New Indie Italia Music Week | Le Pagelle (VII)

Caricate le pile: uno dei momenti più attesi dell’anno sta per arrivare. Il countdown di Natale è iniziato! Corsa all’ultimo regalo, pranzi e cene infiniti, poker fino alle quattro del mattino, brindisi e tanti sorrisi sono dietro l’angolo.

Le note natalizie di Michael Bublè invadono ogni cosa, anche se forse qualcuno di noi vorrebbe sentire risuonare La vigilia di Natale di Brunori Sas. Arriverà anche quel tempo? Chi lo sa!

L’unica grande certezza sono i piccoli regalini musicali che i nostri artisti hanno condiviso e scartato con noi sotto un albero di luci, beat, parole e le immancabili emozioni.

E pensare come era bella questa notte trent’anni fa, alla luce di un’altra stella, alla luce di un’altra età

Buona Natale!

Di Letto Di_04

 

Smontare ed adattate parole e situazioni è un’arte! Vv la padroneggia talmente bene da connettere la sfera semantica del “leggere dì” qualcosa, o qualcuno, a quella del sonno e del dilettarsi nell’attesa dell’incognito. Punto di break even è sicuramente la connessione tra ideale e reale, che potrebbe diventare tutto o niente: un legame tra persone, un oggetto da adulare.

Vv: 7

 

NCHLP

I Tre Terzi sono un band palermitana formata da Claudio Terzo (voce e chitarre), Ferdinando Moncada (chitarra), Diego Tarantino (basso) con loro collaborano Emanuele Rinella e Ferdinando Piccoli (batteria).

Oggi è uscito il brano NCHLP, che significa esplicitamente “non c’hai le palle”. Un brano di protesta contro la mediocrità, ma sopratutto contro se stessi. Un rimprovero per tutte le occasioni perse e il coraggio che spesso non si è saputo tirare fuori nel passato.

Tre Terzi: 7.5

 

19mq

 

L’essere autocritici è una capacità che pochi possiedono. Rendersi conto dei propri errori in amore, nelle relazioni o nella vita in generale è qualcosa che nobilita e fortifica l’uomo. Esercitare, però, tale arte è davvero complicato: pochi riescono a pentirsi delle proprie azioni. Questo pezzo è un’ammissione di colpe davanti il tribunale dell’amore: l’ho fatta piangere, è forse un reato.

Luci da Labbra: 8

 

Superpizza

 

Quanti di voi riesumando un vecchio scontrino abbandonato nella tasca di un jeans o di uno zaino, magari in fondo ad un vecchio armadio, non sono stati catturati dalla nostalgia di un ricordo? Il processo mentale che si innesca è sicuramente quello di “rivivere” il momento, e sopratutto la curiosità di conoscere ciò che non è stato, poichè passato. E allora raccontami di te, dove sei, sei sparita.

Molla: 6,5

 

Catrame

 

Aspettare inermi qualcosa ci rende appiccicosi, come il catrame appena gettato, imbruttendoci come il suo scuro colore. Il segreto è dar fuoco a ciò che arde dentro di noi e non reagire come ogni volta che hanno spento la notte, stavo lì come chi ha bisogno di più tempo per finire. Svegliamoci, abbiamo bisogno di una scossa!

Era Serenase: 7,5

 

Domani

 

Cosa è il domani? Concetto talmente astratto e intangibile che la razionalità umana non è in grado di spiegare. Domani parto, domani potrei pensarti, domani potrei immaginare di stare con te, domani potrei (…). La lista è davvero lunga! Però ora siamo lontani: oggi sovrasta domani in maniera incalzante.

Calabi: 8

 

Regionale

 

“Certi treni non passano più”: metafora forse tra le più diffuse tra noi perenni indecisi o pentiti delle scelte fatte. Non è però così vero! Quando torna questo Regionale sorrideremo insieme. Certi treni tornano portando con sè un ignoto che forse spaventa, ma che in realtà aspettavamo da tempo solo per rimetterci in gioco.

Esposito: 7,5

 

Soffocare

 

Analisi rock di un sentimento che si vuole soffocare nonostante gli abbracci veriQuando un legame si spezza mille dubbi sovrastano mente e cuore tanto da non respirare. Una possibilità di rinascita è forse far a meno dell’oggetto scatenante quella condizione. Dimenticare.

Elephant Brain: 7

 

Novembre

 

Siamo tutti un po’ attori, anche con noi stessi, sopratutto quando si provano dei sentimenti profondi. Cosa ti copri a fare se fuori piove e dentro fa male: attendere una risposta che non arriverà mai è solo una perdita di tempo. Ed in questo caso l’attesa si trasforma in un suicidio.

Veetti: 7

 

Clown

 

La disarmante consapevolezza di aver preso solo mazzate genera quel mood malinconico da non ho voglia di fare nulla h24. Una malinconica sensazione producente solo rifiuti nonostante ti guardo negli occhi e po mi dici che mi vuoi now consenta a chi scrivere di essere esso stesso un clown: un sorriso stampato sul volto, l’ignoto dentro.

Fumè: 6,5

 

La Nasa

 

Una personalità forte e determinata probabilmente ha la capacità di scompigliare anche la Nasa: è talmente attraente ed affascinante che chiunque vorrebbe perdersi in quell’universo. Proprio nel momento in cui ti lasci sovrastare ad un tratto tutto finisce. Una storia senza lieto fine, una storia senza.

Darte: 7,5

 

Bar Mitzvah

 

Il bar è un luogo così comune quanto pieno di storie: gruppi di amici, primi incontri, ultimi incontri con birra e Coca-Cola sempre sul tavolo. Denominatore comune di situazioni tra loro diverse è forse il silenzio intercalante il dialogo: un silenzio fatto di sguardi parlanti. Ci nasconderemo in un bar è forse uno degli inviti colmi di valore, di sempre.

M.E.R.L.O.T: 8

 

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