I Berlino Est presentano “Mi rallenterai” | Intervista

I Berlino Est presentano “Mi rallenterai” | Intervista

Federico, Francesco e Gianluca, tre amici padovani con la passione del rock vecchia scuola, hanno appena lanciato il loro secondo singolo Mi rallenterai e con loro abbiamo fatto una chiacchierata che spazia dai poster in cameretta ai movimenti artistici della DDR; proprio quel mood malinconico ma aggressivo, tipico della parte orientale di Berlino, caratterizza il nome della band.

Scopriamo che cosa ci hanno detto i Berlino Est che oggi ci presentano Mi rallenterai: il nuovo brano della band!

INTERVISTANDO I BERLINO EST

Ciao ragazzi, parliamo del vostro singolo in uscita Mi rallenterai, dalle sonorità assolutamente rock e con un piglio che riprende la vecchia scuola della musica underground italiana. Cosa vi spinge a questo ritorno al passato, musicalmente parlando?

È innanzitutto una questione di influenze. Siamo tutti cresciuti con i vecchi classici del rock e abbiamo seguito molto la scena underground italiana degli ultimi vent’anni. È  impossibile sganciarsi dal passato quando si compone nuova musica, ma più che tornare indietro, diremmo che è un punto di partenza. Siamo spinti dal desiderio di fare qualcosa di nuovo e questo è il modo in cui ci esprimiamo.

Abbiamo scelto di seguire la nostra direzione, che è inevitabilmente segnata dai grandi prima di noi. Non diteci che non avete il poster del vostro artista preferito appeso in camera, è naturale ispirarsi ad altri! L’importante è cercare di andare sempre avanti per la propria strada, anche se siamo legati ad un certo tipo di panorama musicale; d’altronde siamo pur sempre nati negli anni ’90 e non ce li si toglie di dosso facilmente.

Berlino Est

Se fino a qualche tempo la scena it-pop aveva il dominio del live, adesso band come i Fast Animal and Slow Kids, i Ministri, ma gli stessi grandi come Afterhours e (si spera presto) Verdena stanno riportando un tipo di live show che mancava da tempo.

Quanto ha influito sulla vostra scelta il continuo mutamento del mercato musicale nel nostro Paese?

Il live è fondamentale, è il momento in cui siamo a più stretto contatto con il pubblico e possiamo esprimere noi stessi senza nessun filtro. I nostri brani nascono dopo attenti arrangiamenti ed essendo solo in tre, la nostra sinergia è sempre costante. Vogliamo essere i più sinceri possibili con i nostri ascoltatori: ciò che sentite sul palco è la fedele replica di quanto registriamo in studio!

L’andamento del mercato musicale italiano influenza in parte la nostra composizione. Cerchiamo di rimanere coerenti con noi stessi: non potremmo mai proporre brani che non sentiamo nostri; se non si accende la scintilla durante la stesura, non c’è moda che ci faccia ingolosire!

Inoltre il mutamento del mercato è molto vario e di difficile previsione. Le richieste del pubblico possono cambiare molto in fretta e con ciò le band non sempre intuiscono dove poter puntare con maggiore forza. In ogni caso il minimo comune denominatore è darsi da fare, suonare davvero tanto, con tutta l’energia possibile, in questo modo dimostri veramente ciò che sei e ciò che vali.

Mi rallenterai

Guardando alcuni vostri video dal vivo, non ho potuto fare a meno di ascoltare un sound deciso e corposo che mi riporta indietro di una decina d’anni.

Come vi sembra che il pubblico, soprattutto dei giovanissimi, accolga queste sonorità del tutto “nuove ed insolite”?

Con sorpresa ed entusiasmo, dobbiamo dire. Curiamo molto la composizione dei nostri pezzi, cerchiamo di trovare arrangiamenti mai banali, ma che allo stesso tempo riescano ad essere fruibili. Molti ci chiedono da chi o cosa traiamo ispirazione, incuriositi dalle sonorità scure e malinconiche ma allo stesso tempo energiche ed aggressive.

Il nostro set è molto essenziale e perciò non appena parte il primo brano molti rimangono stupiti dalla corposità del sound. Siamo quindi contenti di riscontrare interesse ed entusiasmo anche tra i più giovani, probabilmente attratti da queste influenze dei decenni scorsi che non hanno potuto assaporare dal vivo.

La scena italiana si è andata evolvendo, conferendo sempre più importanza alla sfera dei social network e dell’apparire, tralasciando spesso la vera essenza; la musica.

Come coniugate le due cose, per raggiungere un equilibrio tra fans ed artista? 

Il live è il nostro ambiente naturale; ci piace anche dialogare con chi ci segue e negli anni abbiamo stretto lunghe amicizie con chi ha condiviso con noi il palco. I social sono un importante mezzo per metterci in contatto con chi non può sempre seguirci dal vivo a causa delle distanze che ci separano. l’importante è che ci sia il giusto equilibrio tra le cose e perciò non siamo ossessionati dalla necessità di rincorrere le tendenze del momento per ottenere facile visibilità o qualche like in più. Certo, anche noi affrontiamo cambiamenti, è naturale, e questo si riflette sulla nostra composizione. Dovreste vedere con che rapidità cambiamo taglio di barba…

“Berlino Est” era quella parte della città deputata all’avanguardia, architettonica, artistica e sociale. Se dovessimo parlare di musica, geograficamente, cos’è la vostra “Berlino Ovest”?

Dicono Berlino Ovest fosse la parte “bella” della Germania. In realtà la parte Ovest si è aperta prima ai valori occidentali mentre la parte Est ha mantenuto con fermezza la vecchia cultura. Possiamo dire essere facce della stessa medaglia. La nostra musica è aperta a nuove influenze ma allo stesso tempo attinge alle correnti passate. Inoltre Berlino Est, richiama i toni scuri e corposi di un certo Big Muff che noi amiamo utilizzare…ovviamente di produzione ex sovietica. Infine, diteci che non siete attratti anche voi dai vecchi e fatiscenti palazzi della DDR?

L’evoluzione della musica e del mercato ha portato a diversi tipi di opere: negli anni ‘60 si pubblicavano singoli, poi album interi, spesso lunghi concept, mentre negli anni 2000 le band underground si facevano conoscere pubblicando gli EP.

Cosa pensate di fare dei vostri futuri brani?

Abbiamo pubblicato i primi due singoli, che sono i primissimi da noi scritti. Principio D’Incendio è nata con una spontaneità tale da farci sembrare si sia scritta da sola. “Mi Rallenterai”, che uscirà il primo settembre, è uno dei nostri pezzi preferiti. Siamo contentissimi di come il pubblico sta reagendo ai primi ascolti. Siamo costantemente in composizione su nuovi pezzi i quali poi verranno registrati a formare il nostro primo LP. Abbiamo scritto una decina di inediti, che proporremo dal vivo quest’inverno.

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