Di Gabriele Lupino
Eccoci per un’altra intervista. Oggi intervistiamo i Bricklane che dopo un anno di silenzio hanno rilasciato un nuovo singolo dal titolo “La Nevrosi di Virginia”, in collaborazione con Pernazza (Ex-Otago e Magellano). Di cosa parla la canzone? Andiamo a chiederlo direttamente ai Bricklane!
I social per una band oggi giorno sono importantissimi. Crearsi un seguito sulle piattaforme social aiuta poi ad avere anche un buon seguito nell’attività live e per tutto il resto. Ovviamente come tutte le cose se vengono usati in maniere eccessiva e non ponderata, possono essere dannosi. Al giorno d’oggi sembra quasi più importante condividere che vivere davvero le cose. Poi i social possono essere uno specchio per le allodole. E’ sempre tutto perfetto nelle stories su Instagram. Dietro però nessuno sa come stanno davvero le cose.
Abbiamo finito di scrivere i pezzi e gli arrangiamenti del nuovo album. Poi un po’ di concerti live in giro per l’Italia e il featuring con Pernazza che ha dato vita appunto al nostro ultimo singolo “Le Nevrosi di Virginia”.
Alberto è un grande, oltre che un ottimo professionista del rap. Fosse per noi ascolteremmo i suoi vocali su whatsup tutto il giorno, ha una voce ipnotica (ride). Scherzi a parte volevamo collaborare con Pernazza da tempo. Il rap era qualcosa che volevamo mettere nei nostri pezzi da tanto e Alberto in poche barre è riuscito a riassumere perfettamente il senso della canzone. Poi girare il videoclip è stato davvero divertente. Lo abbiamo fatto rappare in una cella frigorifera di una macelleria a -5 e aveva appena avuto la febbre. Insomma è nata una bella amicizia.
Diciamo che ci è piaciuto sperimentare cercando di restare al passo coi tempi. I Bricklane nascono nel 2009 e dopo 10 anni di musica abbiamo avuto la necessità di cambiare qualcosa, sia nel nostro sound che nei contenuti della nostra musica. Questo ha comportato l’iniziare a scrivere in italiano e di conseguenza la virata verso suoni più sintetici. Però le canzoni parlano sempre di noi e di quello che ci capita intorno. Insomma siamo sempre i Bricklane, solo un po’ più maturi. E poi nella musica c’era chi diceva che se non ti evolvi, muori.
L’album uscirà nel 2019 ma non sappiamo ancora bene quando. Ci sono un po’ di variabili in ballo e qualcosa speriamo di bello che bolle in pentola. Sarà un album completamente in italiano con brani sulla falsa riga de “Le nevrosi di Virginia”. Parlerà di noi e più in generale della vita dei giovani d’oggi.
Il titolo?! Non ve lo sveliamo ancora ma vi diamo un indizio. Richiama il lontano oriente e Alberto lo nomina nelle barre di rappato dell’ultimo singolo.
Crepi il lupo! Beh Bricklane è una delle zone più caratteristiche e affascinanti di Londra ma anche la meno inglese di tutte. Noi cerchiamo di essere così: affabili e caratteristici a nostro modo per il mondo della musica pur sapendo di non essere dei grandi musicisti rispetto ad altri. Insomma giochiamo in serie B ma la cosa non ci dispiace (ride).
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