Vengo a casa tua o resto a casa mia?| Fuoriposto
CASA
Definizione: Costruzione eretta dall’uomo per abitarvi, suddivisa in vani ed eventualmente in piani.
In questi ultimi mesi siamo stati rinchiusi in casa per proteggerci da un misterioso virus e abbiamo imparato a conoscere meglio la nostra abitazione. La cucina è diventato un panificio, il divano la nostra sala cinematografica e il letto il backstage di un concerto. I nostri genitori sono diventati i boss dell’ufficio e i nostri fratelli simpatici colleghi che s’incrociavano tra una riunione su Zoom e un interrogazione su Skype. Per gli universitari i coinquilini hanno assunto la qualità di affetti stabili.
In tutto questo il virtuale si è confuso con il reale, immergendoci sempre di più dentro un Grande Fratello. I social network erano sempre più luoghi dove illustri ospiti allietavano i lunghi pomeriggi e altri, seduti comodamente su una vecchia poltrona, si lamentavano di questo o di quell’altro problema.
Anche ognuno di noi è diventato una casa, trasformando il proprio corpo in un monolocale da arredare con nuovi sentimenti, limitando gli sfoghi del cuore e i ragionamenti del cervello tra ossa bianche come mura e muscoli chiusi come serrature.
Adesso che la situazione sta migliorando, tutti sentiamo il bisogno di spalancare il portone e di correre verso quel qualcosa o qualcuno, che ci fa davvero sentire a casa anche a km di distanza da dove viviamo.
Illustrazione di: Mallo
Vengo a casa tua o resto a casa mia?
Mentre i tuoi occhi mi guardano
E mi ritrovo qui
Mentre i tuoi occhi mi guardano
E mi ritrovo qui felice.
Restiamo nudi sopra un letto disfatto
Tu che ad ogni mio difetto gli hai voluto bene.
E non è tanto il sesso a consolare l’uomo dal suo pianto
Ma l’amore buono ed il perdono santo del signore.
Mi chiedi se è bello vivere al mare d’inverno
La domenica mattina no
Non è come credi.
È vero che in campagna si sta meglio però ci si annoia
Ho già visto questa storia
Ho fatto di tutto per innamorarmi di questa città.
Per esempio
So che ti arrabbierai tantissimo
Del fatto che
Ho speso mezzo stipendio
Senza prima parlarne con te.
Dovevo prenotare al ristorante
E invece non ho fatto per niente
Ma tanto è inutile incazzarsi
È inutile stancarsi
Le giornate sono troppo brevi
Per noi.
Ti prego va via, sparisci all’istante
Basta un colpo di testa per cedere a te
E sono sfinito, io sono diviso
Una parte ti vuole l’altra parte non può.
Chissà se ti senti come mi sento, se senti quello che penso
Compongo frasi senza senso pur di ridere.
Però ho capito che mi fan paura soprattutto le persone
Con i loro sentimenti, movimenti
Che fatica, amore.
BIBLIOGRAFIA
(Per la) via di casa – La rappresentante di lista
Casa de Papel – Legno
Sotto casa – Max Gazzè
Una casa sulla luna – CIMINI
Cercasi Casa – Selton feat Dardust
Casa dei miei – Gazebo Penguins
Torniamo a casa – Ex-Otago
Casa tua – Agnello
Compiti a casa – Marina
Torno a casa – I Segreti