Jo M | Intervista Indie Italia Magazine

Giovanni Mazzarà, in arte Jo M, è un cantautore, videomaker e producer catanese, classe ‘87. Il suo percorso nella musica inizia da autodidatta, poco più che dodicenne, studiando solfeggio e chitarra acustica. Successivamente Jo si appassiona al mondo della “sezione ritmica”, studiando tra il 2001 ed il 2004 batteria a Roma.

Il 26 Marzo 2014 Jo M pubblica il suo primo singolo da cantautore intitolato”Mondo Morbido“, e subito dopo viene selezionato dal gruppo MTV per un importante progetto – MTV New Generation Campus- grazie al quale gli viene offerta l’opportunità di studiare, tra gli altri, con Carlo Ubaldo Rossi (primo produttore storico di Jovanotti), Lorenzo Vignolo (regista), Pietro Camonchia (produttore discografico) e Niccolò Agliardi (Cantautore).

“Mondo Morbido” conquista per due settimane consecutive nel mese di Agosto, il primo posto nelle classifiche radiofoniche pubblicate da Rockol.it e RepubblicaXL, come brano esordiente più trasmesso in tutta Italia.

Il 24 Ottobre 2014 esce il secondo singolo “Vita Vera” ( in anteprima su MTV) ed  Il 9 Aprile 2015 viene pubblicato il terzo singolo “Sospeso”. A Novembre 2015, esce con la Tillie Records il suo quarto singolo “Da un pensiero” prodotto artisticamente da Roberto Vernetti.

Due anni dopo, nel Maggio 2017, è la stessa Tillie Records a pubblicare il primo album di Jo M dal titolo “Reazioni di cuore”, sempre sotto la direzione artistica di Roberto Vernetti. Jo vince l’edizione 2017 del Deejay On Stage, contest organizzato da Radio Deejay, con la canzone “L’uragano non ci prende”.

Nel  2018 Jo inizia il suo percorso come artista indipendente, occupandosi personalmente della produzione dei suoi brani curando interamente il processo creativo dall’inizio alla fine. Mette le mani alla produzione artistica ed esecutiva in studio dei nuovi singoli ed alle riprese del videoclip esercitando per la prima volta per se stesso la professione di videomaker e producer.

A Marzo 2019 esce “Breve Storia Triste” che segna l’inizio di questo nuovo momento artistico e l’11 Maggio viene pubblicato “22 Gradi”.

INTERVISTA A JO M | INDIE ITALIA MAG

Ciao Jo, in poche settimane il tuo singolo “22 Gradi” ha già moltissime visualizzazioni. Come ci si sente ad essere allo stesso tempo cantautore, produttore, videomaker e ricevere attestati di stima dal pubblico e dagli addetti ai lavori?

Ciao , intanto vorrei complimentarmi per il vostro lavoro, sono stato colpito dalla vostra capacità di rappresentare in modo efficace ed autentico la musica di oggi. Mi sento felice, ho la possibilità di potermi proporre in modalità “All inclusive” e garantire a me stesso, e alle persone a cui condivido i miei lavori, la più profonda coerenza con ciò che sono, i consensi e gli apprezzamenti sono stimolanti ma non il motivo per cui produco le mie idee.  

Cosa è cambiato nella tua carriera, da quando hai deciso di essere completamente indipendente?

Prima rivolgevo le più grandi aspettative sugli altri, adesso mi aspetto il massimo sempre e prima di tutto da me. L’indipendenza ti mette sulle spalle una responsabilità che prima non hai, quando ci sono altre persone che programmano il tuo lavoro pensi che il tuo “successo” dipenda, in buona parte, da qualcun altro. Prima di capire bene gli effetti di questa indipendenza dovrò aspettare un po’.

L’estate è una stagione che riflette il tuo carattere o vorresti che lo fosse?

L’estate riflette il mio carattere solo in inverno, tendo a creare contrasto nella vita di tutti i giorni, amo il dettaglio e mi soffermo su quello che di solito non attira l’interesse di molti.

Hai pubblicato diversi singoli, ma anche un album. Hai in progetto un nuovo disco completo o seguirai il trend della release di singoli con vita e storia a se?

Credo sia un momento di forte cambiamento per me, posso prevedere quello che farò ma non garantisco che possa avvenire anche il contrario, ho scritto parecchi pezzi negli ultimi 2 anni, quindi potrei pubblicare album ma probabilmente saranno diversi singoli.

La partecipazione ad MTV New Generation Camp ti ha permesso di confrontarti con grandi professionisti. Che importanza ha il confronto con altri “del tuo settore” per uno come te, che alla fine realizza tutto da sè?

E’ importantissimo confrontarsi con chi produce, gira video, promuove in rete, non avrei mai potuto realizzare nulla se non avessi incontrato le persone con cui mi sono confrontato fino ad oggi. Ogni giorno sono alla continua ricerca di esperienza.

Preferisci essere un cantautore che si produce, un videomaker che gira i video delle sue stesse canzoni o un produttore che immagina un brano già in funzione del pezzo?

Adesso preferisco essere il produttore di me stesso, così potrò scoprire fin dove posso spingermi, la musica, il testo e il videoclip devono nascere e vivere insieme.

Che ci dici della musica nella tua città? Catania negli anni ‘90 era un centro importante per la musica italiana e non solo. Adesso?

Mi sarebbe piaciuto vivere quel momento negli anni 90, Catania era un bel contenitore pieno di musica. Adesso quel contenitore si è aperto, un po’ l’arte catanese si è dispersa, ma di artisti talentuosi ne ho sentiti tanti.

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