Saffelli | Intervista Indie Italia Mag

Di Noemi Reina

Saffelli, cantante e autore, è uno di quei personaggi che secondo Scerbanenco ammazzano il sabato milanese da sempre. Milano è una città che lo affascina, per le sue dinamiche e narrazioni.

Diversi singoli all’attivo: Corso Indipendenza, una serie di immagini composte sopra una melodia spensierata e da immaginare composta intorno a una casa di ringhiera, a dei ragazzi che iniziano a muoversi nel mondo dei grandi, e continuano a sentirsi adolescenti quando in realtà sono già adulti.

Segue Verve,feat. I Miei Migliori Complimenti, un singolo più diretto, un discorso sui rapporti interpersonali e sulle loro sfumature attraverso il doppio punto di vista del nostro carattere e del senso comune (finito anche nella Viral 50 di Spotify).

Pubblica poi per Pluggers: Bagni Italia – la canzone di fine estate, malinconica come qualsiasi ritorno, ma lucida come qualsiasi ricordo – e Amsa, un brano che ci racconta di gite suburbane notturne, amori riciclati, parole di plastica e film di Woody Allen proiettati in una discarica di Milano, nel quale l’artista contamina di ironia, abile black humor e nuovi scenari i canoni della nuova generazione indie/pop.

Il suo obbiettivo è quello di scrivere il pezzo che lo faccia vivere di rendita per il resto della sua vita. Per il 2019 ha pronte un bel po’ di canzoni da far ascoltare e spera che l’olio di palma, Kim Jong-un o le scie chimiche, non spengano il pianeta.

Di seguito potete ascoltare “Ossitocina”, l’ultimo ep del cantautore uscito il 25 gennaio 2019.

INTERVISTANDO SAFFELLI

Negli ultimi anni abbiamo assistito, sempre più, ad un Italia capace di guardare ed apprezzare nuovi scenari musicali indipendenti. Evitando il rischio di incorrere nell’omologazione, le tue canzoni, hai dichiarato, vogliono dar libera immaginazione a chi ascolta a beneficio di relazioni e sentimenti.

In che modo tu stesso, per primo, le hai immaginate ed interpretate?

Ho voluto che fossero contestualizzate in maniera alternativa. Creare degli scenari non standard intorno a questi brani. Ho voluto che il beneficio dato dai sentimenti fosse più grande rispetto a delle situazioni che spesso danneggiano le nostre relazioni. Ad esempio, valorizzare maggiormente un fastfood rispetto ad un ristorante stellato, o che il non vedere bene a fuoco le cose, fosse il punto di vista corretto in cui guardarle.

Com’è nata la collaborazione con Polezsky? Nella produzione dell’EP quali stimoli e miglioramenti senti di aver ricevuto?

Io e Pole ci conosciamo ormai da un bel po di tempo. E’ nato tutto in maniera molto naturale. Volevo dare una rinfrescata a quello che era il sound dei miei brani, e ho pensato subito a lui in quanto lo reputo un super produttore. Sapevo che si sarebbe potuto trovare bene a lavorarci su. Gli ha cucito addosso un abito particolare, l’ha reso un prodotto sicuramente più interessante in quanto fatico a trovare attorno un qualcosa di simile.

Nei tuoi testi racconti di storie ambientate a Milano, di una società in continua evoluzione e conseguentemente di una vita che ci passa davanti velocemente, talvolta senza poterla comprendere fino in fondo. E tu come la vivi questa vita?

Io amo Milano e tutte le sue sfaccettature. Scrivo di Milano perché osservandola dal finestrino di un tram o in coda in circonvallazione, mi evoca tante immagini. Credo che col passare del tempo la società ci mette davanti ad un evoluzione sempre più rapida. Io personalmente fatico a starci dietro, ma credo sia fondamentale riuscirci, nella vita quotidiana, nella tecnologia così come nella musica. L’aspetto ormai conta più del contenuto stesso rendendo tutto quanto usa e getta.

In riferimento alla tua carriera artistica, a quali brani senti di essere maggiormente legato? E perchè?

Sicuramente i pezzi dell’EP li reputi i migliori a livello mio di scrittura, penso abbiano una maturità di base che nei brani prima ho faticato a esternare. A livello di immagini invece, sono particolarmente legato a Bagni Italia, perchè è uno dei miei pochi brani legato a delle immagini vere, che quando canto ho un link diretto a dei ricordi.

saffelli

Leggendo la tua biografia, vi è un passo che mi ha fatto sorridere e perciò, come donna, curiosa, in quanto tale non posso che domandarti che caratteristiche e che forma vorresti avesse la canzone perfetta per vivere di rendita per tutta la vita?

Sicuramente inizierebbe in Sol maggiore. Sarebbe una canzone dall’anima allegra, spensierata. Immagino sonorità caraibiche, ukulele e bongo. Che ricordi le vacanze, alla fine la maggior parte della gente vive aspettando di partire per il mare, e un tormentone che si rispetti deve parlare di qualcosa di futile.

Lo scorso 16 Febbraio ti sei esibito a Milano. Raccontaci com’è andata! Quali altre città abbraccerai nei prossimi mesi?

È andata molto bene, il clima era quello che si respira ad una festa di un tuo amico. Era come se avessi suonato nel salotto di casa mia, con tutti i miei amici e la gente a cui interessa il mio progetto musicale. Suonerò di nuovo a Milano al Magnolia il 4 Aprile per l’uscita del disco di Mille Punti chiamato ‘Retrofuturo’, sono molto gasato, spero che si respirerà lo stesso clima!

Ascolta Saffelli nella playlist Spotify di Indie Italia Mag

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