THEMORBELLI: Rallentare per rinascere | Intervista
Ho già avuto il gusto di intervistare THEMORBELLI (la recuperate qui), ma anche in questo caso si tratta di una piacevole intervista nella quale non si è parlato solo di musica.
Il nuovo singolo, Il Rinascimento, vede il rapper, cantautore, artista a 360° che è THEMORBELLI in una svolta più romantica e più allegra, molto importante visto il periodo in cui ci troviamo.
Rinascere a volte è difficile perché spesso siamo confinati dentro paure o ansie dalle quali non riusciamo a tirarci fuori. Un incontro inaspettato, una svolta lavorativa o anche un piccolo imprevisto possono essere causa di nuove scoperte, nuovi amori o nuove passioni di cui abbiamo sempre avuto il bisogno, magari senza saperlo.
Questa canzone ci fornisce il pretesto per essere più romantici, ma anche per approfondire e riscoprire le storie che THEMORBELLI ama raccontarci a ritmo di musica.
Il Rinascimento è la colonna sonora perfetta per lasciarsi affascinare anche dal brutalismo, dalle opere di Boldini, dalle conferenze di Galimberti o addirittura dalle battaglie di Aginulfo, re dei longobardi.
INTERVISTANDO THEMORBELLI
Cosa potrebbe essere il simbolo di un nuovo Rinascimento?
Ho notato che i tempi sono sempre più stretti.
Alcuni rapporti umani e la maggior parte delle interazioni social durano il tempo di uno starnuto. Ogni anno sembra che il tempo di fruizione di qualsivoglia media sia sempre più ridotto a briciole. La soglia d’attenzione e tutte le varie tecniche legate al marketing stanno facendo lavorare meglio il mercato, ma stanno inaridendo l’umano, non siete d’accordo? Per me il Rinascimento oggi potrebbe essere sinonimo di rallentamento. Poter tornare un po’ all’approfondimento sarebbe per me la soluzione. Mi rendo conto di essere un ingenuo ma, da quando ho scoperto il valore del tempo per la lavorazione a un progetto (ad esempio dipingere a olio anziché ad acrilico o aspettare il momento giusto per incidere una canzone), ho capito che acquista tutto un valore più nobile.
Parlando del video del tuo nuovo brano, i due giovani che fanno le rapine rappresentano qualcosa di più profondo?
Certo, è la mia idea di amore perfetto. La complicità tra due persone mi ha sempre fatto pensare a quella che serve per fare delle rapine strampalate e rischiose come quelle che si vedono nel video, Bonnie & Clyde docet.
Qual è il difetto che accomuna le persone romantiche?
L’unico difetto che mi viene in mente ora è legato alla necessità di tendere all’infinito ,ma si chiama difetto quando a mirare verso l’iperspazio è soltanto uno dei due, se invece il punto focale è condiviso da entrambi i partner credo fortemente che il difetto diventi valore assoluto, parola di un romantico rinato.
Canti sono così contento. Come si fa a esserlo davvero?
1 – Liberarsi dalle persone che non ci vogliono bene
2 – Prendere sempre seriamente il proprio lavoro naturale, compensarlo con quello che ci tocca fare per sopravvivere e non aver paura di lanciarsi nel vuoto.
3 – Ho cominciato ad esserlo seriamente quando mi sono appropriato della mia vita.
Ho preso decisioni importanti e mi sono trovato solo nel mondo (ciao mamma) e non avevo altra scelta che vivere nel vero senso della parola.
4 – Cercare il proprio senso d’appartenenza sentimentale e non accettare le cose solo per stare nella famosa zona di confort. Onestamente c’è da dire che anche le relazioni sane e costruttive aiutano parecchio la felicità, chiaro è che se oggi perdessi sta cosa chiamata amore dovrei reinventarmi di nuovo per l’ennesima volta. Credo però che la contentezza dopo un po’ di cazzeggio tornerebbe ad abbracciarmi.
5 – Fare arte o se proprio non si hanno velleità artistiche acquistare il mio album. (Trovate tutto su themorbelli.com hahahaha)
E quindi l’amore cos’è?
L’amore sono le mie scarpe alla fermata del ’77
É il titolo che ho dato a un mio racconto un po’ di anni fa.
E per rispondere seriamente: l’amore è la capacità di superare tutte le accezioni che negano la sua esistenza, se ami lo sai e non hai bisogno di una definizione.
Qual è stato il tuo più grande atto rivoluzionario?
Essere disoccupato dal 2012, vendere arte e sentirmi ricco in una casetta di 37 metri q che mi guadagno mese dopo mese e soprattutto credere nella salvezza grazie alla bellezza.
Il tuo modo di fare musica è cambiato nel corso degli anni?
Certo, la mia musica è la scrittura, collaboro con musicisti on line o in carne e ossa e la scrittura si è evoluta con il passare del tempo e con le esperienze fatte, quindi dal Rap aggressivo al testo romantico ci passa il mare e questo mare ha ancora tanto da farmi scoprire.
Visto che sei un grande appassionato di cinema, quali film potrebbero descrivere ciò che stiamo vivendo?
Mmm, a parte proprio il film che stiamo vivendo che sarà un colossal, direi che film distopici ce ne sono talmente tanti che uno vale l’altro, ve ne cito uno che non c’entra un cazzo proprio perché adoro uscire dal seminato, anche se il messaggio di sopravvivenza invece è intrinseco, si intitola: Non si uccidono così anche i cavalli? è un film del 1969, diretto da Sydney Pollak e tratto dall’omonimo romanzo del 1935 di Horace McCoy,
Ed è una storia d’amore dentro a una gara di ballo ambientata in California alla quale partecipa gente disperata alla fine degli anni ’30 per poter mangiare o vincere il premio in denaro.
Ecco decisamente è il primo film che mi viene in mente che può in maniera originale fare al caso nostro. Oggi, balliamo ragazzi.
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