SuXtele

Suxtele | Intervista Indie Italia Mag

A cura di Marco Loop

Il “supertele” è un pallone di plastica colorato  che andava molto in voga tra i giovanissimi fra gli anni ’80 e ’90. Già questa immagine, dal forte sapore nostalgico, regala una prima istantanea di quello che sono i SuXtele.

Il duo fiorentino formato da Vincenzo Costi e Alessandro Fabis, nato nel 2018 dalle ceneri della band toscana i “Neurodeliri”, ha da poco lanciato il suo primo singolo “Discocasa”.

L’intenzione dei SuXtele è quella di offrire un prodotto musicale fresco, originale e che non possa essere strettamente catalogato in un genere specifico.

“Discocasa” è un pezzo dalle sonorità dance-elettroniche con un testo dalle forti tinte cantautorali. Una proposta musicale che mira a stimolare sia il cervello che a far muovere le gambe per ballare.

Discocasa

Il sound di “Discocasa” richiama a tratti alla dance anni ’90 di Gigi D’Agostino ricalcando un sapore vintage e nostalgico che caratterizza gli stessi componenti dei SuXtele (che si dicono essere maniaci degli anni ’90), ma allo stesso tempo strizza fortemente l’occhio alla odierna musica elettronica.

Anche il video di “Discocasa”, uscito da pochi giorni, è un omaggio démodé agli anni ’90.

Un video che sembra riprodotto da una vecchia videocassetta, colmo di oggetti e richiami a quegli anni e che rimanda molto bene quella che è la proposta musicale dei SuXtele: una festa scatenata dal sapore nostalgico.

Una uscita sicuramente interessante, che ci fa scoprire questo duo di ragazzi che vogliono che “le canzoni parlino per loro”. Dimostrando così la giusta maturità che potrà senza dubbio aiutarli a farsi spazio nel mercato musicale nostrano.

In attesa dei prossimi lavori dei SuXtele, abbiamo contattato direttamente i due ragazzi toscani per farci raccontare qualcosa in più del loro progetto.

INTERVISTANDO I SUXTELE

Ciao ragazzi. La prima curiosità è sul nome che suscita subito sensazioni nostalgiche. Come mai la scelta dello storico pallone per il nome?

Il supertele per noi non è solo un pallone. E’ il simbolo degli anni ’90 e quindi della nostra infanzia.

Siamo dei veri e propri fanatici degli anni ’90, gli oggetti che vedete nel video sono tutti nostri.

SUXtele

Il testo di “Discocasa” sembra avere caratteristiche cantautoriali, mentre il sound che proponete è marcatamente elettronico. Come siete giunti a questa contaminazione fra sound e testo?

Ci è venuto molto spontaneo scrivere un testo cantautorale perché veniamo da un background rock.

La vera sfida è stata associarlo ad un genere molto più ballabile. in modo da creare così una musica che smuova sia i piedi che la testa.

Il progetto Suxtele è autoprodotto o avete già contatti con qualche etichetta?

Per ora siamo partiti in maniera totalmente indipendente. Un domani chissà.

Nelle fasi di arrangiamento e registrazione di “Discocasa” avete collaborato con qualcuno o anche ueste fasi sono state auto-prodotte in toto?

Abbiamo arrangiato e registrato “Discocasa” da soli.

Per la fase del master invece ci siamo affidati ad un professionista esterno per ottenere degli standard di qualità più alti.

Nella scena italiana attuale, che verosimilmente sarà quella in cui vi andrete ad inserire, ci sono artisti che apprezzate particolarmente?

Crediamo che oggi giorno la musica italiana stia vivendo una sorta di rinascita.

La musica pop non è più un prodotto costruito dalle majors ma è fatta da gente comune che descrive situazioni che ognuno di noi ha vissuto.

Ci sono infatti tantissimi artisti che ascoltiamo e che stimiamo. Quello però che ci ha influenzato più di tutti è Cosmo.

Che città è Firenze dal punto di vista del circuito indipendente? Quanto offre a chi inizia un percorso musicale come il vostro?

Siamo tutti e due originari della provincia di Firenze ma, chi per un motivo, chi per un altro viviamo entrambi la città.

Firenze è una città che ospita un sacco di artisti però solamente di una certa notorietà. Per chi è agli inizi, vuoi per una mancanza di una scena solida, vuoi per la poca quantità di locali, è difficile farsi sentire.

Per fortuna comunque è una città che ha dato alla luce grandi musicisti.

Progetti futuri? C’è qualcosa in cantiere?

Stiamo continuamente lavorando per far uscire altri brani al più presto e mettere su uno show per portarli live.

Ascolta i SuXtele nella playlist Spotify di Indie Italia Mag

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