eh, se mi parli di collaborazioni io poi ci vado di fantasia. In primis sicuramente Vasco… ma anche Jovanotti non sarebbe male. Poi Coez e Calcutta, due artisti che stimo molto. In ogni caso ora non ci penso molto, sono fisso sul mio percorso, ho ancora molto da lavorare e da migliorare.

Il tuo secondo singolo “5 minuti” è entrato in Viral 50 Italia su Spotify due giorni dopo la pubblicazione, un esordio più che promettente. Che effetto ti ha fatto vedere il tuo nome in classifica accanto ad artisti come Drake o i Thegiornalisti?

È stata una bella soddisfazione devo dire, assolutamente inaspettata. Eravamo molto titubanti sul far uscire il pezzo a fine luglio, sai, tutti in vacanza… era una mossa un po’ azzardata. E invece per fortuna alla fine è andato tutto bene.

Cosa prevede l’autunno di Redh? Ci saranno delle date live? Nuovi singoli in uscita?

Da settembre sicuramente ci saranno vari live e poi si vedrà.

Ascolta Redh nella nostra playlist su Spotify!