PSICOLOGI: “MILLENIUM BUG”, l’utopia di una generazione insaziabile
Gli Psicologi rappresentano una novità all’interno della scena musicale italiana, specie per quella underground, e ci spiazzano grazie all’accostamento di generi a metà tra l’emo, l’indie e la pop-music. A farne parte sono due artisti giovanissimi -classe 2001- Drast, rapper e produttore napoletano e Lil Kvneki, rapper romano.
I due, prima di conoscersi e di iniziare a collaborare, lavoravano individualmente sulla loro musica e sui loro progetti artistici e quando tutto è cominciato, a inizio 2019, era necessario capire quali sarebbero stati gli obiettivi ed i programmi futuri per entrambi.
La loro carriera inizia proprio in quell’anno quando, dopo aver pubblicato ‘Diploma‘ sulla piattaforma di YouTube, vengono contattati dall’etichetta discografica romana di Bomba Dischi. Il loro brano si presenta come un assolo di chitarra accompagnato da due voci basse, ma allo stesso tempo profonde, e riflette il mondo in cui vivono facendone trasparire una realtà che, seppur costellata dai segni di un passato che li ha marcati profondamente, racchiude parecchi sogni ancora da realizzare.
Grazie a Bomba Dischi questo primo pezzo verrà pubblicato su Spotify facendo scoprire ad un ampio pubblico di ascoltatori la novità. Tutto accade molto rapidamente, a tal punto che il loro successo li vede esibirsi al MI AMI FESTIVAL di Milano nel maggio 2019; dopo un paio di settimane esce il primo EP intitolato “2001” e suddiviso in sei tracce fra le quali “Autostima” che viene certificato disco d’oro a dicembre.
In effetti, questi due ragazzi si fanno portavoce dell’ultima generazione presentando con un contenuto fresco alcune problematiche di vita che emblematizzano una condizione a cui tanti sentono di appartenere, ovvero l’ansia di fallire. In modo particolare, c’è una frase presente in “Diploma” che è diventata un sorta di cult e cliché tra i ragazzi ed è “Il diploma è solo un pezzo di carta / E gli psicologi non curano l’ansia”.
Quest’anno, nel mese di giugno, è uscito il secondo disco “Millenium Bug” che, a libera interpretazione ma anche facilmente intuibile già dal titolo, può far riferimento ai giovani nati e cresciuti nel Nuovo Millennio quasi associandoli ad un difetto di fabbricazione. L’adolescenza, infatti, non è mai stata tanto difficile da vivere quanto in questa fase storico-sociale.
La tracklist si compone di quindici brani ed una caratteristica da riconoscere a questo duo è la capacità di essere flessibili cercando di andare a spaziare sulla varietà di genere senza soffermarsi sempre sullo stesso. Ne sono la dimostrazione alcuni featuring impegnativi presenti, come quello coi Fuera (“Povero“) in cui si succedono melodie di stampo elettronico, new wave e suoni psichedelici. Emerge anche la necessità di uscire dagli schemi e da una quotidiantà che va un pò stretta.
Inoltre, non meno importante, è la collaborazione con Madame in “FCK U“. La varietà a livello canoro fra i tre artisti sembra combaciare perfettamente creando una sorta di montagna russa fra gli acuti e i bassi delle loro voci.
I brani affrontano tante tematiche differenti a partire dalle insicurezze che si insidiano in ognuno di noi, le responsabilità che la vita ci pone davanti come se fossero delle sfide da superare ogni giorno; ma si parla anche delle delusioni che arrivano come schiaffi in faccia, dell’impazienza di raggiungere una condizione di benessere e spensieratezza. Il filo conduttore a cui tutto si ricollega è sempre lo stesso, ossia la sfrenatezza e la necessità di averne sempre di più per sentirsi meglio, quasi più completi.
A proposito di spensieratezza gli Psicologi ne hanno parlato in un brano intitolandolo proprio così. Quest’ultimo pare essere un inno agli amori perduti e a tutti quegli obiettivi che non si sono potuti realizzare in un tempo passato. ”Insegui la libertà coi sogni più grandi della tua età” dice una frase ed è la continua ricerca di uno stato d’animo che possa garantire pace, una sorta di atarassia dove ognuno è padrone di sé stesso, che tutti bramano.
Spesso, però, si cerca di pervenire ai propri fini utilizzando dei mezzi estremi e ce lo racconta “Fantasma“. A tutti è successo almeno una volta di volersi sentire invisibili e di voler vivere la vita a pieno ritmo senza ricevere giudizi da parte degli altri. In questa traccia, gli Psicologi raccontano le notti di eccessi trascorse a Roma coi loro soci, la frenesia che ha permesso a certi momenti di distinguersi dalla monotonia causata dalla quotidianità, ma i fantasmi sono anche “le occasioni perse, sono le persone che se ne sono andate, sono gli sbagli commessi” afferma Drast in un’intervista.
Per concludere, se “il futuro li spaventa più di ogni altra cosa” (cit. di Futuro), dal canto nostro ci aspettiamo un avvenire proficuo in termini di musica di questo tipo che, oltre a farci sentire compresi, ci dà degli spunti in più per esaminare le nostre percezioni emotive attraverso un utile flusso di coscienza.