Sabù Alaimo | Intervista Indie Italia Mag

Sabù Alaimo è un cantautore palermitano attivo sulla scena da oltre dieci anni. Inizialmente Sabù si avvicina al mondo della musica come interprete in diverse formazioni musicali della sua città, ma successivamente inizia a comporre i suoi brani, partecipando ad importanti manifestazioni musicali come TRL (MTV), Premio della Musica Italiana ( Radio Italia ), Sanremo Web, Sanremo Nuove Proposte e collaborando alla composizione del brano “L’Illusione”, che vince il Premio R.E.A. ( Radio e Televisioni Associate ) nel 2011.

L’attività in studio di Sabù Alaimo è frenetica e viene accompagnata da un fitto calendario di concerti live, in cui il cantautore ( sia accompagnato da band che come solista ) si esibisce per tutta l’Italia, aprendo anche i concerti di Luca Carboni nel 2014.

Nel 2017 completa la scrittura del suo disco “Generazione Digitale”, pubblicando prima il singolo “Il Viaggio” , “Sicilia Innocente”, poi “Sogni Multimediali” ed infine, ultimo estratto, il brano “Sgomito”.

Quest’ultimo racconta quel mondo di emozioni (positive e negative) che si  vivono durante il periodo universitario e post universitario, le incertezze nel mondo del lavoro ed il bisogno di dimenticare le difficoltà, almeno per una notte, in cui le sonorità punk rock richiamano la voglia di ribellione e l’inquietudine di chi si trova tra l’adolescenza e la vita “adulta”.

Sabù Alaimo presenta in anteprima il video di “Sgomito” su Indie Italia Mag.

 

Intervistando Sabù Alaimo

Ciao Sabù! Leggendo la tua biografia e scorrendo tra le tue canzoni, si nota subito lo status di “lavoratore della musica”. Cosa puoi dirci della tua carriera artistica?

Mi sono avvicinato alla musica casualmente, nonostante abbia sempre avuto un forte interesse per le canzoni non mi è mai scattata la molla di comprare una chitarra o di scrivere brani. Poi all’età di sedici o diciassette anni un mio amico, che già suonava, mi propose di cantare delle cover in un concerto che si teneva nel mio paese, accettai solamente per farmi notare dalle ragazze presenti all’evento, ditemi chi non l’ha fatto a quell’età? L’impatto con il palco fu come sedare i “dolori” della mia anima, come respirare davvero, dopo quella volta non ho più smesso.

Le mie prime vere soddisfazioni sono arrivate intorno il 2014 quando ,con il  singolo “Petrolio”, sono stato tra i finalisti di “Sanremo Nuove Proposte ” e nello stesso anno ho aperto dei concerti di Luca Carboni. Insomma tanta gavetta ( non finisce mai) fino alla pubblicazione del mio ultimo album dal titolo “Generazione Digitale”. Non saprei dire se ho fatto un buon disco, so solamente di aver fatto un album autentico, pregno di vita, senza filtri .

Ho scelto come titolo del lavoro “Generazione Digitale”, titolo che nel 2019 può sembrare scontato e invece per me ha una grande significato perché, in qualche modo, le mie storie sono legate alla rabbia, alle difficoltà, alle disillusioni, all’amore e ai sogni della cosiddetta generazione del digitale. Questo disco sono io immerso nella contemporaneità, ma potrebbe essere chiunque altro vive le mie stesse emozioni.

 

“Sgomito” parla delle difficoltà che esistono nel passaggio tra l’università ed il mondo del lavoro, tra raccomandazioni e porte in faccia. E’ così anche nella musica?

Con il brano “Sgomito” racconto una storia dove al suo interno c’è un po’ tutto, c’è la vita. Io cerco, fondamentalmente, di “fotografare” dei momenti e trasformarli in musica e nello scatto non si può evitare lo “sfondo” , quindi non si possono omettere le raccomandazioni, l’affitto da pagare, gli amori infranti,i sogni e le tante difficoltà, perché le mie sono fotografie analogiche che non riesco a ritoccare. Per quanto riguarda i raccomandati nel mondo della musica non saprei che dire, non mi sono mai posto la domanda, fondamentalmente penso che il tempo metta tutte le cose al proprio  posto.

Hai scritto tante canzoni e ti sei preso anche diverse soddisfazioni. Quale esperienza musicale ricordi con maggiore piacere?

I momenti più belli sono i live, la condivisione con il pubblico e la band. Per me i concerti sono come il viaggio d’istruzione  prima della maturità, un’emozione unica . Ogni concerto è un’emozione diversa, l’apertura a Luca Carboni, sicuramente, è stata una bella esperienza.

In che modo, la tua vita di cantautore “on the road” ha influenzato la composizione dei tuoi dischi?

Sono costantemente influenzato dalla vita di cantautore “on the road” e soprattutto  dalla bellezza che avvolge l’incertezza del mio lavoro. Ogni gioia o difficoltà diventano linfa vitale per la mia musica, posso tranquillamente dire che la mia vita e la mia musica sono la stessa cosa. Il concetto di viaggio è fondamentale per i miei pezzi, essi non sono altro che suggestioni su “strade sconosciute”. Non a caso il primo singolo estratto dal disco si intitola “Il Viaggio” che rappresenta  la parafrasi della vita, un meraviglioso percorso dove si può essere ostaggi o capitani del proprio destino.

“La cultura è come il porno, alle 21 non c’è mai in TV” è la frase iniziale del singolo “Sgomito”. Cosa pensi che manca realmente in Italia in questo momento?

Non saprei, posso dire che personalmente ho tutto quello che mi serve per colmare il mio vuoto, penso che sentirsi incompiuti fa muovere tutto. Forse manca questo al mio paese, canalizzare l’energia di un “vuoto collettivo” verso degli obiettivi.

Siamo una “Generazione Digitale” e siamo capaci di informarci autonomamente su tutto. Qual’è la tua visione riguardo a questo nuovo mondo?

Penso che fondamentalmente il nuovo mondo tecnologico (social network, internet in genere) più che influenzarci (come tanti dicono) abbia evidenziato alcuni tratti della nostra società. Alcuni aspetti li abbiamo scoperti proprio in questa nuova era. I social, per me, rappresentano un mezzo per esprimere la parte migliore e peggiore dell’essere umano, forse adesso ci conosciamo un pò di più rispetto a tanti anni fa.

Credo che sia un momento abbastanza decadente, ma a me piace, mi ispira a livello musicale e non solo. Dai periodi decadenti, alla fine, vengono fuori sempre nuove realtà interessati, sono molto affascinato da questo aspetto.

Come sfrutti il mondo digitale per rimanere in contatto con i tuoi fans e con gli “addetti al settore”?

Ovviamente utilizzo Facebook, Instagram, Youtube , con cui mi metto in contatto con il pubblico e gli addetti ai lavori. Presto pubblicherò sui miei canali le date dei concerti estivi, ovviamente spero di fare tante date questa estate.

Cosa consiglieresti, da cantautore esperto e navigato, alle nuove generazioni che vogliono farsi sentire?

Personalmente non mi sento affatto navigato, anzi , ho sempre tanti dubbi, sono sempre alla ricerca della soluzione migliore , forse è proprio questa ricerca il motore di tutto, sia a livello personale che musicale, nel mio caso i due aspetti si miscelano perfettamente.

Ascolta Sabù Alaimo nella playlist Spotify di Indie Italia Mag