Escape Room: il loop di emozioni di Hera | Intervista

Pamela Placitelli, in arte Hera, dopo aver travolto la scena musicale con la sua onda Elettromagnetica (singolo pubblicato lo scorso luglio), torna con un inedito dal carattere introspettivo, ma carico di nuova energia: Escape Room.

La ricerca di se stessi, di nuovi stimoli guidati dalle immancabili emozioni hanno condotto Hera ad una nuova dimensione, anche dal punto di vista strumentale.

Il brano è un invito ad uscire fuori dalla nostra personale Escape Room da vincitori: siete pronti a giocare?

INTERVISTANDO HERA

Quanta energia della Hera di Elettromagnetica hai portato nel nuovo singolo?

Con il nuovo singolo cambio radicalmente direzione rispetto alle precedenti produzioni.

Dopo l’uscita di Elettromagnetica ho avuto un periodo di lunga riflessione: sentivo la necessità di cambiare pelle alla ricerca di una nuova dimensione per il mio  progetto. Così la volontà di destrutturare e lasciare spazio alle cose essenziali, mi ha condotto ad Escape Room, che rappresenta il primo frutto di questa nuova consapevolezza.

Le sonorità, il portamento dell’arrangiamento di Escape Room sposano perfettamente il testo allontanandosi da Elettromagnetica. Il tuo stile potrebbe avere una nuova  identità?

Decisamente! Escape Room rappresenta per me una vera e propria rivoluzione artistica! È un brano al quale arrivo dopo una profonda ricerca su me stessa, un lavoro che vede in prima linea una Hera più matura e consapevole. Sono molto orgogliosa di questa produzione perché mi rappresenta in tutto e per tutto, a partire dal testo, deciso e profondo, passando per il groove accattivante ed energico. Dulcis in fundo sonorità moderne, ma mai banali!

In quali momenti della vita potremmo trovarci nella nostra Escape Room?

Bellissima domanda! Ho scritto questo testo in un momento di profondo turbamento. Ero nel pieno di una lotta, la più dura: quella con me stessa. Venivo fuori da un periodo in cui mi sentivo fragile, stanca, in continuo conflitto con le mie emozioni che erano diventate una vera e propria ossessione. Ero nel pieno di un loop mentale di pensieri che non mi lasciavano serena. Questa è, infatti, la tipica situazione da Escape Room.

Lotto contro la mia consuetudine, ma è un mulino a vento: come potremmo mettere un punto alla continua, e a volte esasperata, ricerca di noi stessi?

Non credo sia possibile! Sento il continuo bisogno di nuovi stimoli per sentirmi viva. Il mio concetto di vita è paragonabile ad una linea retta: contiene, infatti, infiniti punti che entrano in gioco solo quando si manifesta la necessità di voltare pagina.

Prefiggersi un limite temporale per organizzare le proprie emozioni è una follia oppure un buon modo di affrontare un momento difficile?

Non amo particolarmente la parola “limite”, soprattutto quando accostata al concetto di emozione. Dal mio punto di vista trovo sia una follia, ma la vita insegna che non abbiamo un tempo illimitato, per cui delle volte trovo ragionevole provare ad andare contro natura per fissare una scadenza razionale ad alcuni sprechi energetici.

Credi che prima o poi arriveremo all’ultimo round con la consapevolezza di vincere la nostra guerra?

Si, ne sono pienamente convinta. Qualcuno diceva:<<Quando il credere diventa una convinzione profonda le cose iniziano ad accadere>>.

Sfiderai la tua gravità con una raccolta di inediti nel 2021?

Sono tornata in studio di registrazione proprio in questi giorni, dopo Escape Room ho ripreso a scrivere e mi sento un fiume in piena con un grande, enorme, gigantesco desiderio di raccontare storie. Sto già lavorando ai prossimi singoli, la mia volontà è di dare voce ai pensieri e per ora, fortunatamente, ho tante cose che mi frullano per la testa!

Ascolta Hera nella nostra Playlist su Spotify!