G Pillola: Fare l’amore con l’ironia serve per dimenticare le delusioni | Indie Talks

Esiste qualcosa di divertente, ma allo stesso tempo stronzo come l’amore? G Pillola e io siamo concordi a rispondere no all’unisono. E quindi  la seconda domanda è: Come si sopravvive ai problemi di cuore?

La soluzione a questo quesito è nascosta dentro Canzone per appassionati”, il nuovo disco in uscita il 26 Marzo, nel quale Guglielmo scopre un animo indie e si lascia sedurre dai dettagli delle piccole cose, mettendosi a nudo e cogliendo l’occasione per raccontare il suo approccio ironico alla vita.

Per adesso parliamo di te, o parliamo di niente, dove ho messo il cuore vabbè magari poi mi serve. Mi fai sesso non è com’è sembra, non è soltanto quello, ti ho lasciato un secondo mazzo di chiavi. 

GPILLOLA X INDIE TALKS

Ti va di rompere il ghiaccio con una barzelletta?

Una supposta incontra un razzo e gli dice “Beato te che vai in cielo” ‘. È molto semplice e stupida ma ci tengo, rompe il ghiaccio dai tempi delle elementari. 

Quanta autoironia c’è dentro i tuoi testi?

Credo molta, scherzare soprattutto su quello che mi va male mi aiuta a superare tutto, sembra banale ma è davvero una mia forza. Nelle canzoni preferisco sempre constatare quanto mi sento un coglione magari, piuttosto che raccontarmi qualcosa di bello che in realtà non esiste. Sicuramente il fatto che io registri nudo influisce su questa mia tendenza all’essere esplicito e dire sempre la verità.

Ti è mai capitato di finire in una situazione tragicomica?

La situazione più tragicomica della mia vita risale a quando avevo otto anni, ero a sciare, stavamo in hotel e c’era un animatore che intratteneva tutti i bambini, non mi stava per niente simpatico, una sera mi ha preso in giro davanti agli altri bambini, io ho perso il controllo e gli ho rotto il naso con una testata.

Mia madre mi ha preso per i capelli e mi ha trascinato per 4 piani di scale per poi giustamente riempirmi di botte in camera d’albergo, sentivo comunque di avere fatto la cosa giusta e ogni volta che ci penso mi viene ancora da ridere. Grazie mamma, ottima combo di schiaffi educativi.

Sul tuo profilo Instagram hai lanciato una rubrica a tema posta del cuore: qual è stato il consiglio più assurdo che hai dato?

Durante una delle ultime poste del cuore qualcuno mi ha chiesto come capire quando c’è ancora passione e feeling all’interno di una relazione e io ho risposto di provare a toccare il/la partner con un bastoncino e vedere come reagisce agli stimoli.

Perché quello che sembra facile in realtà può diventare molto complicato?

Non credo di avere una risposta perfetta ma direi che forse è perché tutto quello che è scontato per te non è mai scontato per qualcun altro, vedi me, vivo da un anno e mezzo sui divani dei miei amici perché da quando è iniziata la pandemia non ho più trovato le giuste condizioni per entrare in una casa, per cui se per tutti il problema della pandemia è stato il dover stare chiusi in casa, per me era il trovare una casa dove potermi chiudere. La ruota gira. 

Hai mai inventato una scusa stupida piuttosto di ammettere la verità?

Purtroppo no, vorrei essere capace a raccontare bugie bianche ma non posso fare a meno di dire quello che penso. Quando mia nonna mi chiede con tono preoccupato se mi sono fatto nuovi tatuaggi rispondo di no da anni ormai, ma purtroppo non è mai la verità. Scusa nonna Graziella. 

A volte i giovani invidiano i vecchi?

Contando che c’è una pandemia mondiale che colpisce principalmente anziani credo che questa sia una domanda tragicomica, in ogni caso penso che se proviamo invidia verso di loro è solo perché ci piacciono i jeans ascellari i tagli di capelli della banda della Magliana e a volte i nostri amici non apprezzano. 

Quale canzone triste ti piace ballare?

‘Se mi lasci non vale’ di Julio Iglesias, insomma, ‘Musica Leggerissima’ ma più malinconica. 

È più divertente abitare a Torino o a Genova?

Direi a Torino perché ci sono il doppio delle persone e il triplo delle cose da fare, ma in questo periodo in cui una città vale l’altra mi piace stare a Genova perché il mare mi da respiro mentre le grandi piazze vuote a Torino me lo tolgono, il Po non mi basta.