Il Mistero Del Raggio Di Luna | Indie Tales
“Quel giorno è successo davvero l’incredibile, qualcosa che neanche a distanza di anni avrà mai una risposta. Si è stato un miracolo, sicuramente non ho ancora capito bene quello che mi è capitato, non so come abbia fatto a sopravvivere. Ero un bambino vivace con tutta la vita davanti, forse qualcuno per questo motivo ha voluto salvarmi. Da quel momento ho capito che avrei voluto diventare un dottore per aiutare gli altri, per ripagare il bene che avevo ricevuto da una donna misteriosa”
Andrea, si è appena tolto per l’ultima volta il suo camice, e accendendosi una sigaretta si è seduto rilassato addirittura con i piedi sulla scrivania.
Spesso il sabato sera, quando era bambino,andava con i genitori a mangiare una pizza in riva al mare. I suoi odiavano il caos del ristorante, il rumore dei piatti che venivano spostati di qua e di là e lui così poteva correre liberamente, senza fare troppe storie seduto scomodo sul seggiolone.
Anche quella volta tutto era perfetto e la famiglia si stava godendo un meritato riposo settimanale, poi ad un tratto successe la tragedia. Il bambino, mentre stava scavando a mani nude, strappò un cavo elettrico e boom, ci fu una terribile esplosione. Le urla della madre furono ancora più forti mentre il padre rimase immobile, paralizzato dal terrore.
A terra era rimasto il corpo del piccolo Andrea, esanime, pieno di sangue e sabbia. Non c’era più nulla da fare.
La verità è che non si può morire a 5 anni per gioco, perché la vita non è uno scherzo, ma purtroppo certe volte accade lasciando tutti nella disperazione più totale. Sdraiato per terra, sembrava un pupazzo abbandonato da qualcuno che ormai era cresciuto e aveva scoperto nuovi problemi.
All’improvviso la luna illuminò il mare, e dall’acqua prima iniziarono a uscire delle piccole bollicine mentre nascosto più in basso qualcosa si muoveva. Una strana figura uscì correndo verso Andrea, gli prese le braccia e gli baciò la testa. In quel momento,ci fu una magia.
Andrea aprì gli occhi, e tornò a giocare spensierato mentre i genitori finivano tranquilli la cena. Era come se non ci fosse stata nessuna esplosione, il mondo era tornato indietro senza conseguenze.
Il ragazzo aveva perso completamente la memoria e non si ricordava di quello che era appena successo, ma continuava a rivivere quel momento in un incubo quasi quotidiano. L’aveva rimosso dalla sua vita, anche se come leggero scotto da pagare, gli era rimasto il fatto di rivivere quei momenti quando chiudeva glii occhi
I genitori non sapevano nulla di quella cosa e lui aveva tenuto quel segreto fino a quel momento, il suo ultimo giorno di lavoro, quando aveva deciso di scrivere un bigliettino, per ringraziare quella persona misteriosa che gli aveva salvato la vita dandogli lo stimolo per diventare un dottore e sentirsi un uomo realizzato.
Uscendo dallo studio salutò tutti con emozione e qualche lacrima, prima di venire fermato sulla porta dalla segretaria che gli diceva di stare ancora dieci minuti, visto che lei stava aspettando una giovane dottoressa che avrebbe preso il suo posto nello studio.
Andrea, prese un bicchiere d’acqua e dimenticandosi sbadatamente sulla scrivania il bigliettino che aveva scritto poco prima. Si mise così anche lui ad aspettare.
Dalla porta entrò una ragazza.Il suoi occhi forse l’aveva già visti, anche se non riusciva a ricordarsi bene dove e quando, mentre lei sorridente sapeva già tutto. Anche se il suo viso da bambino era ormai pieno di rughe, la misteriosa dottoressa sapeva che il loro primo incontro era avvenuto una sera di tanti anni fa, sotto i riflessi della luce della luna.