Il viaggio di Avincola tra valigie e turisti | Indie Talks

Come state? Siete riposati dopo le vacanze pasquali trascorse alle Canarie?

Scusate questo mio sarcasmo ma visto il periodo solo pochi fortunati possono permettersi il lusso di fare una valigia e partire per qualche giorno di vero relax. Per fortuna esiste la musica e il nuovo disco di Avincola parla del essere” Turisti”, evidenziando il nostro benessere (che a volte addirittura può essere solo finto) quando ognuno di noi trascorre il suo tempo lontano da casa, lasciando da parte ansie e questioni di tutti i giorni.

Avincola è andato a Sanremo portando sul palco dell’Ariston portando ironia e un pizzico di speranza, adesso sempre con questo mood è  pronto a fare le valigie per suonare live (si spera davanti ad un pubblico  vero) il prima possibile, con due date già fissate sul calendario.

AVINCOLA X INDIE TALKS

Ti piace pianificare tutte le tappe di un viaggio o preferisci lasciarti guidare dall’istinto?

Amo farmi trasportare dall’istinto. Mi piacerebbe trovare modo e tempo di fare un viaggio on the road senza avere una tappa ben precisa. Viaggiare senza porsi limiti, un po’ come le canzoni che finiscono, ma ricominciano tutte le volte che vogliamo ascoltarle.

Che compagno d’avventura potresti essere?

Di indole sono molto pigro ma di sicuro, se trovassi il posto e le persone giuste, sarei un compagno d’avventura pronto a fare baldoria e a scambiare il giorno con la notte

Con che vacanza coniugheresti calcio e turismo?

Essendo mezzo catalano, mi piacerebbe appena possibile tornare a Barcellona e sarebbe bello entrare nello stadio “Camp Nou” dove non sono ancora mai stato.

Quando vai all’estero ti manca la pasta?

Mi manca relativamente, nel senso che sono celiaco e la pasta “vera” mi manca anche qui in Italia!

Preferisci visitare i posti freddi o la tua meta perfetta è una spiaggia tropicale?

Devo dire che ho sempre amato di più la montagna e la campagna. Le mie canzoni però qualche volta hanno a che vedere con il mare, forse proprio perché preferisco visitarle a modo mio con le parole.

Con che souvenir sei tornato da Sanremo?

Il souvenir più bello che mi porto da Sanremo è l’insieme di parole belle e profonde che ho ricevuto dalle persone che si sono sentite raccontate dalla mia canzone “Goal!”

Cosa non devi dimenticarti prima di chiudere la valigia?

Non devo dimenticarmi quintali di lamette per il profondo rispetto che nutro per i miei baffi.

I social hanno cambiato il nostro modo di fare i turisti?

Sicuramente sì e credo in meglio. Possiamo scoprire e vedere posti meravigliosi da casa, l’importante però è non dimenticare che a un certo punto dobbiamo chiudere il computer, prendere la valigia, aprire la porta e uscire per raggiungerli

Esistono ancora delle zone di Roma sconosciute da turisti, ma che meritano almeno un paio di fotografie?

Sicuramente per i turisti che vengono dall’estero il quartiere la Garbatella, dove sono nato e cresciuto, è piuttosto sconosciuto. Consiglio a tutti di visitarla perché non è lontana dal centro ma allo stesso tempo sembra essere lontana da Roma. È un paesotto strutturato con lo stile delle città giardino inglesi, i cortili sono liberi e accessibili a tutti. È un luogo davvero affascinante.