Luigi Barti: “Andrà tutto bene”, tre parole di cui abbiamo bisogno | Intervista
In questo momento difficile, oltre ad ascoltare buona musica, dobbiamo stare a casa, ringraziando medici, infermieri e tutti quei lavoratori che si stanno dando da fare per il bene di tutti noi.
Uno di questi è Luigi Barti, cantautore, ma anche operatore sanitario. Nato in provincia di Matera dal 2015 si traferisce a Milano. Proprio nel capoluogo lombardo continua i suoi studi in ambito musicale no, aumentando così la sua maturità artistica, improntata sulla continua ricerca del vero, dell’essenziale, dei racconti dei suoi amici che diventano canzoni. Anche le difficoltà della vita dell’amore, i sogni e vari temi sociali, diventano parte della sua visione d’artista.
Proprio in questi giorni è uscita Andra tutto bene, brano pieno di speranza che cerca di infondere un po’ di ottimismo. Il video, girato interamente grazie a filmati casalinghi, invita a non mollare, facendoci forza l’uno con l’altro.
Ci mancano tante cose, i nostri affetti e quelle cose che fino a poco tempo fa davamo per scontate. Passeranno questi giorni di paure ma prima o poi torneremo ad abbracciarci più forte e sarà bellissimo.
INTERVISTANDO LUIGI BARTI
Andrà tutto bene?
Me lo diceva mia mamma quando ero bambino e avevo paura di restare da solo a scuola senza di lei.
La sera prima di fare un esame all’università lo ripetevo a me stesso come un mantra.
Tre parole che rassicurano anche quando pensi che sia tutto perduto.
Tre parole che iniettano una dose di tranquillità tale da permetterti di poter avere coraggio, poter lottare contro un ostacolo, piccolo o grande che sia.
Quindi voglio dire sì. Andrà tutto bene anche questa volta.
Com’era la vita di Luigi Barti prima di questa emergenza?
Oltre ad essere un musicista, sono anche un operatore sanitario, quindi devo ammettere che la mia vita è sempre stata una bellissima sfida a Ping pong tra corsie di ospedale e tasti di un pianoforte.
E nel video della canzone ho voluto riassumere anche questo.
Hai scoperto di avere dei lati nascosti?
Penso che ognuno di noi abbia dei lati nascosti.
Sono sempre stato una persona molto riflessiva, ho sempre cercato di “studiarmi”, perché se vuoi scrivere canzoni devi essere sempre sincero con te stesso e con chi ascolterà le tue canzoni.
A mio parere, questi momenti di complicato silenzio che ci circonda, ci permetteranno domani di essere più autentici e sono sicuro che saremo in grado di saper esternare in maniera più sincera le nostre forze e le nostre debolezze, senza avere più “maschere” che ci nascondano dagli altri.
O almeno, lo spero.
Anche in futuro userai la musica per lanciare messaggi o affronterai temi più leggeri?
Io penso che ogni canzone debba lanciare un messaggio.
La cosa importante è far sì che quel messaggio arrivi agli ascoltatori nella maniera più vera possibile, è solo così che un cantautore riuscirà nel suo intento.
Perché in fondo noi cosa siamo? Dei dispenser di emozioni.
Ci stiamo riscoprendo più italiani?
Io penso che ci stiamo riscoprendo tutti più uniti.
In questo momento in cui tutti siamo distanti, lontani dai nostri cari, stiamo riscoprendo il valore dell’essere solidali.
Dai flash mob sui balconi, dagli appuntamenti con musica e applausi per i nostri eroi che stanno lottando per salvare vite innocenti.
Tutto questo ci fa capire che siamo fieri di essere italiani e ci da la conferma che abbiamo voglia di ritornare ad abbracciarci al più presto.
Secondo te i bambini come percepiscono quello che sta succedendo?
Sto notando un incredibile impegno da parte dei genitori italiani. Attraverso i social mi sono accorto che il comune denominatore è quello di inculcare ai bambini il concetto di sorriso e speranza.
Ho visto postare foto di centinaia di bambini con cartelloni,striscioni, molti dei quali con disegnati arcobaleni e tre parole rassicuranti:🌈 Andrà tutto bene.
Emozionante!
Cosa farai appena sarà finito tutto questo?
Posso dirlo attraverso alcune frasi della mia canzone?
Canteremo le canzoni al mare fino all’alba
Brinderemo sui Navigli fino a notte fonda
Leggeremo quel giornale senza avere l’ansi
Penseremo tutti i giorni a chi non ce l’ha fatta
E diremo solo grazie a chi ci avrà salvati
Chi ci ha fatto il cuore a pezzi, chi ci ha perdonati
Chi con un sorriso dolce ci ha tranquillizzati
Chi con queste tre parole ci ha rassicurati che
Andrà tutto bene
Ma cosa più importante, andrò a riabbracciare i miei genitori e mio fratello che non vedo da tanto tempo ormai.
C’è una canzone che vorresti dedicare agli innamorati che non si possono vedere?
C’è una canzone che penso racchiuda il senso dell’amore, soprattutto in questo periodo in cui la distanza sembra allontanare.
E dobbiamo essere tranquilli che se l’amore è vero, ci aspetterà sempre e non dobbiamo aver paura di perderlo mai.
La canzone è: Per due che come noi di Brunori Sas.
E senza perdere il senso dell’orientamento
Quando fuori tira vento
Per due che come noi non si son persi mai
E che se guardi indietro non ci crederai
Perché ci vuole passione
Dopo vent’anni a dirsi ancora di sì
E stai tranquilla, sono sempre qui
A stringerti la mano
Ti amo, andiamo
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