Sopravvivere all’estate | Fuoriposto
ESTATE
Definizione: L’estate è, la seconda stagione dell’anno, compresa, nell’emisfero boreale, tra il 21 giugno e il 23 settembre e, in quello australe, tra il 21 dicembre e il 21 marzo durante la quale si raggiungono le temperature più elevate.
Ve la ricordate quella pubblicità del cornetto Sammontana dove il buon Mecna cantava Estate è dove accadono le cose?
Esatto siamo proprio entrati in quel periodo dove si ha voglia di uscire, andare a ballare, bere fino all’alba. Dove uscire è si una necessità, ma diventa quasi un obbligo sociale. Dai cosa fai a casa vieni a farti un giro mi scrivono gli amici.
Io però non ho tutta questa voglia di vestirmi e scendere dal letto. Sento freddo. Ho paura di ritrovarti al solito posto, lì sul lungomare che mangi un gelato e ti scatti una foto. Non voglio ricascarci perché poi quando le giornate inizieranno a accorciarsi, aumenterà la distanza tra di noi.
Tu che avrai voglia di tornare a camminare sulla spiaggia mentre io vorrei scappare da qui. Si lo so ormai sono più di tre anni che lo dico, ma sono sempre più intrappolato dal profumo di queste onde.
Illustrazione di: Eleonora Lella
SOPRAVVIVERE ALL’ESTATE
Prima di tornare
Un bacio sotto l’acqua
Non ci farà annegare.
Vieni con me, sono il re senza alcun trono
Conosco un posto cool, fanno un Moscow Mule buono
Tutto il giorno in mutande, cerchi un posto al sole
Vuoi lo specchio più grande dentro l’ascensore.
E dimmelo tu
Se vuoi morire all’università
O fare un po’ quello che ti va
Stasera l’atmosfera ci porta fuori sai
La birra fresca e la tempesta
In cui navigherai
Qualcuno intorno ride, ma ridere ci fa.
Quello che resta del sole, te lo porto a casa
Stasera ho voglia di cantare, di gridare e poi ricominciare
Quello che resta da dire, lo diremo domattina.
Scandisci le parole come il bianco e il nero
E nota quelle cose, minuscole e ignorate
Dei giorni e dei minuti
Passati insieme alle tue mani,
Fatte di pelle bianca e di disturbi bipolari
Voglio vedere il mare.
Adesso vedo chi sono
Nel calendario di dopodomani
Nei miei cassetti di anziano
Nei pasti in giro con volti e ragioni
Con cui ho imparato a guidare.
La mia pretesa di avere l’esclusiva
In un universo che è un sistema aperto
È in definitiva votata al fallimento.
Non è per rattristarti
Io ti sto cantando
Io voglio ricordarti
La tua vita ce l’hai tu
Se vuoi un consiglio
Solo festeggiare
Lo sai ci sono io
La comitiva è laggiù.
Certe volte penso che non sarò mai
La canzone dell’estate
Me lo fai capire sempre quando te ne vai
Non sai quanto mi fai male.
Metterò il mio nome come password del wi-fi
Con la speranza che tu un giorno ti connetterai.
BIBLIOGRAFIA
Un’altra estate – I Botanici
Estate dimmerda – Salmo
Cerco l’estate – Viito
L’estate di John Wayne – Raphael Gualazzi
Quella maledetta estate (mi ricordi) – Blumosso
Senza pensare all’estate – Zibba
Estate 93′ – Maria Antonietta
La Prima Estate – Erlend Øye