Caterina Guglieri: Pensieri “Tra le ore del giorno” | Intervista
Caterina Guglieri vuole interrogarsi sul senso di quanto sia importante passare del tempo a pensare fermandosi davanti ad un bivio: da una parte c’è la razionalità che può limitarci nel compiere alcune scelte mentre dall’altra c’è una forte esigenza creativa che può essere messa in atto solo lasciandosi andare, liberando così tutto quello che teniamo dentro.
“Tra le ore del giorno” è il brano con cui debutta Caterina Guglieri, giovane cantautrice piemontese cresciuta con la passione per i testi di Fabrizio De Andrè.
Un giorno sua madre trova un annuncio dove s’illustra un corso di chitarra e lo propone alla figlia che accetta subito entusiasta. Così Caterina da ascoltatrice inizia ad avvicinarsi alla musica in modo sempre più attivo, fiamma che la porterà a voler intraprendere una carriera in questo settore.
Nel suo primo singolo, ha voluto condividere il palco con Annalisa Ghiazza, con cui duetta insieme in un brano che mescola la notte con il giorno, ma soprattutto la realtà della nostra vita con i desideri che vogliamo raggiungere, conquistandoli con impegno e dedizione.
INTERVISTANDO CATERINA GUGLIERI
Com’è nata la tua passione per la musica?
É nata nel 2015 quando un po’ per caso ho iniziato a prendere lezioni di chitarra classica. Me ne sono innamorata sin da subito, tanto che passavo giornate intere a provare accordi e licks. Mi sono avvicinata al canto ed alla scrittura successivamente, ma tutto é partito dalla chitarra, che studio tutt’ora.
Che sfumature ci sono dentro il tuo primo singolo: “Tra le ore del giorno?”
Il testo porta a scenari totalmente differenti, ma comunque legati profondamente tra di loro, la notte ed il giorno. La notte porta “alla luce” i nostri veri desideri, che a volte non ci spingiamo ad inseguire durante la giornata. Il giorno sa essere frenetico, ma anche talmente lento da non renderci conto che é necessario vivere veramente ogni attimo, ogni emozione.
“Il vento tra i capelli lega una canzone (ovvero i fili delle cuffiette tra i capelli) illumina giornate in cui sto lì a pensare”.
Questa collaborazione con Annalisa Ghiazza continuerà in futuro?
Annalisa é la cantante di una band prog italiana, i Wilson Project, e realizzerà con loro molti progetti interessanti che vi invito a tenere d’occhio.
Io proseguirò la mia carriera da cantautrice, la nostra non é una collaborazione indirizzata a continuare in altri progetti futuri.
Ma mai dire mai… Se un brano richiederà la sua bellissima voce sarò felice di collaborare ancora con lei. Mi sono trovata molto in sintonia con lei.
Quali sono le cose a cui ti capita di pensare più spesso?
Io sono una che pensa molto in generale e penso spesso proprio a questo; dovrei pensare di meno, prendermi più rischi e far vincere l’istinto qualche volta.
“Voliamo nello spazio dentro al cellulare”: che rapporto hai con la tecnologia?
Sono nata nel 1997 quindi la tecnologia é entrata a far parte della mia vita fin dall’inizio dell’adolescenza. Sono abbastanza “dipendente” da internet e dai social, ma cerco di limitarmi. Cerco di passare alcune giornate senza controllare i social per concentrarmi a pieno su altri aspetti della mia vita, musica, le relazioni con i miei amici e familiari, sensibilità artistica e università.
Chi sono gli artisti che ascolti prima di dormire?
Prima di andare a dormire ascolto molta musica, ma direi che gli artisti che ascolto di più sono Lucio Dalla e Francesco De Gregori.
Cosa succederà all’indie italiano nel 2021?
Penso che si arriverà a scrivere di temi sociali, vista la crisi che la pandemia ha portato nelle vite di ognuno di noi. Penso che si metteranno da parte i temi più intimisti e riflessivi.
Questa situazione che stiamo vivendo ci ha obbligato a fare i conti con noi stessi?
Direi proprio di sì, ha portato fuori chi siamo realmente secondo me. Abbiamo capito che di importante nella vita non c’è solamente il lavoro, ma anche le persone a cui vogliamo bene, i sentimenti, le emozioni e l’empatia.
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