“Sempiterno”: Oskar Tena suona la luce interiore | Recensione
Ogni essere essere umano dentro di se è portatore di “luce”.
Questa “luce” ci definisce come essere unici ed irripetibili. Sta poi a noi far si che questa “luce” non si affievolisca e possa risplendere nella maniera più brillante possibile così da permetterci di lasciare un segno nella nostra esistenza.
Questo è l’incipit che troviamo alla base di “Sempiterno” il nuovo album del compositore messicano, pianista ed ingegnere meccatronico Oskar Tena.
Come “la luce” presente dentro ognuno di noi può risplendere forte così come può arrivare a spegnersi, il nuovo lavoro di Oskar Tena ci trascina su e giù per toccare tutti i livelli di intensità che può raggiungere questa luce interiore.
Nelle dieci tracce che compongono “Sempiterno” il musicista messicano ci regala sonorità ed intensità diverse fra loro ma legate da un fil rouge melodico che disegna un onirico universo a tratti cupo ed inquietante, a tratti quieto e romantico. Un disco in cui il pianoforte è assoluto protagonista ma che allo stesso tempo fa da traino ad archi e synth che rendono ancor più interessanti gli arrangiamenti dell’intero album.
“Sempiterno” è un disco che va ascoltato tutto d’un fiato, lasciandosi trasportare dalle melodie ed immergendosi nelle atmosfere “ambient” che il compositore messicano riesce ad evocare in questo nuovo album.
“Sempiterno” significa qualcosa che ha un inizio ma non una fine, questo album si ispira alla luce che ogni essere umano porta dentro fin da quando siamo nati e che non dobbiamo mai spegnere, perché è quella che ci fa brillare ed essere eterni.
Il nuovo disco di Oskar Tena è disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale e sul sito della Blue Spiral Records.
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