mecna neverland

Allacciate le cinture, che il viaggio a Neverland abbia inizio!

Avete presente quei sondaggi che spesso vengono lanciati sulle pagine di musica per coinvolgere e stimolare i propri ascoltatori? Se sì, immaginate uno in cui si chieda quale collaborazione improbabile vogliate sentire dalle vostre cuffiette.

Di fronte ad una richiesta del genere, noi potremmo avere una risposta: l’impensabile combo tra l’emo-rapper foggiano Mecna e il produttore capitolino, pioniere della trap nostrana, Sick Luke.

E bene, non è solo un’utopia, ma è successo davvero, prima con il singolo Akureyri e poi con Pazzo di te, pubblicati rispettivamente a Gennaio e a Giugno del 2019. Il sogno tramutatosi in realtà non è durato solo due notti: Mecna e Sick Luke, con la collaborazione dei rispettivi amici musicisti Alessandro Cianci e Valerio Bulla, hanno ideato un intero ep, diventato poi un album che ha visto la luce lo scorso Venerdì 11 Ottobre.

Neverland, come suggerisce il titolo, è la creazione ad otto mani di un luogo che non esiste nella realtà, ma nella potenza della musica. È una terra dove i confini sfumano e le espressioni artistiche si intrecciano al punto tale da unire in sole 10 tracce rap, indie, elettronica, pop e addirittura soul.

Una lente su una non realtà

La commistione tra generi diversi, rappresentanti realtà differenti, è esemplificata non solo nell’accostamento tra il rapper,che più che auto-celebrarsi, celebra l’amore in tutte le sue sfaccettature e il producer simbolo del mondo della trap, ma anche e soprattutto nella copertina.

L’artwork è dello stesso Mecna che veste anche i panni del grafico col suo vero nome, Corrado Grilli, ma lo scatto è del fotografo americano Corey Olsen e diventa una metafora visiva per la terra che non c’è.

Come il rapper ha raccontato in diverse interviste, l’idea è infatti che la lente a contatto ritratta nella fotografia permetta uno sguardo sulla realtà da un’altra ottica per farne vedere una che non esiste: immagine perfetta per descrivere l’unione tra la sua anima e quella di Sick Luke. Anime che è come se si filtrassero a vicenda.

Il dualismo espresso in tutto il progetto è impreziosito da collaborazioni che mostrano grande varietà: un artista che condivide col rapper il nome di battesimo e diversi featuring, CoCo (in Si baciano tutti), volti noti di quel quadro che è la scena rap italiana già vicini a Mecna per il carattere introspettivo delle loro produzioni, Luchè, Tedua e Generic Animal (in Non dormo mai). E ancora molti volti meno noti che riconfermano la volontà di far incontrare mondi diversi per creare un luogo unico: Marina, Psicologi, Voodoo Kid e Ainè nella title track.

Il nostro viaggio a Neverland

Ma Neverland non è soltanto mettere sulla mappa musicale un posto che prima non c’era: è anche e soprattutto il viaggio per raggiungerlo. Ed un viaggio che anche se prevede lo stesso biglietto, è vissuto da ognuno di noi in modo diverso. Proprio questo è ciò che tre di noi proveranno a raccontarvi.

La mia fine, il mio inizio

Sentire dalla sua voce fiera “ora che ho fatto di me la mia cosa preferita”, ha portato il mio cervello a pensare che il Mecna di Pratica in Blue Karaoke, adesso ha chiuso un cerchio.

Il suo cerchio ed io ,il mio con lui. Ogni beat di Sick Luke è un’equazione perfetta con il flow di Corrado, tale da creare un’armonia talmente fantastica, fuori dal mondo reale, proprio come un’isola che non c’è. Un’isola in cui:

“Rischiavo di essere libero in un posto che non è mio.” (Perdo la testa)
“Ed ora ho solo bisogno di non fermarmi qui.” (Non dormo mai)
“Ricordi quando ero pazzo di te?” (Pazzo di te)
“Si baciano tutti tranne noi che siamo sempre stati innamorati.” (Si baciano tutti)
“Spiegami perché sei ancora qua” (Se apro gli occhi)
“Il futuro è oggi”  ( 🙁 )
“Se vuoi mi trovi a Neverland”.
                                                                                                                                                                               Alessandra

mecna

Il mio posto sull’isola che non c’è

“Dopo cinque dischi non mi disfi, dispenso rime d’amore su beat tristi” canta Bassi Maestro in sottofondo ad una delle ultime Instagram stories di Mecna.

Riascoltando queste parole, penso che lui non avesse potuto citarne di migliori per descrivere forza e identità del suo intero progetto artistico. La sua musica è nelle mie cuffie da quando di quei cinque dischi non ce ne era nemmeno uno, ma c’erano solo dei Bagagli a mano (Mecna, 2011) che a Neverland hanno trovato la loro destinazione.

Aprendoli, ci si trova dentro ciò che Corrado ha portato con sé in questi anni: parole di ghiaccio che fanno sentire addosso suo adorato inverno, il cantare d’amore e l’amore per il soul, il coraggio di mostrare il mondo attraverso i propri occhi e anche di mostrarsi fragile.

C’è proprio quello che Tedua in Non Dormo Mai chiama “rap poetico”. Ma, in questi bagagli, non mancano nuovi scompartimenti e allora spazio alla riflessione su chi ha solo fame di fama e a sentimenti meno scuri di quelli dei precedenti lavori che abbracciano le luminose sonorità di Sick Luke.

Insomma, come il rapper canta in Canzone in lacrime, ci ha “messo tutto quanto: orgoglio, illusione e rimpianto”. E in questo tutto, io, tra cose che non sono cambiate e altre che non smetteranno di farlo, mi riconosco. Mi sento proprio come sull’isola che non c’è, un’eterna bambina che, sempre con le sue cuffie nelle orecchie, ha finalmente trovato il suo posto.
    Aurora

Mecna e Sick Luke, due artisti una persona sola

La cosa più bella di questo disco è sicuramente la voglia che Mecna ci mette nell’esprimere totalmente se stesso, fregandosene completamente dei giudizi degli altri. Sarà troppo pop? Ma cosa c’entra Sick Luke? Quando la pianta di fare il sottone? Questi erano i probabili interrogativi prima dell’uscita del disco.
Corrado, l’uomo che vive dentro l’artista, se ne sbatte di tutto questo o di essere commerciale per iniziare un viaggio, a tratti freudiano, dentro i suoi ricordi raggiungendo così dentro Neverland una pace interiore che vale più dei milioni di stream su Spotify o dischi di platino ottenuti senza anima e cuore. Addirittura si permette il lusso di fare una collaborazione con Luchè e Tedua, due maestri della trap e non fare quello, ma sperimentando. Anch’io al primo ascolto sono rimasto un attimino spiazzato, poi ragionando nel suo insieme il tutto viene percepito come geniale e innovativo.
Uso le parole di Sick Luke per esaltare pubblicamente questa collaborazione e dire che la gran figata è quella di rimanere sempre coerenti senza tradire mai le proprie emozioni .

“Bella mecna (Mecna)
Spacca fra, ‘na bomba cazzo.
Poi, poi aspe’, la gente sta a impazzì, buono buon segno.
Questo è Neverland (Neverland)
Qui potete fare come vi pare, nessuno dice quello che devi fare
Entrate nel nostro mondo (Mecna, non fare quello Mecna, ahahah)
Tu, tu che stai ascoltando questo disco, qui ognuno parla, dice la sua, ma alla fine, mai, mai, mai dubitare di se stessi
Possiamo diventare quello che vogliamo
Fanculo le opinioni dell’altra gente, è il segreto
Se qualcuno dice che tu non puoi fare questo, non puoi fare quello
Tu alza quel dito medio e mandalo a quel paese
Siamo con Mecna, Valerio Bulla, Alessandro Cianci
Siamo tutti vincitori su questo pianeta, sai com’è
Hi, mazza hai fatto S-S, dove sta quel S-S-Sick Luke, Sick Luke? Ahh”

                                                                                                                                                                                        Nicolò

P.S. Caro Mecna ti auguriamo tanta felicità, ma quando fai un po’ il preso male, ti adoriamo. Mi raccomando non fare mai stupidi tormentoni estivi, perché non c’è niente di peggio di fare un disco se non stai soffrendo.

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