Senza conflitti d’interesse | Indie Tales

Si può amare pur odiando se stessi?
Marta diceva di sì, nonostante i litigi brutali, le crudeltà e la rabbia. Ogni volta che l’odio per me stesso mi portava a portare al limite il nostro rapporto ci separavamo per qualche ora o giorno, ed era lì che lei, che di odio per se stessa ne ha ben poco, tornava da me pur non avendo commesso alcun errore se non “legittima difesa” dai miei attacchi.
E ogni volta che le dicevo “non ti conviene stare con me, odio troppo ciò che sono per poterti amare completamente” lei mi accarezzava dolcemente il viso e ribatteva che tutti ci disprezziamo, chi più chi meno, ma non è un buon motivo per negarsi di amare qualcun altro. In cuor mio sapevo, anche dopo aver fatto pace, che non sarei mai stato in grado di amare in modo sano, totale e incondizionato.
Un giorno il mio psicologo mi disse “non è forse la forma di amore più alta e pura quella di preoccuparsi di non riuscire ad amare Marta come dovresti? Un vero egoista non si porrebbe neanche il problema”. Ricordo che uscii da lì quasi convinto di ciò e andai da Marta quasi sollevato. Ma non passò molto tempo prima che il mio odio tornasse a farsi sentire.
Ma come faceva a sopportarmi? Forse anche lei non pensava di meritarsi qualcuno che la amasse senza conflitto. Forse, come io mi sentivo un carnefice, lei si sentiva destinata ad essere la vittima di qualcuno. E questo avrebbe voluto dire o che ci eravamo trovata i o che la nostra era una relazione decisamente tossica.
Chissà cosa sta facendo ora. Guardo queste aiuole mentre porto fuori Paprica, la cagnolina che adottammo insieme l’estate scorsa. Come spesso accade nelle coppie in crisi, incappammo nell’errore di pensare che un pargolo (a quattro zampe, per fortuna) potesse aiutarci a mettere insieme i pezzi. Indovinate come andò a finire?
Che ora Paprica è l’unico essere che dà un po’ di pepe alla mia vita. Nonostante fosse stata un’idea di Marta quella di adottare un cucciolo, decise che era meglio che la tenessi io.
Magari ad un cane riesci a dare quell’amore incondizionato a cui tanto aspiri”.
E cielo, se aveva ragione. Con Paprica non ho mai scatti di rabbia, tra noi i patti sono chiari e l’amicizia è lunga. In cambio di vitto, alloggio, passeggiate e coccole lei mi dà amore infinito e non sentiamo mai la necessità di prendere strade diverse. Con lei non mi pongo domande del tipo “chissà se merito il suo amore” o “non credo di esserne all’altezza”. E per ora, va bene così.

Racconto liberamente ispirato al brano “Senza conflitti di interesse” di Luca Di Cecco