Aleida: “Le mie due me” | Intervista
Appartenere ad una realtà piena di regole, note, costanza e dedizione come il conservatorio all’età di soli 9 anni, quando le tue coetanee preferisco giocare solo con una bambola di pezza, è sinonimo di una sola cosa: la musica è la tua linfa vitale, nonostante la spensieratezza della fanciullezza.
La siciliana Alessandra Liotta, in arte Aleida, flautista e cantautrice è un emblema.
Durante il suo percorso formativo e professionale da musicista, si dedica contemporaneamente allo studio del flauto e all’altra metà di se: la cantautrice, partecipando così a numerosi concorsi canori nella sua terra, ma anche oltre lo stretto come il Concorso nazionale della canzone d’autore presso il C.E.T di Mogol.
Aleida è una concertista classica e pop : la compostezza della prima si scioglie nelle parole dei suoi testi, accompagnati sempre dal suo inseparabile strumento.
Nel 2018 pubblica il suo primo Ep con il recording studio La Strada. Il 2020, però, nonostante la pandemia, è l’anno di Alessandra: a maggio pubblica, infatti, il suo primo album intitolato Viola, interante registrato e auto prodotto.
Lo scorso 3 settembre, invece, le nostre orecchie sono state deliziate dalla sua calda voce con singolo il In ogni canzone, brano dedicato al nostro essere incapaci di dire ciò che pensiamo al momento giusto.
Conosciamo insieme questa concertista dalle mille sfumature pop-classiche!
INTERVISTANDO ALEIDA
Da buona messinese granita al caffè con panna o classica al limone?
Questa è la domanda che non ti aspetti! Sicuramente la caffè con panna è la granita messinese per eccellenza, ma purtroppo a me il caffè non piace quindi sclego sempre la granita al limone, accompagnata da una buona brioche appena sfornata.
Il nome d’arte Aleida da cosa ha origine?
Il nome d’arte Aleida è molto simile al mio nome anagrafico, Alessandra. Volevo che il mio nome d’arte fosse simile al mio e che mi identificasse. Cercando su internet ho trovato “Alieda”: mi è piaciuta molto la sonorità del nome ed il fatto che si potesse dividere in ALE e IDA che sono due nomi distinti. Per me rappresenta, infatti, le mie due me.
Cantautrice e flautista: quando una delle due parti predomina sull’altra?
In realtà non c’è un momento preciso in cui predomina la cantautrice e la flautista: Le due me coesistono. Sicuramente, quando insegno flauto traverso ricopro il mio ruolo da insegnante, quindi risalta inevitabilmente la mia parte metodologica e didattica. Mentre sul palco e nella composizione sono la cantautrice che suona e canta ciò che sente, raccontando delle storie di vita. Essere una musicista, una flautista nello specifico, è il veicolo con il quale riesco ad esprimermi al meglio anche come cantautrice.
In Eccomi canti mio padre (…) mi diceva di volare con le mie parole: il pezzo rappresenta e racconta questa doppia te?
Assolutamente sì, racconta la doppia me. Eccomi è uno dei miei brani a cui sono particolarmente legata perchè racconta un pezzo della mia storia. La frase “mi diceva di volare con le mie parole” è proprio il punto focale del brano, è sinonimo di non abbandonare il mio sogno e di esprimere, attraverso parole e musica, le emozioni e i pensieri che voglio trasmettere, senza nessuna paura, dicendo:<<Eccomi! Io sono così>>. Un altro genitore avrebbe potuto dirmi:<< Hai un lavoro serio, non perdere del tempo con altro!>> Invece sia i miei attentissimi genitori che i miei consiglieri preziosi, mia sorella Jessica e il mio compagno di vita e di musica Roberto, mi hanno sempre spinta nel seguire il mio cuore e le mie passioni. La mia famiglia rappresenta per me un punto importante e imprescindibile nella mia vita.
Viola è una storia di violenza e di rinascita: quanto è importante la nostra forza interiore in una situazione del genere secondo te?
La nostra forza interiore è tutto. Viola descrive una storia di violenza sulle donne, di cui spesso si parla ma di cui poco si comprendono le situazioni. In realtà Viola è una donna che non è riuscita a superare questa condizione e non riesce a rinascere arrendendosi alla vita. Il brano diffonde un messaggio di speranza e coraggio per l’ascoltatore, perché Viola non verrà mai dimenticata e con lei anche la sua triste vicenda.
Il tuo album d’esordio Viola, difatti, è nato subito dopo il lockdown: era un progetto già in opera o è nato in itinere?
La data d’ uscita dell’album è stata proprio il 9 maggio 2020, esattamente dopo il lockdown. Il progetto era già nato mesi prima o meglio la creazione dei brani, mentre la realizzazione degli arrangiamenti e le registrazioni delle voci hanno preso vita durante il lockdown, nel mio home studio recording.
Pensi che la comunicazione sia uno dei principali veicoli di fraintendimento nei rapporti tra le persone?
La comunicazione efficace è fondamentale per le relazioni interpersonali. Gli errori commessi quando comunichiamo con gli altri possono metterci nei guai anche senza volerlo. Altre volte, il modo in cui ci esprimiamo può rovinare i rapporti con le altre persone perché crea un’immagine di noi che non corrisponde a quella che vogliamo trasmettere o chi siamo realmente. Quindi sì spesso la comunicazione è una dei principali mezzi di fraintendimento fra le persone.
Vorrei cantarti in ogni canzone per poterti dire tutte quelle parole: mettere a nudo i propri sentimenti, i propri pensieri è così facile come a dirsi?
Assolutamente no! Non è per niente semplice dire ciò che si pensa e soprattutto che si prova. Nel singolo In ogni canzone si evidenzia infatti questo aspetto. Spesso rimpiangiamo il fatto di non aver detto tutto ciò che volevamo, perché esprimere quello che abbiamo dentro a volte è complicato.
Ti vedremo presto sul palco dal vivo flauto e voce?
Nonostante il periodo difficile per tutti i lavoratori dello spettacolo, mi vedrete presto! Fortunatamente ho dei live in programma sia a settembre che ad ottobre: invito tutti a restare connessi e seguirmi sui miei canali social! Ci vediamo presto sul palco.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.