Chantal | Intervista Indie Italia Mag

Chantal è una cantautrice italo-francese, nata e cresciuta a Udine, che nel corso degli anni si è cimentata in diversi generi e ambienti internazionali.

La cantante ha studiato canto moderno e ha partecipato al progetto di Nevio Zaninotto con la Copernico Jazz Band. Chantal insieme a loro si è esibita a “Udin&Jazz” per oltre 5 anni.

Dopo essersi trasferita in Svizzera per studiare ed essere entrata a far parte del gruppo del “Montreux Jazz Festival”, Chantal si è esibita, insieme ai musicisti del Conservatorio di Parigi, nella Jazz Lounge per il periodo 2016/2017. Nel 2017 ha intrapreso la carriera da cantautrice con il singolo di debutto “Fuck it All”, un progetto internazionale che ha visto riunirsi Italia, Svizzera e Francia. Il video del brano è stato sviluppato a Losanna da Manoulis Karapetsis, conosciuto durante la permanenza di Chantal a Mykonos.

Nel 2019 la cantautrice ha intrapreso diversi progetti, fra i quali il suo secondo inedito in lingua inglese, 5 AM, e la realizzazione del suo album di debutto in italiano, “Gate 7”, realizzato a Milano con la collaborazione di Haru e Luca d’Angelo, rinomati produttori della scena italiana.

Ginevra è la prima traccia del suo album di debutto ed è stata scelta, lo scorso febbraio, come inedito per il concorso Coca Cola Future Legend, durante il quale il brano si è classificato tra i primi 24 in tutta Italia.

INTERVISTANDO CHANTAL

Ciao Chantal. Raccontaci qualcosa in più di te.

Sono un libro aperto e molto incasinato! Vengo da una famiglia di sportivi: ho giocato a pallavolo per 10 anni, ho fatto sci e nuoto per 5, mentre ginnastica e pattinaggio per 2. Ora invece mi dedico occasionalmente a yoga e tessuti aerei. La mia vera passione è sempre stata scrivere, infatti durante le scuole medie mi ero messa a scrivere una serie di libri.

Sei italo-francese e hai studiato in Svizzera. Quanto questi tre luoghi hanno influenzato la tua musica?

Moltissimo! La Svizzera e l’Italia sono i posti in cui ho avuto modo di fare più concerti live, focalizzandomi spesso sul genere Jazz. Per quanto riguarda la Francia, cerco ispirazione dalla musica RnB, Soul e Hip-Hop. Sono generi molto diversi fra loro, ma nella musica possono trovare il giusto equilibro.

Il tuo primo singolo è “Fuck it All”, un brano forte e sicuramente di grande impatto, anche grazie alla tua voce. Qual è la storia di questo brano?

E’ il primo brano che ho scritto e per me ha un forte significato. Mi trovavo in un momento abbastanza difficile perché dovevo superare la fine del mio primo amore e scrivere è stato il modo migliore che ho trovato per potermi esprimere. Il video non a caso è stato girato a Losanna, proprio dove è nata e finita questa storia. Il titolo è stata la ciliegina sulla torta perché rappresenta al meglio il mio messaggio: ovvero che nella vita, qualche volta, dobbiamo fregarcene e pensare al nostro bene.

Dopo aver scritto diversi brani in inglese, hai deciso di scrivere il tuo album di debutto, Gate 7, in lingua italiana. Perché hai fatto questa scelta?

L’inglese è una lingua bellissima e facile da comunicare al mondo intero, l’italiano invece è sia esotico che grintoso. Sono sincera, per me è più facile scrivere in inglese, però la bellezza di un brano in italiano lo rende più personale e vissuto, e io vorrei portare al pubblico la versione più autentica di me.

Sempre parlando di Gate 7, quali sono le tue aspettative per questo lavoro? Hai già ricevuto qualche riscontro da chi lo ha ascoltato in anteprima e da chi ha lavorato con te?

Gate 7 per me è un viaggio continuo, è il mio specchio. La voglia di scoprire posti e persone nuove si traduce in musica e per me sarà finito solo quando smetterò di interessarmi al mondo, quindi probabilmente mai. Il riscontro per me è una parte importante per scrivere l’album e accolgo tutte le critiche costruttive, soprattutto di chi lavora nel settore musicale. Le persone che hanno creduto in me hanno visto un’evoluzione positiva e siamo sicuri che questo nuovo progetto non deluderà.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali?

Sono molto anni ’90 per questo. Mi piace molto P!nk perché mischia spesso diverse arti nella sua musica e questo la rende coinvolgente. Jojo mi ispira molto per la sua grinta e attitudine di chi non ha paura di nulla, caratteristica che ammiro e rispetto. Beyoncé… non saprei da dove cominciare, è semplicemente emozionante, un’artista notevole a 360 gradi.

Cosa pensi della scena musicale italiana? C’è qualche artista che apprezzi più degli altri?

La scena musicale italiana é decisamente interessante, ma come accade anche in altri paesi, sembra girare intorno a 2-3 generi che dominano tutti gli altri. Un’artista che ammiro molto è Coez, che ha saputo riproporsi con sonorità nuove e moderne, facendo affezionare il pubblico anche al genere indie, che prima era meno ascoltato.

Ginevra, la prima traccia del tuo album di debutto, è stata scelta come inedito per il concorso Coca Cola Future Legend. Com’è andata questa esperienza?

Sono contentissima! Ho conosciuto persone notevoli e piene di talento, fra cui Annalisa, Emis Killa, Irama e Charlie Charles. Mi sono dovuta mettere alla prova su diversi fronti e sono eternamente grata per questa esperienza. Purtroppo non mi sono qualificata per la fase finale, ma essere tra i 24 semifinalisti in tutta Italia è già un grande traguardo per me. Sono sicura che in futuro ci saranno altre occasioni per mettermi alla prova.

Sempre parlando di Ginevra, è un brano molto intimo. Racconta di un amore finito e della necessità di partire per scoprire posti nuovi. Com’è nato questo brano?

Ho scritto Ginevra in un momento in cui mi sentivo molto connessa alla natura e avevo voglia di nuove avventure. Stavo rivalutando le mie priorità quando mi sono resa conto che l’unica cosa importante è stare bene con noi stessi e cercare la nostra felicità. Ognuno di noi ha la propria definizione di successo, la mia è che bisogna essere felici.

Ginevra è nata dallo scommettere su noi stessi anche quando pensiamo di essere soli.

Ascoltando la tua musica e guardandoti mi dai l’idea di essere una donna molto forte, che sa cosa vuole, soprattutto per quanto riguarda la tua carriera musicale. È così?

Assolutamente sì! Anche se più precisamente so cosa non voglio. La musica è la mia più grande passione e per me è importante farla in modo autentico. Anche se rimarrò sempre una persona che preferisce dimostrare con i fatti piuttosto che raccontare.

Parli correttamente 4 lingue e hai vissuto in 6 paesi diversi. Hai un background davvero interessante, che riesci a mettere in risalto con le parole e la voce. La risposta a questa domanda sarà forse scontata, ma quanto sono state importanti per te tutte queste esperienze? Soprattutto, credi che per il mercato musicale la conoscenza di più lingue sia fondamentale?

Scoprirsi e confrontarsi sono fondamentali per conoscere veramente noi stessi, per questo viaggiare e vivere in posti nuovi ci mette in una posizione di continua rivalutazione. Penso che senza queste esperienze non sarei chi sono oggi e probabilmente avrei mantenuto una visione ignorante sul resto del mondo o comunque solo quella che possiamo vedere dal nostro cellulare.

Invece ho avuto la possibilità di scoprire cose che non avrei mai immaginato e di questo sono estremamente grata. Per me le lingue sono sempre state una passione e quello che mi permette di comunicare al resto del mondo. Nel mio caso sono una parte fondamentale di me, ma ci sono artisti che riescono a fare lo stesso, parlando una sola lingua, eppure sono ascoltati dal mondo intero.

Progetti per il futuro? Ti vedremo in tour quest’estate?

Il futuro è in continuo cambiamento! Mi piace lasciare aperta ogni possibilità e valutare ogni occasione come arriva, la vita ti sorprende sempre e non ha senso fare piani. Quest’estate sarà dedicata ai viaggi, al tempo in studio e a filmare nuovi videoclip.

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